Anteprima

Dishonored

Avatar

a cura di Pregianza

Los Angeles – Le conferenze dell’E3 di quest’anno, di solito il punto più alto della manifestazione, hanno deluso gran parte dei videogiocatori. Poche novità, ancor meno bombe inaspettate, e momenti da caduta mascellare che si contano sulle dita di una mano monca. Negli stand però la situazione si è rivelata molto migliore del previsto, con un numero notevole di prodotti di altissima qualità pronti per essere provati. Tra questi, una piccola gemma di programmazione era disponibile su gran parte dei terminali della zona dedicata a Bethesda: parliamo di Dishonored, brillante progetto dei talentuosi Arkane Studios, che avevano già mostrato sprazzi di grandezza in lavori come Arx Fatalis e Dark Messiah of Might and Magic, e a cui finalmente sono state date le risorse necessarie per la creazione di un best seller.La premessa è piuttosto semplice, voi interpretate Corvo, ex guardia del corpo dell’imperatrice ingiustamente accusato della sua morte, che ha ottenuto eccezionali poteri da un misterioso figuro e ora vuole sfruttarli per vendicarsi di tutti coloro che hanno architettato il complotto, in una ambientazione a metà tra la Londra Vittoriana e la fantascienza (vorremmo definirla Steampunk ma Viktor Antonov, la mente dietro all’ambientazione, tende a fare una faccia piuttosto irritata quando le sue visioni vengono generalizzate). Un mondo di questo tipo ha fascino da vendere, ma ad averci attirato non è il background evocativo, bensì l’incredibile libertà d’azione che Dishonored lascia ai giocatori. Potrete affrontare le missioni in una miriade di modi diversi, ed è una qualità sempre più rara nei videogiochi al giorno d’oggi, visto che la tendenza generale è quella di prendere per mano l’utenza durante la campagna. In redazione però non siamo affettuosi quando si tratta di giochi, quindi la manina la maggior parte delle volte preferiamo mollarla, e fare un po’ quel cavolo che ci passa per la testa. C’è un motivo se siamo esaltati per questo titolo, e fidatevi quando vi diciamo che dovreste esserlo anche voi.

Mille modi di vendicarsiDurante la dimostrazione in sala gli sviluppatori hanno voluto da subito dimostrare la libertà d’azione sopracitata con una missione completabile grazie a un gran numero di strategie. L’obiettivo erano i fratelli Pendelton, due membri del parlamento impegnati a gozzovigliare in un bordello chiamato Golden Cat. La sessione è stata affrontata inizialmente in modo stealth, con il minor numero possibile di uccisioni. Superare certe fasi si è rivelato semplice con l’ausilio delle tante abilità di Corvo. Lo sviluppatore al pad si è teletrasportato dietro alle guardie all’entrata con l’abilità Blink, dopodichè ha posseduto un pesce rosso, ed è entrato nell’edificio da una conduttura (la possessione funziona su uomini e animali, e alla fine dell’effetto trasferisce il protagonista nel luogo dove si trova la vittima, dunque può venir sfruttata per superare blocchi di sicurezza). All’interno degli edifici Corvo dispone di svariati trucchi per localizzare i suoi bersagli: può sporgersi dagli angoli e spiare nelle serrature per valutare la situazione e ascoltare conversazioni utili, o usare una speciale visuale alternativa per vedere le fonti di calore attraverso i muri. Una volta localizzati i fratelli, ci si può sbizzarrire nella scelta del metodo di uccisione. Perché limitarsi a sgozzare un bersaglio quando si hanno infiniti modi di fargli salutare questo mondo dopotutto?La seconda sessione ha invece visto Corvo buttarsi nella mischia come un demone imbufalito. Grazie alla capacità di rallentare il tempo, di scagliare una poderosa onda d’urto, e all’evocazione di un gruppo di ratti affamati, il nostro eroe ha sterminato gran parte dei presenti, innocenti compresi. Attenzione però, il finale del gioco non è uno solo, e far secchi troppi poveracci può portare a un epilogo tutt’altro che positivo.Tutto davvero molto bello, così tanto che non abbiamo resistito e ci siamo lanciati verso la prima postazione libera per gestire l’azione a nostro piacimento. La missione non era la stessa, e richiedeva di rapire un certo Sokolov. Anche in questo caso i modi di entrare nella proprietà del bersaglio erano molteplici, e noi abbiamo deciso di aggirare la sicurezza sfruttando il teletrasporto e l’arte del silenzio. Una volta sicuri di non poter esser visti dalle guardie (l’allerta dei nemici viene indicata da un comodo indicatore sopra la loro testa) abbiamo sfruttato il blink per raggiungere una conduttura rialzata, ci siamo introdotti nella casa da una finestra, abbiamo evitato le guardie muovendoci silenziosamente, e abbiamo raggiunto Sokolov possedendo una cameriera con il permesso di passare attraverso le porte elettrificate della casa.Il gameplay è ben strutturato, e piuttosto accessibile nonostante la sua complessità: Corvo può richiamare i poteri con un comodo menu circolare, grazie al quale può anche equipaggiare molteplici armi, tra cui una pistola e una balestra con dardi variabili. Gli attacchi vengono portati separatamente con le due mani, ma in quella destra il protagonista è perennemente armato di coltellaccio, quindi bisogna scegliere tra un’arma a distanza e un potere. Molto interessante il combattimento corpo a corpo, che abbiamo testato quando abbiamo deciso di buttarci su una guardia che passeggiava per i corridoi, e risulta estremamente simile a quello visto in Dark Messiah of Might and Magic, cosa tutt’altro che negativa. Non mancano poi gli elementi gdr, con un complesso sistema di rune che permette di sbloccare e sviluppare i poteri salendo di livello. Sono addirittura sbloccabili alcune abilità passive tra cui semplici potenziamenti ai danni e alla resistenza di Corvo, e alcune interessanti capacità legate alle uccisioni, come la passiva che trasforma automaticamente in cenere chiunque venga eliminato, cancellando la necessità di nascondere il corpo.Chiudiamo con il comparto tecnico, non impressionante, ma ricchissimo di verve con il suo stile scarsamente realistico ma estremamente crudo. La città di Dunwall è a tratti inquietante, e il suo complicato sistema di condutture e cunicoli garantisce una miriade di vie da esplorare e sfruttare. Il mondo di Dishonored ci sta chiamando, e noi siamo pronti a rispondere.

– Enorme libertà d’azione

– Gameplay variegato e brillante

– Ha stile da vendere

L’esperienza con Dishonored è stata più che positiva, quasi una sorta di tuffo nel passato, che ha riportato alla memoria gioconi quali Thief e Deus Ex. Se sarà all’altezza di quei capolavori ancora non possiamo saperlo, ma già il fatto che ci abbia spinto a fare un tale paragone è dannatamente benaugurante. Questo è sicuramente uno dei titoli che attendiamo con più ansia, speriamo riesca a riportare nelle case il piacere della libertà d’azione assoluta, perché è da troppo che non lo proviamo, ed è sinceramente una cosa che non ci va giù.