Recensione

Freak Out

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a cura di SAH

Prima dell’avvento di 1080° su Nintendo 64 e della concezione arcade anche per quanto riguardava i giochi sportivi sulla neve il mercato videoludico offriva ben poco in termini sia di quantità che di qualità per gli appassionati: nella maggior parte dei casi infatti i titoli realizzati erano tentativi di riprodurre facilmente specialità olimpiche( come nel caso di Nagano 98) oppure semplici discese infinite che offrivano ben poco in termini di divertimento al giocatore. Dopo il titolo Nintendo il mercato è stato letteralmente colpito da SSX un titolo realizzato in sordina per l’esordio della Playstation 2 da una divisione della EA Sports e che nel giro di pochi anni ha ottenuto decine di riconoscimenti. Il successo stava nella sua eccellente giocabilità arcade che permetteva anche ai giocatori meno esperti di eseguire tricks altamente spettacolari. Freak Out, primo titolo della neonata Coldwood, riprende il titolo EA Big e prova a colmare la mancanza di un titolo di spessore su PC.

Un pizzico di SSX in salsa Tony HawkGli sviluppatori hanno deciso di concentrarsi sia sulla modalità per giocatore singolo che su quella multiplayer ma fin dalla nostra prima gita tra le bianche montagne del colorado rileviamo numerosi problemi circa la configurazione dei tasti, ne il controller per Xbox 360 ne un più che discreto joystick Logitech vengono riconosciuti correttamente, alcuni tasti non si dimostrano mappabili e la insufficiente traduzione in italiano costringe a mettere mano più volte al menù apposito. Per fortuna lo spostamento dal livello di gioco al menù avviene in tempi molto rapidi se si dispone di un pc con almeno un giga di ram limitando relativamente la frustrazione. Superati questi scogli iniziali è tempo di tuffarsi in pista: a differenza di SSX il nostro alter-ego non indosserà uno snowboard ma un paio di comodi sci. I percorsi, della durata media di un paio di minuti circa, sono disseminati di icone di colori differenti che simboleggiano ciascuno una diversa prova che è possibile intraprendere: come avviene in Tony Hawk infatti vi verrà richiesto di trovare oggetti nascosti (nel gioco Jowood si tratta di cani), eseguire “grindando” un determinato percorso senza mai cascare, eseguire un salto piuttosto lungo o una evoluzione particolarmente complicata. Alla fine di ciascuna prova vi verrà assegnato un punteggio anch’esso importante per completare determinati obbiettivi. Il problema di fondo di questo sistema è che, a differenza di Tony Hawk, il giocatore sarà costretto a ripetere decine di volte il medesimo percorso per riuscire a completare tutti gli obbiettivi che fin dall’inizio mostrano un livello di difficoltà notevole e certamente superiore alla media. Per quanto riguarda la modalità multiplayer il gioco presenta un lag a dir poco eccessivo che non permette una corretta sincronizzazione con l’host provocando nella maggior parte dei casi crash di sistema. Aspettiamo in merito una patch che corregga questo grave problema al più presto.

Sulla neve con stileCompletando le varie prove verranno sbloccati( a pagamento) alcuni extra per customizzare il proprio personaggio: bisogna dire che la scelta, per quanto inutile ai fini del gioco vero e proprio, è piuttosto ampia: si va dagli occhialoni, alle racchette da sci, passando per i pantaloni, lo zaino e il giaccone. Decisamente più importanti sono i punti abilità che permetteranno di potenziare le caratteristiche del proprio personaggio anche se dobbiamo ammettere che il salto qualitativo tra il livello massimo e quello minimo si dimostra veramente lebile. Ognuna delle cinque montagne presenti nel gioco saranno divise in varie sezioni che cambieranno il percorso di discesa e aggiungeranno nuove sfide e obbiettivi da completare. Divertente sulla breve distanza, molto meno per chi avesse voglia di completare il gioco a 100%. I livelli finali mostrano un livello difficoltà veramente eccessivo e la caduta con perdita di punti sarà una brutta consuetudine. A livello di giocabilità il gioco si dimostra piuttosto bilanciato e l’impostazione arcade permetterà di eseguire i pochi trick a disposizione senza grossi patemi mentre il sistema di gestione del grind ci è sembrato piuttosto impreciso soprattutto nell’esecuzione finale del salto per spostarsi da una piattaforma all’altra. Il motore grafico si dimostra piuttosto povero presentando all’infinito gli stessi alberi, le stesse rocce e la stessa neve, ci si poteva aspettare sicuramente un lavoro più oculato nella gestione di tutta una serie di elementi di contorno che rendono titoli come SSX anche una gioia per gli occhi. Ottimo invece il comparto sonoro che regala una colonna sonora particolarmente azzeccata e che mescola diversi generi piuttosto orecchiabili che ben si inseriscono nel contesto del gioco.

HARDWARE

Il gioco non è particolarmente esoso in termini di requisiti minimi, basterà infatti:

Windows XPAthlon Xp 2500+ o Pentium 4 2,0 Ghz512 RamScheda video 9600 o superiore1,6 gb di spazio libero su discoun joypad (caldamente consigliato)

MULTIPLAYER

Modalità multiplayer fino ad 8 giocatori in contemporanea

– Divertente a breve termine

– cColonna sonora azzeccata

– Modalità ad obbiettivi intrigante

– A tratti frustrante

– Multiplayer online rovinato da lag eccessivo

– Motore grafico spoglio

5.5

Il primo esperimento di Coldwood nel campo degli sport invernali si dimostra alquanto incompleto soprattutto per una serie di mancanze (in primis una modalità multiplayer online da dimenticare e un comparto grafico non all’altezza della generazione attuale) a cui gli sviluppatori potrebbero porre rimedio con un eventuale seguito. La giocabilità andrà perfezionata aggiungendo nuovi trick e mosse speciali e settando correttamente l’esecuzione del grind. Per il momento non possiamo far altro che rimandarlo a settembre.

Voto Recensione di Freak Out - Recensione


5.5