Recensione

Dead Nation: Apocalypse Edition

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Nuovo mese, altro giro di boa: gratuito con la Instant Game Collection del PlayStation Plus di marzo, arriva su PS4 un titolo a tema zombi di discreto successo, uscito originariamente qualche anno fa su PS3 e apprezzato dagli amanti delle tematiche apocalittiche infarcite a più non posso di non morti. Dead Nation: Apocalypse Edition (secondo gioco di Housemarque ad arrivare sulla console Sony dopo l’ottimo Resogun) cerca di dare qualche motivazione in più ai giocatori che si erano persi all’epoca questa piccola opera a base di furiose sparatorie e putridi corpi deambulanti.

Lotta per la sopravvivenza
Chi ha già avuto a che fare con Dead Nation, non avrà grandi stimoli per avvicinarsi nuovamente a questa edizione. La struttura è infatti la medesima e la campagna per il giocatore singolo non ha subito mastodontici cambiamenti utili a giustificare una seconda spesa solo per rifarsi gli occhi e godere delle caratteristiche di gioco adattate a PS4. Tuttavia, bisogna ammettere che rispetto alla versione uscita nel 2010, i miglioramenti sono evidenti sia per quanto riguarda il lato tecnico, sia per quanto concerne i contenuti. Dead Nation gira adesso a 1080p, il rendering e l’effettistica hanno fatto un buon balzo di qualità e anche le texture appaiono meno impastate. Ma badate bene, perché ci stiamo in ogni caso riferendo a un gioco che poggia su basi non di certo nuove, pertanto non stupitevi se la vostra nuova console fiammante non vi restituirà la migliore resa estetica del momento: Dead Nation, sotto questo aspetto, è “solo” buono. Dove il titolo invece riesce ad eccellere, invece, è ancora una volta nelle ottime sensazioni che riesce a trasmettere; divertente, adrenalinico e senza respiro, Dead Nation riesce a dare il massimo quando si gioca in cooperativa, sia in locale, sia affrontando la campagna online. Il team di sviluppo, oltretutto, ha apportato alcune migliorie per aiutare i giocatori a gestire con meno ansia le ondate di zombi che arriveranno a frotte, tra cui la selezione rapida delle armi che permette di avere una padronanza maggiore delle situazioni duranti gli interminabili scontri. L’Apocalypse Edition è impreziosita dall’inclusione dell’espansione Road to Devastation, che si fa portatrice di due nuove modalità di gioco, capaci di regalare qualche buona variante alla modalità principale: Arcade e Senza Fine.

You can do it
Selezionando Arcade si affronteranno sei round di difficoltà crescente, con progressi puntualmente salvati al raggiungimento dei checkpoint e con la possibilità di continuare senza avere limitazioni di alcun tipo. Senza fine è invece ciò che potremmo definire una vera e propria gara di resistenza, quella che i più, semplicemente, inquadreranno nella cosiddetta modalità survival: nessun checkpoint, niente salvataggi e una sola vita. Il livello di sfida è ovviamente piuttosto elevato quando supererete la soglia iniziale di sbarramento, quindi la ricerca dell’impresa è consigliata soprattutto ha chi ha la voglia di scoprire se è un soldato perfetto o per chi sente di avere un’ottima fiducia sulle proprie abilità. Lo stesso grado di fiducia su se stessi è dimostrabile cimentandosi nella modalità forse più stuzzicante del gioco, che apre le porte al lato più competitivo delle partite; stiamo parlando delle Sfide, dove si potranno seguire le gesta del proprio amico e studiare le strategie adatte per ottenere infine il punteggio migliore. Per inviare nuove sfide agli amici, basta giocare a una missione singola per poi invitarli a superare i risultati ottenuti alla fine di un livello. Se poi siete dei maniaci perfezionisti a caccia del punteggio perfetto, da sudare partita dopo partita, sappiate che c’è a disposizione una comoda companion app, attraverso cui è possibile tenere continuamente d’occhio tutte le statistiche aggiornate e in continuo mutamento durante la vostra avventura. Indipendentemente dalla vostra scelta, oggi come quattro anni fa, Dead Nation è ancora un solido delirio dentro cui sfogarvi, far esplodere non morti famelici e distruggere tutto ciò che vi capita sott’occhio. In questo senso, gli sviluppatori finlandesi hanno continuato a curare al meglio la caratteristica principale della loro opera senza alterare l’equilibrio delle scorribande. L’incipit della storia, neanche a dirlo, è solo un pretesto per lanciarvi nella mischia, coi due personaggi principali che non hanno nemmeno l’ardire di presentarsi con un background differente l’uno dall’altro: entrambi, infatti, hanno perso la propria famiglia a causa del contagio che ha tramutato tutti i cittadini in zombi; ed entrambi, col tempo, hanno scoperto di essere completamente immuni agli effetti diretti che hanno causato l’epidemia.

Orrori in diretta
Da quando lo streaming delle nostre partite è diventato una realtà anche su console, il modo di condividere il videogioco ha cominciato a tendere realmente verso una  forma di tipo più ampio e partecipativo, con esperimenti in cui lo spettatore non si doveva solo limitare a osservare le gesta del giocatore. Con giochi in uscita a breve che si allineeranno a questa filosofia, anche la nuova riedizione di Dead Nation fa il possibile, inserendo una modalità Broadcasting+ attraverso la quale le vostre partite avranno meno pace del previsto. Nel momento in cui trasmetterete una partita al pubblico, coloro che vi vedranno, potranno influenzare attivamente la difficoltà. Chi avrà voglia di osservare le vostre partite da internet o da PS4, a intervalli regolari avrà la capacità di votare e interagire, scegliendo se optare per un effetto di tipo positivo o negativo. Certo, potranno anche darvi una mano qualora siate in difficoltà (magari fornendovi munizioni extra), ma la scarsa fiducia verso il genere umano vi farà sempre rimanere all’erta più del dovuto. Gli effetti a disposizione sono in totale trenta, tutti equamente distribuiti, e tra questi c’è anche – vostro malgrado – un’evocazione supplementare di altri zombi, come se non fossero già abbastanza. Tra potenziamenti e castighi, comunque, l’aspetto carino è rappresentato dal fatto che i votanti appariranno nella vostra partita sotto forma di zombi, dandovi così la possibilità di esercitare il vostro diritto di vendetta nella maniera più truce possibile. Se non altro, anche questo è un modo come un altro di ringraziare per la sentita partecipazione.

– Un paio di nuove modalità

– Espansione Road to Devastation inclusa nel gioco

– Migliorie tecniche

– Graficamente datato

– Background narrativo carente

– Situazioni di gioco spesso riciclate

7.5

Dead Nation: Apocalypse Edition è una riuscita riproposizione del gioco già uscito su PS3 e PS Vita, che vanta alcune interessanti aggiunte in grado di migliorare la cooperazione, e un paio di modalità che allungano non di poco il computo finale delle ore di gioco. Per chi è amante delle sfide, inoltre, non mancano le modalità in cui è possibile dare il meglio di sé e diffondere viralmente i propri punteggi da record. In un mese abbastanza avaro di novità nella Instant Game Collection, il titolo di Housemarque riesce ad alleviare l’attesa fino ai prossimi trenta giorni.

Voto Recensione di Dead Nation: Apocalypse Edition - Recensione


7.5