Recensione

Dark Angel

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a cura di Matty

Un Angelo OscuroDa qualche tempo a questa parte anche sulle TV di tutti gli italiani viene mandata in onda una serie televisiva made in U.S.A. che vede come protagonista la bella e affascinante Jessica Alba, nel ruolo di Max, e che si intitola Dark Angel.Se in territorio statunitense il telefilm non ha lasciato il segno, la medesima cosa non si può affermare riguardo alla situazione in Italia, ove sono già parecchi gli accaniti fan di Jessica.Ma, si sa, quando tutto comincia a filare per il verso giusto non ci si accontenta mai: arriva dunque l’ora del videogioco ispirato al controparte cinematografica.James Cameron (produttore del film) tenta così di arrotondare lo stipendio con l’ausilio del mondo videoludico. Ci riuscirà?

La storia (ma “Max” non era un nome da uomo?)Anno 2009. Gli Stati Uniti vengono colpiti da quella che è chiamata “pulsazione”, un’onda d’urto di carattere elettromagnetico ad opera di terroristi. Dieci anni dopo, gli U.S.A. sono un Paese del Terzo Mondo.Ragazzi, benvenuti in quel di Seattle, il mondo di Max.Max è ciò che gli scienziati definiscono “prototipo umano geneticamente modificato, creato per essere il soldato perfetto”. In parole povere (nonché più consone a noi comuni mortali), si tratta di una macchina da guerra.Manticore. Questo era il nome del luogo in cui Max e le sue sorelle vennero addestrate ad uccidere, luogo dal quale la nostra eroina e undici sue consanguinee riuscirono a scappare. Poterono cominciare così a vivere un concetto che era a loro ancora estraneo, completamente astratto: la libertà, la propria umanità. E’ proprio alla ricerca di quest’ultimo fattore che Max ha trascorso gran parte della sua vita, stanca di essere diversa e non capita da chi le stava attorno.Dopo aver distrutto Manticore, la ragazza, alleatasi con Logan Cale (un cibergiornalista), è ora impegnata a sventare il pericolo proveniente dalla Corporazione –I- , una spietata associazione anch’essa alla ricerca del soldato perfetto. Jessica Alba, visti i suoi notevoli “attributi” bellici, è uno degli obiettivi primari di questa Corporazione, che rappresenta una gravissima minaccia per l’umanità.

Intro, packaging e presentazioneLe prime impressioni, guardando la copertina del gioco, paiono decisamente positive: a darci il benvenuto nel mondo di Dark Angel è la bella Jessica, che dimostra tutte le sue abilità anche e soprattutto nel filmato iniziale, dove senza paura sferra pugni e calci a tutto e tutti.I menù sono realizzati davvero egregiamente, in modo dinamico, e sfoggiano un look veramente futuristico e accattivante quanto basta.

Si gioca!L’interfaccia di gioco presenta alcune funzionalità di primaria importanza ai fini della riuscita della missione: vi sono infatti svariati indicatori su schermo che misurano l’energia di Max e quella dell’avversario, oppure ancora che segnalano le trasmissioni di Logan o il livello di Rabbia e di Pericolo. Su questi ultimi due valori è doveroso fare un po’ di chiarezza: Max entra in modalità Rabbia (Rage) in seguito a particolari combinazioni di colpi assestati e, altresì, subiti; la barra del Pericolo è invece fondamentale perché aiuta la ragazza a comportarsi nel modo più adeguato, dato che cambia colore a seconda della distanza dei nemici e del loro stato di allerta nei confronti di Max. Questi ha a sua disposizione, come già accennato, diverse mosse per atterrare i nemici e cavarsela in ogni situazione. Da citare gli attacchi rovesciati, i calci di rimbalzo, le giravolte ed i salti laterali, oltre naturalmente agli attacchi basilari (pugno, calcio e presa).Non preoccupatevi, non sarà necessario aver frequentato un corso di karate: il metodo di controllo è stato studiato in una maniera assolutamente perfetta, cosicché non diventi mai troppo impegnativo (e frustrante) uscire a testa alta dalle risse.Il joypad Microsoft è sempre all’altezza della situazione ed imparare a controllare la situazione sarà piuttosto immediato.Purtroppo, quello che è un ottimo sistema di controllo è solamente una delle pochissime cose ben riuscite per quanto concerne il comparto giocabilità, se non l’unica.La forte componente azionistica che contraddistingue Dark Angel finisce per essere il vero punto debole del prodotto. Nel corso delle missioni (in totale più di venti) vi troverete dinnanzi a situazioni praticamente sempre uguali l’una all’altra: non farete altro che tirare un pugno, un calcio, raccogliere una keycard ed aprire la porta corrispondente. L’unica variante al tema è rappresentata dai rari e sporadici livelli in stile stealth, in cui dovrete evitare di farvi beccare dalle guardie. Ciò sarebbe divertente, non fosse altro che i nemici (un po’ come in tutti i film, d’altronde, no?) hanno un’Intelligenza Artificiale a dir poco ridicola. Anzi, personalmente la chiamerei “Stupidità Artificiale”. Essa si verifica anche nelle più comuni missioni “spacca tutto”, visto che i vostri antagonisti vi attaccheranno senza un minimo di tattica, e spesso vi si pareranno davanti in sette-otto.Altro macroscopico difetto è, a mio parere, l’interattività pressoché nulla con gli elementi che fungono da sfondo agli scenari: per dirne una, vi basti sapere che non si può nemmeno saltare sulle piattaforme rialzate; solo qualche volta vi potrà capitare di distruggere. Non so perché, ma questo mi ricorda molto i classici picchia-picchia anni ’80, quando il 3D non esisteva ancora, e ci si accontentava di un comparto tecnico che, paragonato a quello che si vede ai giorni nostri, proprio un granchè non era.

Tecnicamente parlandoPassando al reparto tecnico, continuano – ahimè – le note dolenti. La potenza di Xbox (che, c’è poco da dire, è assolutamente notevole) non è stata sfruttata per nulla. La grafica della release verdecrociata risulta praticamente identica a quella vista su PlayStation 2, che era già di per sé molto deludente. Le texture sono poco definite, ma ad impressionare negativamente è il bassissimo livello globale di dettaglio: l’engine muove una ristrettissima quantità di poligoni e i personaggi sono mal caratterizzati. Scarsissimi anche i giochi di luce (mi domando anche perché li ho chiamati così: di certo non siamo davanti a sua maestà Sprinter Cell). Il tutto è privo di quelle che i videogiocatori amano appellare “chicche grafiche”; non si notano effetti particellari, o di trasparenza, o quant’altro sia degno di una console di nuova generazione. Si salva solamente l’implementazione dell’Antialiasing, che è di sicuro cosa gradita, pur non bastando a salvare il settore grafico.Buono, invece, il sonoro. Le voci sono quelle del film (purtroppo in inglese, almeno stando alla versione da me testata) e anche il comparto musicale è ben curato, facendo il proprio dovere in qualsiasi circostanza.

In una melodia stonata…… c’è anche qualche nota intonata. La versione Xbox offre in più, rispetto a quella Ps2, dei gradevoli extra, che comprendono una galleria fotografica di Max e delle interviste esclusive (in inglese). Certo, non si tratta di un’aggiunta che vale il prezzo del gioco (pur sempre di 60 euro si tratta), anzi, ma è comunque giusto sottolineare che la release per la console Microsoft ha qualcosa in più in confronto a quella presente sulla piattaforma Sony.

– E’ Jessica;

– Immediato;

– Doppiaggio degno di nota.

– Tecnicamente deludente;

– Ripetitivo;

– Noioso;

– AI scarsa;

– Scarsissima interattività con gli scenari.

4.8

L’idea era degna di nota e sicuramente apprezzabile: Jessica Alba (aka Max) pronta a sfondare nelll’affollato mondo videoludico, decisa a lasciarvi il segno così come in quello cinematografico; la realizzazione, al contrario, è semplicemente pessima.

Non so definirla un’operazione commerciale di Mr. Cameron, ma certo è che si tratta di una grossa perdita d’immagine per la povera Jessica, che sul palcoscenico mostra sempre tutta la sua bravura (non è una caso che Dark Angel sia uno dei telefilm più seguiti nel Bel Paese). C’è poco da fare, i ragazzi di Free Radical hanno miseramente perso la loro scommessa: Miss Alba non darà mai del filo da torcere alla signorina Croft.

Una realizzazione tecnica decisamente insufficiente (unita ad una giocabilità che davvero non si regge in piedi e che, di conseguenza, influenza negativamente la giocabilità) non può far altro che penalizzare pesantemente la valutazione finale di questo Dark Angel, creazione videoludica che ho trovato molto ripetitiva e noiosa. Mi dispiace, ma siamo davanti ad un prodotto che in alcuni frangenti sembra addirittura una beta. Ascoltate il mio consiglio: tornate a gustarvi le avventure di Jessica Alba alla TV, ricaverete molte più soddisfazioni rispetto a quelle che vi sarebbero date da una partita al videogioco dedicato.

Voto Recensione di Dark Angel - Recensione


4.8