Recensione

Crash of the Titans

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a cura di OrsoR@ro

Il nostro piccolo Crash , come tutti sappiamo, nasce come portabandiera Sony che, stanca dell’oramai indiscussa posizione assunta da Nintendo nel settore dei platform grazie a “Super Mario”, decide di creare un nuovo personaggio che possa in qualche modo contrastare il suo diretto rivale. Da sempre però questa missione non è riuscita al nostro bandiccot, anche se tra voci contrastanti ha riscosso un notevole successo.

L’era Crash inizia nel 1996 sotto la supervisione di Naughty Dog che porta alla creazione di quattro episodi della serie, tra cui un Racing game. A parere dei più, è il periodo più bello di tutta la serie. In seguito la Sony perde la sua esclusiva e nel secondo periodo sotto Vivarious Vision, Crash approda anche sulle altre console, sia quella di Microsoft, sia sulle console Nintendo, allora Gamecube e Game boy advance, per apparire anche nel 2003 sull N-gage. Dal 2005 in poi, fino ai giorni nostri è Radical Entertainment ad assumere il comando, ed è a questa che dobbiamo Crash of Titans per Nintendo Wii precisando che non si tratta di un’esclusiva; il gioco vedrà infatti luce anche su Nintendo Ds, PS2, Xbox 360 e PSP.

Il solito Cortex…La trama appare, a dir il vero, un po’ scialba e scontata. Neo Cortex, venuto in possesso di una sostanza chiamata “Mojo” ha trasformato gli abitanti del villaggio in esseri mostruosi a lui fedeli, ha rapito la sorella di Crash e come al solito tocca a noi lo sporco lavoro di salvare la situazione. Originale vero?

A parte ciò un piccolo elemento di diversità rispetto al passato è rappresentato dal fatto che, ad un certo punto del gioco Uka Uka, fratello malvagio del nostro Aku Aku, decide di rimpiazzare il Dr. Cortex, sostituendolo con la – di lui – nipotina Nina. Nel nostro cammino non saremo soli. Basterà completare il primo livello per liberare Aku Aku ed assumere così un nuovo potere, che tra le altre cose, rappresenta la vera novità del gioco. Stordendo i nemici in combattimento, riusciremo a controllarli, assumendo in tutto e per tutto i loro poteri. Riuscirà il nostro eroe a far breccia nei cuori dei videogiocatori, riportando il gioco ai fasti degli anni 90? Beh! Lo scopriremo nella prossima puntata. Scherzo, continuate semplicemente a leggere.

Arrivano i TitaniCrash bandicoot sin dalla sua prima apparizione è stato principalmente un platform. Questo nuovo episodio rimane tale, gli elementi del genere piattaforma ci sono tutti, con l’introduzione di qualche piccola novità che non guasta mai. I controlli sono pertanto molto semplici ma allo stesso tempo abbastanza efficaci e precisi. Lo stick analogico come solitamente accade serve a muovere il personaggio in tutta libertà, la velocità dei movimenti in tal senso è molto buona. L’attacco del nostro marsupiale antropomorfo avverrà con il pulsante B, e se premuto in sequenza darà vita automaticamente ad una serie di combo; tutti colpi con le mani, perché i calci verranno sferrati con il pulsante Z del nunchuck. Il personaggio che troviamo all’inizio della nostra avventura, ha poche mosse a disposizione. Solo queste appena elencate, ossia calci e pugni.

A primo avviso potrebbe sembrare tutto cosi noioso, così privo di vivacità; ma non lo è. Con l’avanzare nel gioco apprenderemo nuove mosse speciali, impareremo anzitutto a saltare, eseguire salti doppi, ed usare – quando siamo in aria – il wiimote, sventolandolo come se fosse un’elica per aiutare il nostro eroe a planare sulle varie piattaforme. Ancora a tutto ciò si aggiungono combo particolari, ad esempio premendo il pulsante B e facendo rotare il pad wii durante un attacco, il piccolo crash inizierò a ruotare su se stesso, provocando un tornado di piccole dimensioni; attenti solo a non farlo durare per troppo tempo perché le controindicazioni sono: forti stordimenti e incapacità di movimento per qualche secondo. Combo di questo tipo le si possono effettuare anche con i calci, premendo il pulsante Z e facendo il medesimo movimento con il wiimote Crash inizierà a girare le gambe, quasi come un balletto Hip-hop (del resto l’abbigliamento è quello giusto, pantaloncini a tre quarti e scarpe da ginnastica). Le qualità di Crash non terminano qui, questa volta sarà pure in grado di correre su per i muri. Insomma nonostante gli undici anni suonati, è ancora arzillo come prima.

Le mosse a nostra disposizione, per fortuna non terminano qui. Questo nuovo episodio – come annunciato in precedenza – prevede anche la possibilità di utilizzare i Titani nemici. Basta infatti superare il primo livello per poter apprendere una nuova straordinaria tecnica che ci porteremo dietro per tutto il gioco. Una volta storditi, basterà avvicinarsi a questi, premere in giù il D-pad e vedere il nostro Aku Aku impossessarsi dei rivali che indosseranno forzatamente la maschera. Così come accade nel celebre film “the Mask”, il mostro si trasformerà e sarà pronto a combattere per noi. La ricca serie di mosse a disposizione varia da mostro a mostro, o meglio dire da Titano a Titano. Questi sono molto potenti e dotati di poteri straordinari. In alcuni punti del gioco avremo per forza bisogno del loro aiuto, ad esempio per aprirci un varco in un muro, o ridurre in brandelli un grosso masso che si para sulla nostra via. O ancora potremo aver bisogno di loro per puntare a grandi distanze vari pulsanti, che una volta premuti, ci apriranno porte o faranno apparire ponti per poter accedere all’area di gioco successiva, Accanto a questi mostri ve ne sono alcuni di più piccola taglia sparsi per il livello. Questi, a modesto parere di chi scrive, sono facilmente eliminabili e non daranno mai vita a uno scontro serio; dovremo solo preoccuparci dei più grandi insomma. Questo non vorrà dire che potremo anche scansarli e proseguire per la nostra strada, occorrerà comunque farli fuori perché ad ogni uccisione verranno emessi dei diamanti “mojo” che sarà nostra cura raccogliere per vederci assegnato a fine livello un buon punteggio, che stavolta non sarà fine a se stesso, ma servirà a sbloccare vari bonus di cui parleremo a breve. A proposito di questi diamanti, potremmo raccoglierli ovviamente passandoci sopra ma non sarà l’unico metodo. Puntando il nostro wiimote sullo schermo di gioco, potremo anche mirare queste gemme in lontananza, e scorrendo su di esse il cursore verranno automaticamente raccolte; tutto ciò non vi ricorda nulla? A me si, in qualche video apparso di recente, una tecnica simile viene usata in Super Mario Galaxy, prossima uscita Nintendo. A proposito del nostro cursore c’è da aggiungere una particolarità. Durante le scene animate che narrano la vicenda del gioco, premendo il pulsante A, esso si trasformerà in vari e buffi oggetti. Parrucca, occhiali, cappelli ed altre stramberie che potremmo sovrapporre a tutti i personaggi, proprio come accade nel canale immagini Wii quando decidiamo di impastocchiare una nostra foto. Capiterà cosi di poter apporre al cattivo di turno una grossa bocca carnosa da donna o meglio ancora una benda da pirati, tutte cose però del tutto inutili ai fini del gioco.

Ai tratti di puro platform si alternano delle folli corse su una tribale tavola da snowboard. Possiamo decidere di utilizzarla in qualsiasi momento del gioco, basta saltare (pulsante A) e premere C. Naturalmente non sempre servirà questo mezzo di locomozione, anzi nei casi in cui ci sarà chiesto di saltare da una piattaforma all’altra sarà bene non utilizzarla. Altre volte invece si attiverà in automatico, segno che quella zona ci conviene percorrerla sulla tavola. Il controllo del mezzo è piuttosto divertente e ben riuscito. Buono il senso di velocità, peccato solo manchino dei trick che avrebbero sicuramente ravvivato le nostre pazze corse, ma del resto è un platform non un gioco sportivo.

Altri extra sono accumulabili alla fine di ogni porzione di gioco. Tanti più punti ci verranno assegnati, tanti più segreti sbloccheremo. Pincipalmente sono tre le cose da tenere presente: numero di nemici eliminati, numero di “spybots” distrutte e numero di mojo ottenuti. Attraverso un alto punteggio riusciremo a sbloccare varie opzioni bonus: ad esempio guardare il replay della nostra performance, osservare la scheda del Titano presente in quel livello o guardare dei favolosi art work relativi a quella frazione di gioco. Grazie a questi elementi da sbloccare, verrà assicurata una longevità maggiore, dato che il nostro scopo sarà anche quello di accumulare più punti. Tutto ciò però potrebbe non bastare, 18 livelli di gioco sono davvero pochini, e possono essere superati in pochi pomeriggi.

Grafica & SonoroGraficamente parlando “Crash of Titans” è accettabile, pulito e semplice, vivace e colorato, ma tutto ciò può sempre bastare? Il titolo vedrà luce anche su ps2 e indovinate un po’?Si avete capito, ancora una volta la grafica sarà identica per le due console. Anche questa volta è il caso di sorvolare sull’impatto grafico: lo stile cartoon si addice al titolo e al genere, e il gioco non vuol tendere di certo al realismo. Il level design è buono, soprattutto quello dei primi schemi di gioco. Profonde foreste, alberi, liane fanno da cornice ai primi passi del nostro personaggio per arrivare poi ad ampie aree vulcaniche, o ancora in castelli lugubri con tranelli ad attenderci. La caratterizzazione dei personaggi minori è scarsa, tutt’altro invece per i mostruosi Titani che appaiono ben disegnati e particolareggiati. Qualche lieve carenza è data dalla telecamera virtuale che sarà fissa dietro il protagonista senza possibilità di muoverla a nostro piacimento.Per il comparto sonoro lodevole soprattutto la completa localizzazione del titolo in Italiano. Dialoghi vivaci e divertenti nelle cut scene, con l’aggiunta di qualche battuta durante il gioco mentre si è in combattimento con i nemici. Nota positiva la voce del Dr. Cortex, impersonata dal mago Forest. Buona la sincronizzazione e l’entusiasmo che i personaggi promanano nel proferir parola. Nulla di rilevante per le musiche di sottofondo che accompagnano la nostra avventura.

– Semplice ed immediato

– Completamente localizzato in Italiano

– Buona giocabilità

– Trama banale

– Solo 18 livelli

7.0

Crash of Titans dividerà sicuramente gli appassionati di videogames. Semplicità è la parola giusta per racchiudere quello che il gioco esprime. Godibile, a tratti troppo semplice e lineare. Manca qualcosa: sicuramente una profondità maggiore. Peccato per la longevità, troppo corto per giustificare il prezzo pieno, ma l’acquisto potrebbe essere consigliato ad un prezzo budget. Piacerà sicuramente a un pubblico di giovane età e anche agli appassionati della saga. In attesa di un prossimo platform – e sappiamo che “Super Mario Galaxy “ è alle porte – potrebbe pizzicarci l’idea, non a torto, di giocarlo. Concludendo dunque, un buon gioco, divertente nella sua immediatezza ma in una metaforica battuta:

“sorry Crash, our princess is in another castle!”

Voto Recensione di Crash of the Titans - Recensione


7