Recensione

FUEL

Avatar

a cura di AP

Il mondo delle corse si sta sempre più diversificando attraverso un incrociarsi con stili di gioco decisamente estranei al genere ma capace di offrire nuove prospettive agli appassionati di motori. Dopo aver incrociato il free roaming in titoli che proponevano intere città da esplorare gironzolando in lungo e in largo, queste metropoli sono cominciate a diventare troppo strette. Alcuni hanno sentito il bisogno di uscire dai loro confini per abbracciare tutto quello che sta al di fuori di queste caotiche cittadine. Codemasters e i francesi Asobo hanno scelto di farci scoprire cosa c’è “fuori” proponendo l’equivalente di 14400 chilometri quadrati suddivisi in diciannove aree rappresentanti buona parte dei luoghi più caratteristici degli Stati Uniti d’America. FUEL sulla carta è un progetto assolutamente incredibile, capace di entrare nel Guinness dei Primati per la vastità di scenario riprodotta, ma sarà altrettanto capace di soddisfare i videogiocatori? Continuate a leggerlo per scoprirlo.

Born to be WildL’incipit che fa da sfondo al titolo ci porta in un futuro prossimo in cui il surriscaldamento globale e l’inquinamento atmosferico ha portato la popolazione umana ad abbandonare lo stile di vita distruttivo che noi purtroppo conosciamo bene e, insieme ad esso, una parte di mondo che è stata considerata troppo pericolosa e selvaggia per viverci a causa di tempeste improvvise e trombe d’aria devastanti. Voi impersonerete un pilota tanto coraggioso quanto pazzo da voler tornare in questi territori abbandonati per gareggiare nelle rocambolesche gare che si svolgono al suo interno.Non appena avvierete il gioco vi troverete catapultati nel campo base della prima zona. Qui potrete cominciare a girovagare per l’area di gioco oppure potreste decidere di iniziare immediatamente la Carriera. Questa onnipresente modalità vi permetterà di gareggiare in eventi singoli capaci di donarvi delle stelle in base al livello di difficoltà con cui le supererete acquisendo così da una a tre stelle per ogni corsa vinta. Queste corrisponderanno alla “valuta” con la quale sbloccherete le altre aree presenti sulla mappa generale.Per vincere però avrete bisogno di mezzi e in FUEL è proprio la benzina la moneta con cui potrete sbloccare i veicoli necessari per partecipare a determinati eventi. La sua acquisizione potrà avvenire scontrando i numerosi barili bianchi sparsi per il territorio o partecipando alle sfide. Queste gare, al contrario di quelle affrontabili nel menu Carriera andranno cercate nel territorio. Sarà quindi necessario gironzolare per l’area di gioco prima di veder apparire un messaggio a schermo in cui si viene informati del ritrovamento della suddetta sfida. Inoltre il vostro GPS (strumento fondamentale per non perdersi nei vasti territori che il titolo propone) visualizzerà una grandissima linea rossa verticale atta ad indicare qual è il punto esatto in cui arrivare per dare il via “manualmente” alla prova appena trovata. Se non avete voglia di raggiungere il luogo della sfida però non preoccupatevi poiché tutte le corse sbloccate potranno essere avviate anche dal menu di pausa, evitando escursioni fuori porta a volte molto lunghe. La vittoria di questi eventi vi porterà una consistente quantità di benzina, capace spesso di pagarvi un nuovo veicolo. Discorso diverso invece per le livree e le vedute. Le prime sono delle diverse colorazioni che vengono applicate ai veicoli, una volta scoperte sono individuabili grazie ad una linea azzurra che arriva verticalmente fino al cielo. Queste a differenza delle sfide vanno raggiunge per essere raccolte. Stesso discorso per le Vedute, ossia punti panoramici che oltre a far godere all’utente di una vista caratteristica, donano la possibilità di trasportarsi automaticamente lì utilizzando la mappa di gioco. Esse sono segnalate da una linea verde.Se non siete dei grandi esploratori però non disperate, completando alcune gare della Carriera appariranno sulla mappa tre diversi camion radar: uno per le sfide, uno per le livree e l’ultimo per le vedute. Non dovrete far altro che farvi trasportare all’eliporto più vicino al vostro bersaglio e corrergli incontro speronandolo. Una volta fatto in base al tipo di camion che avrete urtato appariranno tutti i contenuti disponibili in quella zona. Progredendo con la carriera vi capiterà anche l’apparizione di determinati veicoli che andranno in giro per la mappa. Andandone all’inseguimento e speronandoli consente di aggiungere il veicolo colpito al vostro garage.Da segnalare gli effetti atmosferici che caratterizzeranno alcune gare e determinate zone. Stiamo parlando di vere e proprie tempeste capaci di abbassare drasticamente la visibilità in “pista”, di fulmini in grado di abbattere pali della luce e incendiare foreste e di veri e propri tornado che vi si presenteranno davanti obbligando qualunque pilota con un po’ di sale in zucca a cambiare strada prima di finire spazzato via.

Un mondo liberoLa natura free roaming di FUEL dona all’utente la possibilità di affrontare gare sostanzialmente diverse da quelle viste in moltissimi altri titoli analoghi. Stavolta, nonostante siano comunque presenti, le corse basate su un circuito saranno molto ridotte, lasciando spazio a gare a checkpoint che vi porteranno ad esplorare i grandi spazi aperti offerti senza imporre però limitazioni di sorta. Non esistono strade bloccate o percorsi vietati.Tra le gare più originali che troverete si possono segnalare quelle in cui dovrete arrivare al traguardo prima che lo faccia un elicottero, oppure gare in cui l’ultimo che taglia il check point viene eliminato, o ancora altre chiamate RAID in cui dato un punto di partenza dovrete semplicemente arrivare al traguardo prima degli altri scegliendo voi la strada migliore anche in base al mezzo che vi sarà concesso utilizzare. Se avrete a disposizione un’auto sportiva vi converrà rimanere sulle strade principali ed asfaltate per poter raggiungere velocità elevate, mentre se sarete alla guida di un quad, una moto da cross o di una dune buggy potrete rischiare dei fuori pista decisamente più avventurosi e in diverse occasioni capaci di farvi tagliare porzioni di percorso notevoli.Il modello di guida su cui si basano i veicoli è puramente arcade, ma nonostante appaia diverso guidare una moto rispetto ad un monster truck, la differenza non è poi così spiccata come si potrebbe credere. Diversa invece l’aderenza dei veicoli in base al percorso che si sta affrontando: se su asfalto il vostro mezzo sarà maggiormente incollato al suolo, sulle stradine sterrate diverrà molto più propenso a slittamenti e derapate, fino ad arrivare al fuoristrada vero e proprio in cui i veicoli meno adatti tendono a rallentare tremendamente.Per mettervi al volante (o in sella) avrete solo una manciata di pulsanti. I grilletti di sinistra e destra vi consentiranno rispettivamente di accelerare e frenare, mentre i tasti frontali vi permetteranno di farvi fare un respawn manuale nel caso finiate rimaniate incastrati da qualche elemento della mappa, potrete visualizzare o meno il GPS (che rimane consigliato sempre) e, più utile che mai, potrete inserire il freno a mano per affrontare le curve più insidiose. Come potete facilmente intuire la grande semplicità insita in questa manciata di pulsanti rende sì l’approccio al gioco immediatamente divertente, ma sul lungo periodo si sente una maggiore complessità che poi si abbatte sulle gare offerte.L’assenza di un qualsivoglia turbo appare oltremodo strana, soprattutto considerando la natura arcade di FUEL, eppure nonostante dalle marmitte sembri uscire ogni tanto qualche fiammata, tutto ciò non è contemplato. I trick su moto e quad sono completamente automatici e soprattutto inutili ai fini del gameplay, mentre le corse non consentono in alcun modo incidenti o possibilità di mandare fuori strada un avversario.Questa semplificazione forse un po’ eccessiva però non va confusa con una semplicità riscontrabile nel livello di difficoltà generale del titolo. L’unico modo per portare a casa stelle per la carriera o benzina con le sfide è arrivare primi. Se non si taglia la bandiera a scacchi in testa al gruppo, arrivare secondi oppure decimi non farà la minima differenza. Se ciò è facilmente superabile al livello di difficoltà più semplice, negli altri due può diventare fonte di frustrazione notevole soprattutto in gare che possono durare anche una decina di minuti e che nell’ultimo chilometro potrebbero veder sfumare il gradino più alto del podio a causa di un’uscita di strada non prevista.

C’è un piccolo esploratore in ognuno di noiDovendo riprodurre un così grande spazio aperto, gli sviluppatori non hanno potuto rifinire al dettaglio ogni particolare affidandosi a texture che sebbene svolgano discretamente il loro lavoro, non sono particolarmente definite. Il campo visivo è davvero notevole e pensare di scorgere in lontananza un pendio, sapendo già di poterlo risalire rimane una sensazione davvero unica. Per questo motivo FUEL potrebbe essere il gioco adatto a tutti coloro che desiderino esplorare gli enormi spazi naturali riprodotti. Purtroppo questa esplorazione risulta un po’ troppo fine a se stessa visto che il modo migliore per scoprire i collezionabili è affrontare le gare e colpire i camion radar. Durante queste esplorazioni incapperete in frequenti pop up di erba e vegetazione che comparirà davanti a voi man mano che procederete. Nulla di grave, visto che gli ostacoli saranno visibili da molto lontano, però si rimane comunque un po’ spiazzati. La fluidità dell’azione ha come picco massimo i 30 fps, ma è destinata a calare in situazioni affollate o su punti panoramici elevati. Discreta la modellazione poligonale dei veicoli, ma totalmente assente il loro danneggiamento che nel caso di urti troppo violenti vi farà fare un respawn dopo un breve caricamento. Il comparto sonoro risulta piuttosto scialbo e se gli effetti sonori appaiono troppo simili tra loro (rombi dei motori inclusi), la componente melodica non brilla per originalità proponendo musiche che, soprattutto in gara, finiranno per diventare piuttosto ripetitive.Di tutt’altra caratura la longevità che grazie alle tante gare e sfide proposte promette di farvi passare svariate ore in questo enorme mondo, magari in compagnia di qualche vostro amico che tramite la connessione a banda larga potrà gareggiare con voi online o semplicemente andare in giro godendosi il panorama e la vostra compagnia. Ultima nota per la possibilità di creare voi stessi la vostra gara ideale, selezionando fino ad una trentina di checkpoint che potranno essere posizionati su qualsiasi strada della mappa di gioco.

– Mappa di gioco immensa

– Libertà e atmosfera ben riuscite

– Gare e sfide in alcuni casi originali

– Gameplay troppo semplice

– Audio poco curato

– Graficamente migliorabile

7.0

L’ultimo parto di Asobo Studios e Codemasters si rivela un titolo carico di promesse mantenute però a metà. Dietro ad un’estensione territoriale a dir poco mostruosa, si nasconde un gameplay estremamente semplice che avrebbe necessitato di una maggiore profondità per poter essere sfruttato a pieno nelle diciannove macro aree che compongono la mappa di gioco. A questo si aggiungono alcuni difetti grafici francamente evitabili e dei mezzi che non si danneggiano ma che al massimo ci concendono un respawn automatico. Nonostante tutto però crediamo che FUEL sia un titolo assolutamente godibile, sia per la sua componente corsaiola, sia per quella esplorativa e che nonostante i suoi difetti possa essere apprezzato da tutti quelli che sono curiosi di sapere cosa si nasconde dietro a quella collina, ansiosi magari di finire dentro ad una tempesta per vedere come se la cavano.

Voto Recensione di FUEL - Recensione


7