Recensione

Final Fantasy IV Advance

Avatar

a cura di Redazione SpazioGames

Era il lontano 1991, anno in cui Nintendo esercitava ancora la sua quasi totale egemonia nel mondo dei videogiochi e come tale su quella grandiosa macchina chiamata SNES venivano alla luce alcuni dei migliori giochi di tutti i tempi. Uno di questi era Final fantasy IV, riproposto su PSX nella compilation chiamata Final Fantasy Chronicles ed ora edito nuovamente da Squaresoft in una nuova versione per Gameboy Advance.

Storie “Fantastyche”La storia di Final Fantasy IV Advance è una storia che, partendo da un’ ambientazione medievale si districa in diverse direzioni, dando al giocatore l’impressione di essere, per quanto possibile al centro di un libro fantasy o meglio, considerando anche la grafica da cartone animato, all’interno di una fiaba. La trama, nonostante la complessità dell’intreccio, risulta piuttosto semplicistica: il cavaliere nero Cecil parte per un viaggio alla ricerca dei cristalli elementari del fuoco, dell’acqua, del vento e della terra. Dopo aver compiuto una numerosa serie di barbarie in nome del suo re, decide che è tempo di cambiare le cose ed insieme ad una ragazzina dotata del potere di evocare potenti mostri, inizia un nuovo viaggio, volto ad impedire al re di impadronirsi dei cristalli. Ovviamente non mancano, in questo insieme di cliché storie d’amore, e tantissime altri completivi che tentano di rendere il racconto il più interessante possibile. Purtroppo, da quanto mi è stato possibile vedere, il gioco risulta piuttosto lineare, quindi troppo legato ad una storia, che proprio per la sua natura attrarrà per lo più i giocatori giovani.Ora vorrei affrontare uno degli aspetti più importanti in un Final Fantasy IV, i filmati. Purtroppo nella conversione da una piattaforma all’altra, nulla è stato cambiato. Questo accade anche per i filmati di gioco che ben lontani dalle bellissime scenette di Final Fantasy Tactics, sono riprodotti con uno stile quasi ermetico, proprio come nella versione originale. Nonostante tutto il gioco riesce a riprodurre diverse scene divertenti.

Fantasy stylePurtroppo per noi, come ho già accennato, la conversione dal SNES è piuttosto brutale, e come tale il concept del gioco risulta piuttosto vecchio, anche se, al contrario di quel che possiate pensare, proprio questo fa sì che il titolo possa essere apprezzato da diverse fasce di utenza, in primis i gamers della generazione Playstation che non hanno mai provato Final Fantasy IV, in secondo luogo, il gioco attrarrà anche gli hardcore gamers del passato desiderosi di ritrovare sui loro Game Boy Advance le stesse emozioni che hanno provato più di dieci anni fa all’uscita del gioco. Questa strategia è sta attuata sotto tutti gli aspetti, in particolar modo quello grafico. Se volessimo fare un termine di paragne potremmo dire che Final Fantasy IV, a parte qualche sprite modificato, risulta simile a quei GDR creati con programmi tipo RPGmaker. Anche i fondali non hanno subito miglioramenti, rendendo questo gioco perfettamente uguale all’originale per SNES. Lo stesso identico discorso vale per gli effetti grafici, per le animazioni dei personaggi, per la gamma di colori usati ma soprattutto, e forse questo è un bene, per il gameplay che assume quell’aspetto retrò che non guasta mai.

Si giocava all’ultima fantasiaIl gameplay del titolo, pur avendo un sistema di controllo piuttosto intuitivo, basato su semplici menù, ben lontani dalla complessità dei Final Fantasy odierni, risulta molto articolato, introducendo per ogni personaggio giocabile, una diversa gamma di abilità ed attacchi che andranno combinati per aver ragione dei nemici più coriacei. I nemici, sono uno degli aspetti meglio riusciti di tutto il gioco, in particolar modo i non morti, con cui dovremmo usare diverse strategie. Esempio lampante sono gli zombie, che si arrendono solo al fuoco, oppure i mostri d’acqua, con cui sarà necessario usare la magia Thunder, mentre sarà completamente inutile la Blizzard ed il Fire. Purtroppo, però, a parte queste rare eccezioni il gioco, pur risultando godibile, ci presenta una moltitudine di incontri casuali con nemici che per dare adito ad un enorme varietà di creature, sono stati realizzati con pochissime differenze. Questo fa sì che la ripetitività dei combattimenti annoi subito dopo un paio d’ore di gioco: certo, a meno che voi non siate degli appassionati di RPG jappo a turni. Purtroppo siamo lontani dalla bellezza grafica e dalla complessità di Final Fantasy Tactics, anche se questo non è necessariamente un male, infatti, partendo da questo episodio, la serie appare molto più avvicinabile da parte dei giocatori inesperti, sia per la sua semplicità, quanto per la sua linearità. Avete capito bene linearità, infatti per le prime ore di gioco Final Fantasy IV appare lienare e troppo legato alla storia, discostandosene solo verso la fine. Ottima comunque la longevità del titolo, che promette almeno una trentina di ore di gioco intenso.

-Uguale alla versione SNES

-Alcuni bei combattimenti

-Buona storia

-Ottima longevità

-Troppo uguale alla versione SNES

-Alla lunga ripetitivo

7.8

Final Fantasy IV Advance è , in conclusione, un titolo che gode di una realizzazione tecnica ottima con una conversione da SNES che essendo brutale vuole rendere l’idea di ciò che era un Final Fantasy all’epoca dell’egemonia videogludica di Nintendo. Insomma una conversione che tutto sommato riesce a regalare tantissime ore di divertimento sia ai giocatori più rodati amanti del genere e che hanno già giocato il gioco nella sua versione originale, sia a quei ragazzini della nuova generazione, che hanno voglia di vedere le origini di una saga storica.

Articolo a cura di XboxMan

Voto Recensione di Final Fantasy IV Advance - Recensione


7.8