Anteprima

Forza Motorsport 6

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Forza Motorsport 6 sembra essere tutto ciò che il capitolo precedente non è stato. Il titolo di lancio di Microsoft era apparso più come una demo estesa, che non come un gioco sviluppato in tutte le sue parti. La mancanza di contenuti era davvero spaventosa e le critiche non sono mancate affatto, nonostante la presenza di un comparto tecnico solido e la novità dei Drivatar che migliorava smisuratamente il senso di sfida durante le gare. 
A tutta forza
Forza Motorsport 6 – lo diciamo immediatamente – non ripeterà i grossolani errori del passato, e anzi punterà con decisione a fornire agli utenti tutto ciò che non hanno avuto al day one di Xbox One. Ci saranno oltre settanta ore di carriera, i veicoli saranno poco meno di trecento e la mole di contenuti sembra essere decisamente imponente. 
Ancora una volta saranno raggiunti i 1080p e i fatidici 60 frame al secondo, ma qualche sbavatura tecnica, perlomeno in questa versione preliminare, era presente. Ci riferiamo in particolar modo al pop-in di alcuni elementi dello scenario e al ritardato caricamento di alcune texture sullo sfondo, che prima di un paio di curve sono apparse in una definizione tutt’altro che lusinghiera. Non mancava nemmeno qualche problemino con l’aliasing, ma siamo convinti che prima dell’uscita il team di sviluppo limerà a dovere tutte queste piccole imperfezioni tecniche. 
Le piste che abbiamo potuto provare erano tre: una a Rio de Janeiro (quella in cui abbiamo notato i problemi citati poc’anzi), una in notturna e un’altra in condizioni meteo avverse. Nella prima non abbiamo avuto grossi problemi, e sebbene il salto tra Forza 5 e questo seguito non sia poi così clamoroso, si notano tante piccole migliorie che rendono il sistema di guida ancora più credibile e realistico, in special modo se disattiverete tutti gli aiuti. In notturna la situazione diventava molto più complicata, e bisognava gestire con molta più attenzione le distanze tra una vettura e l’altra. La ridotta visibilità non permette sempre un approccio al volante spregiudicato, e se attiverete i danni completi (e non solo quelli estetici), vi basterà un tamponamento di media entità per mandare completamente alle ortiche la gara che stavate per fare vostra con tanta fatica e dedizione. 
Motori ruggenti
Non abbiamo avuto modo di capire quanto si sia evoluto il sistema Drivatar, perché i tre circuiti erano stati allestiti unicamente per il single player. Ci ritorneremo di sicuro in un’altra occasione, ma è chiaro che al momento l’intenzione primaria di Microsoft è stata quella di garantire alla fan base che la carne al fuoco sarà davvero parecchia. 
L’ultima pista provata durante lo showcase appositamente allestito da Microsoft ci ha costretto a fare i conti con una pioggia battente che ha reso parecchio problematico il controllo della nostra vettura. Il fenomeno di aquaplaning era talmente accentuato e realistico che anche le auto che ci stavano davanti tendevano a sbandare pericolosamente e di continuo, dando la sensazione pressante che da un momento all’altro potessero avvenire un numero di tamponamenti tali da sballare le posizioni in classifica. Gli effetti particellari sono apparsi sin da subito spettacolari, soprattutto durante le frenate che sollevavano dei pennacchi d’acqua dietro le vetture. 
A dispetto di alcune incertezze tecniche che possono comunque essere risolte nella fase finale di testing e polishing, la cura per i dettagli è risultata sin da subito evidente. E questo lo diciamo perché anche provando la versione preliminare di Forza 5 avevamo avuto le stesse sensazioni, salvo poi essere rimasti sorpresi dalla resa estetica finale. 
Sebbene non sia ancora possibile sbilanciarsi sulla bontà del prodotto, qualche vibrazione positiva è comunque arrivata. Se è vero che esteticamente il salto tra il quinto e sesto capitolo non è poi così evidente, è vero anche che durante le gare le piccole ma importanti migliorie alla guida si fanno sentire, soprattutto dopo un paio di giri e dopo aver preso confidenza con le diverse vetture messe a disposizione.
Non abbiamo ancora notizie su eventuali microtransazioni e se ci saranno dei pacchetti venduti separatamente (pare che il gioco ne sarà del tutto privo, al momento), ma è ancora presto per parlarne e sarebbe tutto sommato ingiusto dubitare di un titolo che sta facendo di tutto per fare pubblica ammenda e ridare fiducia a una fan base che si è trovata spiazzata e in un certo senso tradita dalle controverse scelte adottate per Forza 5. Forza 6, insomma, può essere il capitolo del riscatto, e vista la quantità di contenuti promessi, la possibilità di concretizzare questa realtà è davvero molto alta.

– Tanti contenuti e oltre 70 ore di carriera

– Tante piccole migliorie al sistema di guida

– Soprattutto sotto la pioggia, le auto si comportano in modo molto credibile

Forza Motorsport 6 ha bisogno di riguadagnare la credibilità costruita nel corso degli anni, purtroppo minata da un quinto capitolo bello da vedere ma incredibilmente vuoto. Turn 10 deve lavorare sodo su un comparto tecnico tutt’altro che perfetto, ed eliminare seduta stante ogni forma di microtransazione dal gioco completo. Le migliorie al sistema di guida sono apprezzabili e dimostrano senza ombra di dubbio quanto gli sviluppatori siano abili a limare una formula di gioco già molto affinata e ben realizzata.