Recensione

David Beckham Soccer

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a cura di Disco Uno

Dolore. Trauma. Angoscia. Smarrimento. Senso di vuoto. Precipizio senza fine. Incubo dal quale non mi risveglierò se non tra quattro anni, cioè alla prossima edizione dei Mondiali. Così mi sento dopo che l’Italia è stata saccagnata due reti a zero dalla Corea del Sud. Di conseguenza non sono nella forma migliore per recensire un gioco di simulazione calcistica. Guardare una palla che rotola lungo un campo è per me fonte di dolore. Anche se si tratta d’una sfera falsa come una patacca, un intreccio di poligoni, un effetto ottico per la felicità del videogiocatore PS2. Ma l’avete vista la partita? Dite un po’, vi è mai capitato di assistere a un arbitraggio più indecoroso di quello del signor Moreno?Oggi è un brutto giorno, per tutti i tifosi di calcio italiani. Il tricolore avvolge la bara nella quale sono rinchiusi i nostri sogni di Coppa del Mondo. Sulla tomba scolpite le seguenti parole: “2002-Muore il calcio italiano per malafede arbitrale e (ammettiamolo) eccesso di difensivismo”.Tornando a noi… a pensarci bene mi sa che giocare a un videogioco di simulazione calcistica potrebbe farmi bene. Se non altro lì non ci sono arbitri cornuti, delegazioni Fifa in odor di mafia. Se non altro lì non esiste la sfiga, quest’entità impalpabile e oscura che ci ha accompagnato per tutto il Mondiale. Se non altro, in un gioco di simulazione calcistica, sono io l’allenatore, io il difensore, io l’attaccante e il centrocampista e se perdo la colpa è solo mia. Sicché per riprendermi dagli effetti collaterali di una realtà ingiusta, mi sa tanto che schiafferò nella mia console questo David Beckham Soccer.

IL PARAGONE È DI RIGOREUn paragone s’impone: quello con l’altro titolo calcistico in commercio in questi giorni, Mondiali Fifa 2002, della EASport. DBS è meglio o peggio? Direi peggio. Un pochino peggio, con questo, però, non voglio dire che si tratta di un brutto gioco. Ha i suoi pregi ed è peggio semplicemente perché io la penso così. Insomma, questione di gusti personali, perché entrambi i titoli meritano plausi e fischi.Per me DBS è peggio di MF2002 per un semplice motivo: graficamente è più artefatto. Il prato di DBS, d’un verde smeraldo uniforme, più che un campo di calcio, sembra il panno del Subbuteo. I giocatori hanno movimenti meno realistici e molleggiati; sono rigidi come birilli, corrono col busto eretto, senza esprimere l’idea del gesto atletico e dell’investimento fisico che comporta. Più che una partita vera e propria, il gioco, in DBS, sembra una simulazione di partita, fatta con pedine disposte su una lavagna. Questo, però, non deve far pensare che la grafica sia elementare. Prima di tutto è nitida, senza scatti d’immagine (cosa che, invece, ho riscontrato, fino alla nausea vera e propria, in MF2002), inoltre i connotati fisici dei calciatori sono ben delineati. Secondo me, quello che manca in questo gioco, è il contorno. I due commentatori sono casuali, non appartengono alle voci di nessun telecronista. Gli stadi, pur rifacendosi a luoghi reali, sono generici, la folla indistinta. Manca coinvolgimento emotivo, mentre in MF2002 la kermesse dei Mondiali è continuamente ricordata con stadi che straripano di luci e folle multicolori e il solito Caputo, in coppia con Bulgarelli, che snocciola informazioni sulla Corea e sul Giappone.

GAMEPLAY MENO SCONTATOOra veniamo ai pro di DBS. Il gioco, pur avendo una grafica gelida e artefatta, ha un gameplay, a mio parere, più realistico di MF2002. In MF2002 ovunque tu calci la palla, giunge a qualcuno. I giocatori sono più molleggiati e umani, ma, ai fatti, il gioco rigido, fatto di traiettorie precise, dalle quali non si può sgarrare. In DBS la palla viaggia più liberamente. Rimbalza. Un passaggio non implica l’obbligata ricezione di un compagno della stessa squadra. Costruire azioni e arrivare al gol è meno scontato. E alla lunga, più appagante.Altro punto forte: le opzioni. DBS offre parecchie varianti di gioco. C’è la modalità di stagione (ti vede impegnato su tre fronti: campionato nazionale, Uefa e Coppa Campioni). La “Coppa del Mondo”. La “Coppa delle Americhe”. La “Supercoppa Adidas”. La “Coppa Gran Bretagna”. Il “Campionato rapido”; praticamente, ti crei tu il tuo torneo, scegliendo squadra e modalità di classifica. “Sopravvivenza”; questa è proprio divertente, sentite qua: scegliete una squadra nazionale e vedete un po’ quanti match riuscite a vincere, i gol che incassate nel singolo match, però, verranno automaticamente aggiudicati alla squadra avversaria del match successivo. “Batti il Brasile”; questa modalità ti permette di giocare consecutivamente contro i carioca; ogni partita che vinci, giocherai quella seguente con una squadra più debole. Infine, c’è la modalità allenamento, “Allenati con Beckham”, nella quale il tuo gioco verrà giudicato e catalogato secondo le seguenti classificazioni: giocatore giovane; giocatore riserva; professionista.La variazione di modalità costituisce indubbiamente l’originalità di questo videogioco. Tuttavia, vi dirò… Ho provato un po’ tutte le modalità e alla fine sono rimasto perplesso e disorientato. Un plauso allo sforzo di creare un titolo sul calcio diverso dal solito, ma alla fine, chi gioca a questi titoli, credo voglia ripercorrere le esperienze atletiche classiche, quelle che si riscontrano nella realtà, come i Mondiali o la Coppa Campioni e nulla più. Che senso ha sfaccettare il calcio in così tante modalità? Tra le tipologie di gioco, l’unica che ho trovato particolarmente divertente è “Batti il Brasile”.

TELECRONACA FIACCAPer quanto riguarda il sonoro, pollice in basso: è piuttosto fiacco. Il tifo, negli stadi, è la solita cosa: un sottofondo di voci concitate che esplodono nel momento del gol. Ma il lato triste di DBS, per quanto riguarda il sonoro, è dato dai due telecronisti. Entrambi hanno una voce poco incisiva, che non riesce a trasmettere coinvolgimento a chi sta giocando.

Buono il gameplay. Infinite variazioni di modalità di gioco. Questo titolo è longevo in quanto vario nell’affrontare il tema del calcio

Telecronaca piatta. Gratica un po’ gelida, cosa che toglie credibilità alle azioni di gioco

6.5

Concludendo, questo titolo riesce nell’intento: è un gioco sul calcio originale, che ha qualcosa di nuovo rispetto agli altri. A un gameplay scontato, unisce un’impressionante variazione di modalità. Peccato per la grafica che lascia un po’ perplessi.

Dedicato a chi fa del calcio la sua religione!!

Voto Recensione di David Beckham Soccer - Recensione


6.5