Recensione

Cthulhu Saves the World

Avatar

a cura di ghigghi

Cthulhu Saves the World, che ricordiamo essere disponibile anche per device Android, può essere scaricato da App Store al prezzo di 1,59 euro nelle versioni per iPhone e iPad e richiede circa 240 MB di spazio libero per l’installazione. La nostra prova è stata effettuata con un iPad di terza generazione e non abbiamo mai riscontrato i problemi di freeze e i crash riscontrati da alcuni possessori di iPad e iPhone 3GS.  
Zeboyd Games ci ha ormai preso gusto a sfornare RPG in stile 16 bit e a giudicare dal successo riscosso su PC e Xbox 360 ci ha visto giusto. Il team californiano formatosi nel 2009 ha infatti suscitato più di un clamore due anni fa all’uscita di Breath of Death VII: The Beginning e soprattutto di Cthulhu Saves the World, due adorabili e imperdibili giochi di ruolo per i più nostalgici che hanno raccolto parecchi consensi di critica e pubblico. A Cthulhu Saves the World è toccato addirittura l’onore di una riedizione dal titolo impronunciabile con nuovi contenuti e nuove modalità di gioco, senza dimenticare che il Zeboyd Games Combo Pack formato da questi due GdR ha venduto su Steam oltre 100.000 copie in quattro mesi.  
Lovecraft in versione touch
Erano insomma molti a chiedere a gran voce lo sbarco di Cthulhu Saves the World  su dispositivi mobile e Zeboyd Games non si è certo tirata indietro, affidando i lavori del porting su iOS e Android a quella Tinkerhouse Games già conosciuta per War Room e per The Airhornsman. Il risultato lo potete trovare su AppStore o Google Play a 1,59 euro e nel nostro caso abbiamo scaricato la versione per iPad aggiornata a fine giugno. Diciamo subito che tutti i contenuti delle ultime versioni per Xbox 360 e PC sono stati inseriti anche in questo porting per iOS, compresi quindi i livelli di difficoltà, l’Highlander Mode, lo Score Attack Mode e l’Overkill Mode che vedremo in seguito. Per chi ancora non conoscesse nulla del gioco Cthulhu Saves the World è un classico JRPG dei tempi che furono con grafica pixellosa, combattimenti random a turni e la classica alternanza di villaggi, dungeon e mappe del mondo di gioco da esplorare. Se però la struttura è appunto molto classica e forse anche un po’ prevedibile, Cthulhu Saves the World dimostra di avere una forte personalità fin dall’inizio della vicenda grazie a una trama a dir poco strampalata. Nei panni del mitologico mostro lovecraftiano improvvisamente risorto, vorremmo tanto conquistare il mondo, ma a causa di un incantesimo perdiamo tutti i nostri poteri e l’unico modo per riacquistarli è fare i bravi per un po’ salvando innocenti, uccidendo i cattivi e facendo trionfare il bene ovunque possiamo. Una trovata a dir poco geniale che ci catapulta nei panni di un “eroe per forza” sarcastico, cinico, svogliato e per nulla interessato a diventare un paladino della giustizia se non fosse per la prospettiva di riacquistare tutti i suoi poteri maligni.
Attacchi per tutti i gusti
Alcuni dialoghi fanno davvero sbellicare e anche i compagni che troveremo nel corso dell’avventura e che andranno a formare il nostro party non hanno tutte le rotelle a posto, a dimostrazione di un concept di gioco lontano mille miglia dal classico sfondo fantasy e più vicino a un politicamente scorretto di grande presa. Il gameplay non potrebbe essere più tradizionale e consiste infatti nell’esplorare dungeon, combattere, trovare scrigni, acquistare e vendere oggetti nei villaggi e nel risolvere quest. Su questo versante si sente la mancanza di trovate interessanti come per il comparto narrativo, ma il combat-system funziona egregiamente proponendo i classici menù a la Final Fantasy per scegliere tra attacco normale, magico, tattico o combinato, protezione o utilizzo delle eventuali pozioni. La cosa bella degli scontri con i nemici, che seppur casuali non diventano mai eccessivi come frequenza, è che si è quasi spinti a terminarli il prima possibile pena una forza dei nemici che aumenta con il passare dei turni. Ne deriva da un lato un senso di urgenza che accresce non poco la “tensione” di gioco, ma dall’altro questa impostazione si ripercuote sulla difficoltà media, piuttosto elevata per i meno avvezzi al genere e in parte mitigata dalla possibilità di salvare in qualsiasi momento (combattimenti a parte). Al passaggio di livello si può scegliere tra due opzioni proposte dal gioco per aumentare una determinata statistica, acquisire nuovi attacchi o altre possibilità ancora. Un sistema forse un po’ troppo semplificato per chi è abituato a gestire ogni minimo aspetto del proprio alter ego, ma in un tale contesto il tutto funziona a meraviglia e si ha sempre comunque la sensazione di costruire un personaggio più o meno votato a certe abilità e certi approcci. 
Quando il tocco tradisce
La longevità si attesta tra le sei e le otto ore e dobbiamo ammettere che non abbiamo mai incontrato passaggi noiosi, frustranti o riempitivi. Anche in questo caso gli appassionati del genere potrebbero recriminare sulle poche ore di gioco disponibili, ma la presenza delle già citate modalità aggiuntive, di cui una particolarmente difficile, si ripercuote positivamente sulla longevità e non è detto che Tinkerhouse Games non aggiunga ulteriore sorprese con un prossimo aggiornamento. Tutto bene quindi? Non proprio. Cthulhu Saves the World, oltre a difettare un po’ in profondità e a rifarsi senza grandi invenzioni a un’era ruolisitca molto lontana, ha sofferto di un porting touch piuttosto problematico. Gli sviluppatori hanno infatti preferito un sistema di controllo affidato allo sliding del dito sul display e non a un ben più comodo e pratico D-Pad. La conseguenza è che muovere il nostro party in questo modo è davvero scomodo, soprattutto quando abbiamo di fronte eventuali ostacoli o ci blocchiamo all’improvviso senza alcun motivo. Non che il gioco sia un platform o richieda spostamenti precisi e millimetrici, ma dopo un po’ ci si può anche innervosire e se non altro pare che nel prossimo update sarà inserito proprio un D-Pad come alternativa allo sliding. Inoltre, avendo portato su dispositivi mobili quasi la stessa interfaccia delle versioni per PC e Xbox 360, si ha a che fare con molti menù di piccole dimensioni e, se ciò non rappresenta un problema sul display dell’iPad, lo diventa (e parecchio) su un iPhone. La giocabilità ne risente non poco ed è un vero peccato perchè per il resto Cthulhu Saves the World è un titolo davvero divertente, ricco di modalità e con un look vintage-nostalgico che non mancherà di fare breccia nel cuore di molti.     

– Trama e personaggi orginali

– Ottimo sistema di combattimento

– I nostalgici dei 16 bit lo adoreranno

– Sistema di controllo scomodo e impreciso

– La struttura ruolistica è un po’ annacquata

– Interfaccia scomoda su iPhone e iPod Touch

7.5

Davvero un bel JRPG d’altri tempi Cthulhu Saves the World e questo già si sapeva grazie alle prevedenti versioni per PC e Xbox 360. L’approdo su iPhone e iPad ha mantenuto intatti i contenuti di gioco confermando la bontà del combat-system e l’originalità di trama e personaggi, ma il touch non è stato implementato nel giusto modo e anche l’interfaccia risente troppo della versione originale, poco adatta a schermi di piccole dimensioni (su iPad è tutta un’altra storia). Controlli a parte però, l’acquisto è consigliato a tutti i nostalgici dei vecchi giochi di ruolo nipponici e a breve dovrebbe essere pronto l’aggiornamento con il tanto agognato D-Pad.

Voto Recensione di Cthulhu Saves the World - Recensione


7.5