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Destiny - Il Casato dei Lupi

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a cura di Doctor.Oz

A distanza di circa sei mesi dal primo DLC e dopo costanti rinvii, Bungie é uscita finalmente allo scoperto rivelando il suo nuovo DLC per Destiny, una delle creature più discusse del mondo videoludico odierno. Dopo alcune smentite e alcune promesse infrante, secondo le quali sarebbe dovuto arrivare a marzo, Bungie ha presentato i nuovi contenuti di Destiny attraverso degli eventi ad hoc passati in streaming in tutto il mondo. Senza neppure cercare di descriverlo, l’aspettativa intorno a questo prodotto era altissima e lo era per differenti motivi. Passata la scrematura iniziale dei primi mesi in cui gli utenti cosiddetti “di passaggio” sono stati fatti fuori dalla natura profondamente social del titolo, le foltissime schiere di appassionati e hardcore gamer si sono raccolti intorno al titolo Bungie, sviscerandolo da cima a fondo, spesso e volentieri in molto meno tempo rispetto a quello che Bungie stessa aveva previsto. Terminati rapidamente i contenuti del gioco base e di quel primo DLC che a molti lasciò l’amaro in bocca, a gran voce si è chiesto a più riprese a mamma Bungie un brusco cambiamento di direzione che intervenisse con aggiunte mirate. La software house, da sempre molto attenta alla sua community, fin dal primo momento ha accolto lamentele e critiche costruttive riuscendo ad intercettare i desideri del proprio pubblico. Dunque, dopo uno sviluppo durato mesi, finalmente quei milioni di giocatori che con entusiasmo a settembre le avevano dato fiducia e che via via l’avevano vista perdersi per strada a seguito di contenuti spesso poveri di novità e sempre ripetitivi, questa volta si sono ritrovati tra le mani un prodotto profondamente diverso. Sempre scarno di contenuti sì, ma di altissima qualità.
E così, con inaspettata sorpresa e magari solo per poco tempo, tutti quello che l’avevano perso, quell’entusiasmo lo hanno ritrovato e lo hanno ritrovato eccome.

Homo homini lupus
Il Casato dei Lupi comincia nel momento in cui la Regina degli Insonni chiede aiuto ad ogni Guardiano che possa rispondere alla sua chiamata. Una volta giunti sull’Atollo, una particolare zona ai margini del Sistema Solare, e parlato con l’emissaria della Regina, Petra Venji, i Guardiani capiranno meglio cosa stia succedendo. Alcuni Caduti, un tempo alleati degli Insonni durante la guerra all’Oscurità, hanno improvvisamente cambiato bandiera dichiarandosi ostili alla Regina, accendendo una violenta ribellione e minando fortemente la salvaguardia e la stabilità politica di tutti i pianeti conosciuti. Nel ruolo di futuristici cacciatori di taglie, il compito di ogni Guardiano che avrà risposto alla chiamata della Regina sarà molto semplice: dare la caccia e sterminare ogni singolo capo della ribellione tra le file dei Caduti.
Come già visto nel gioco principale e nel primo DLC, la storia o presunta tale rimane sempre relegata in un cantuccio, atta a dare una scusante alle orde dei giocatori per riversarsi sui server di Destiny. Che la narrativa non sia un punto forte di questo titolo è cosa assodata e questo DLC non fa altro che confermare le nostre tesi. Le missioni aggiuntive che si sbloccheranno una volta acquistato Il Casato dei Lupi, difatti, saranno poche e non saranno altro che rivisitazioni di mappe già esplorate con l’unico obiettivo della caccia al caduto di turno.
Vagando qui e lì nell’universo, ci troveremo ad affrontare missioni già viste ma mascherate con un furbo backtracking: un modo che, in tutta franchezza, non ha fatto altro che incupire maggiormente la sensazione di noia a cui Bungie ci aveva già abituato durante la storia principale. Vi troverete ben presto, ve lo assicuriamo, a cercare di terminarle non tanto per sapere cosa ne sarà dei Caduti a cui diamo la caccia, bensì per sbloccare tutte le parti del nuovo hub, l’Atollo, e tutte le nuove attività secondarie. 
Una volta terminate le missioni della “storia” Petra ci darà alcune ricompense, tra cui una pistola che in molti di voi ricorderanno sicuramente, e sbloccherà l’accesso alle nuove aree dell’hub che in tutto e per tutto sostituirà, per chi ha comprato il DLC, la Torre. 
Sull’Atollo troveremo diversi nuovi vendor che venderanno oggetti specifici legati alle attività del Casato dei Lupi e che ci faranno superare velocemente il precedente level cap fissato a trentadue. Nello specifico, troveremo Petra che proporrà le taglie della Regina che, una volta completate, aumenteranno il favore nei confronti della suddetta; troveremo Variks il Fedele, anch’esso Caduto ma nostro alleato, che ci fornirà oggetti unici utili per la nuova Arena, La Prigione degli Anziani; e, infine, il Discepolo di Osiride, un mercante che venderà oggetti e lasciapassare specifici per la nuovissima Prova di Osiride. Di riflesso, anche i vecchi vendor subiranno delle lievi modifiche, andando a vendere nuovi equipaggiamenti in linea con il nuovo level cap generale che passa da trentadue a trentaquattro. Per quello che riguarda le armi già in possesso dei Guardiani invece, il discorso è diverso. Memore dell’errore fatto sul precedente DLC, Bungie ha ben pensato questa volta di apportare un piccola ma fondamentale modifica alle armi già nell’inventario: spendendo un frammento ascendente esse potranno essere “aggiornate” al nuovo DLC. Ciò aumenterà il potere d’attacco fino al valore massimo permesso, evitando così di costringere i giocatori a mettersi di nuovo a cercare da capo tutte le armi necessarie per competere ad alti livelli. Di una cosa siamo certi, i gravi errori commessi con L’Oscurità dal Profondo in questo caso non sono stati ripetuti e tutti i giocatori, vecchi o nuovi, potranno partire da una base molto più equa rispetto al passato. 
Non è cambiata invece la storia di alcune attività che periodicamente saranno bloccate a chi non avrà acquistato il nuovo DLC: alcune attività come missioni giornaliere, assalti settimanali o Cala la Notte a tema Il Casato dei Lupi potranno sporadicamente non essere selezionate da chi non possiede l’ultimo DLC. 
Lottate, vincete, vivete.
Ora, data una spolverata alla presunta storia e dopo aver dato un’occhiata alle novità “fisiche” del nuovo DLC, andiamo a vedere più nel dettaglio le aggiunte fatte in termini di varietà delle attività da svolgere. Premettiamo che nel DLC non è al momento presente il raid dedicato, raid che probabilmente arriverà più in là ma che al momento è fissato a data da destinarsi.
Ne Il Casato dei Lupi le novità principali sono solamente due: una profondamente votata al PvE ed un’altra dedicata esclusivamente al multiplayer competitivo tra giocatori.
Partiamo con calma ed iniziamo dalla Prigione degli Anziani, una modalità che in pochissime ore ha saputo riaccendere gli entusiasmi dell’intera community. La Prigione non è null’altro che una shooting arena in cui tre Guardiani dovranno sparare a qualunque cosa si muova e resistere a diverse ondate di nemici agguerritissimi. Selezionabile a quattro livelli di sfida differenti, la Prigione metterà tre guardiani contro le quattro diverse razze di  nemici generati dall’Oscurità.  La modalità si divide in cinque diversi livelli di gioco e ad ogni livello dovremo sopravvivere a tre diverse ondate di nemici. Inoltre, ad ogni livello ci saranno dei modificatori generati casualmente che aiuteranno o inibiranno alcune abilità specifiche. Con il nuovo modificatore “pugilatore” ad esempio, ogni attacco fisico, sia alleato che nemico, sarà pressoché mortale, mentre con il modificatore “catapulta” il tempo di rigenerazione di qualunque granata sarà di molto inferiore rispetto al normale. Non neghiamo che le partite alla Prigione, fin dal primo momento in cui ci abbiamo messo piede, si siano rivelate folli e molto esaltanti se giocate in buona compagnia. Il continuo respawn dei nemici non dà molta tregua e i momenti per tirare il fiato e per pensare a buone strategie offensive sono ridotti al contagocce. In un crescere di ondate nemiche via via più forti, si arriverà, ai livelli più avanzati, ad affrontare anche dei particolari boss pronti a farci lo scalpo ad ogni minuto. Ogni volta che termineremo la prova, si accederà ad una particolare sala del tesoro nella quale troveremo dei forzieri con relative ricompense. Un sistema di premiazione del singolo giocatore che, lo diciamo, ci è piaciuto molto se comparato al vecchio loot totalmente casuale dei vecchi raid. Se poi dovessimo presentarci davanti ai forzieri muniti di un’apposita chiave recuperabile durante lo svolgimento di alcune taglie, avremmo la certezza matematica di trovare almeno un oggetto esotico.
Per quello che riguarda l’altra grande modalità sorpresa di questo DLC chiamata La Prova di Osiride, le nostre sensazioni a riguardo sono state inizialmente altrettanto positive, per poi in seconda battuta venire offuscate da qualche lieve dubbio. 
Lo scontro è una classica modalità Schermaglia a round, dove la squadra che per prima elimina l’altra si aggiudica un punto. La prima squadra che arriva a cinque punti vince lo scontro. All’interno della modalità i vantaggi di livello sono abilitati e quindi conterà molto sia il livello di ogni singolo Guardiano sia il livello del proprio equipaggiamento. Dimenticate di andarci sprovveduti e senza armi e armature livellate al massimo, altrimenti la morte sarà certa. 
La prima squadra che incatena un determinato numero di vittorie di fila (ci saranno oggetti specifici che aiuteranno nel consolidare o difendere la striscia positiva di vittorie) guadagnerà premi in base allo sforzo bellico raggiunto. Le squadre che riusciranno ad arrivare a nove vittorie di fila senza mai perdere, conquisteranno l’accesso ad un nuovo esclusivo hub su Mercurio e ad altrettante ricompense speciali. Al di là dell’entusiasmo iniziale, dopo diverse accanite partite, ci sentiamo in dovere di sollevare qualche dubbio rispetto alla modalità. Unico grande neo è il fatto di dover giocare durante l’interezza dell’evento settimanale sempre nella stessa mappa. Ciò, dopo tre giorni di prove, alla lunga rende gli scontri più meccanici che tattici, obbligando i giocatori a trincerarsi sempre nei soliti punti, sperando di centrare uno dei nemici e di cambiare le sorti del round. Preparatevi a scontri solo a medio raggio, in cui vince il più preciso ed il più veloce. Un cambio di mappa ad ogni partita avrebbe giovato molto alla tattica degli scontri, resi di certo più ardui ma al contempo più equilibrati dalla casualità della scelta del terreno di gioco.
Concludendo, una modalità che strizza l’occhio a quegli stessi hardcore gamer che a più riprese avevano reclamato più e più volte un cambio repentino nel Crogiolo, da sempre troppo aleatorio nel dispensare casualmente ricompense. 
Tirando le fila del discorso e andando a concludere l’analisi del DLC, una menzione particolare va alle nuove quattro mappe aggiunte nel Crogiolo, tra cui la splendida La Corte della Vedova.  Di certo ci sembrano poche, ma l’attenzione artistica e qualitativa con le quali sono state realizzate sono così sopra le righe che sono diventate già le nostre preferite. 
Volendo analizzare in toto i contenuti di questo DLC, ci rendiamo conto di quanto sia importante lo scatto di reni compiuto da Bungie in vista di quella che sarà la fase 2.0 in arrivo a settembre e sulla quale aleggia ancora una coltre nube di mistero. Dalla qualità innegabile, gli elementi che remano contro i ragazzi di Bungie sono sempre i soliti e possono essere additati al prezzo elevato rispetto al numero non eccelso dei contenuti offerti. Difficilmente questo DLC, dedicato ad un fetta ben particolare di giocatori, ne attrarrà di nuovi. Diversa è la storia per chi ha acquistato da tempo il season pass oppure è un giocatore abitudinario sui server Activision: in questo caso, giocare e fruire delle nuove attività equivarrà a fa esplodere di nuovo quella scintilla che fece divampare l’amore qualche mese fa.

– Nuove modalità appaganti ed esaltanti

– Qualità pregevole dei nuovi contenuti

– Cronica scarsità di contenuti per quello che dovrebbe essere un MMO

– Il prezzo rimane comunque alto per due nuove modalità e quattro mappe

– Nonostante i ritardi, manca ancora il nuovo raid

7.0

Come detto in apertura, fin dall’inizio Bungie è stata molto attenta ai desideri della community arrivando al punto tale da piegare la propria creatura, Destiny, ai bisogni e ai desideri dei fedelissimi. Quello che è uscito sul mercato è senza dubbio un DLC di grande qualità che supera di gran lunga il predecessore e saprà regalare ai fan più accaniti ore e ore di divertimenti e riaccendere il focolare di quell’entusiasmo che mano mano era andato spegnendosi. I nostri dubbi, invece, sono legati al prezzo poco accessibile rispetto ai contenuti che offre. Problematica storica del titolo, fin dal principio sempre troppo scarno di attività se si considera la natura intrinseca da MMO con cui è stato presentato alla stampa. Certamente i veterani avranno pane per i loro denti, un po’ meno chi prende Destiny più alla leggera, che rischierà nell’arco di una decina di ore di allontanarsi nuovamente dal titolo di Activision. Perché seppur La Prigione degli Anziani oggi rappresenti per tutti un’ardua, entusiasmante sfida da affrontare in buona compagnia, che ne sarà invece domani, quando già in migliaia l’avranno superata più e più volte?

Voto Recensione di Destiny - Il Casato dei Lupi - Recensione


7