Recensione

Crackdown

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a cura di Benenath

Crackdown è il primo titolo del neonato studio Real Time Worlds, composto da alcuni sviluppatori di rilevante importanza come il papà di un certo GTA. Ambientato in una città che con il suo nome spartisce veramente poco (infatti si chiama Pacific City, ma è afflitta da diversi problemi sia interni che gerarchici) vestiremo i panni di un agente dell’Agenzia, società nata per debellare la feccia ormai dilagante nei vari quartieri controllati da diverse bande, tra cui citiamo, ad esempio, quelle latine dei Los Muertos, le russe dei Volk e una grande organizzazione denominata Shai-Gan. Ognuna di queste è specializzata in crimini diversi. I latini sono noti per piccoli furti e organizzazione di gare clandestine, i russi sono famosi per il loro importo illegale di armi e si sono impossessati del mercato del petrolio della città, per ultimi, gli Shai-Gan sono nettamente i più potenti e pericolosi, essendo dedicati alla conduzione di esperimenti volti a studi genetici davvero poco umani. Compito vostro sarà quindi, mettervi nei panni di un agente dell’Agenzia e distruggere, una ad una, tutte queste organizzazioni.

Punk, Nero, Asiatico… e chi più ne ha più ne metta!Una volta inserito il disco e lanciato il gioco, vi troverete a scegliere l’etnia del vostro alter-ego. Etnia che potrete selezionare anche quando verrete uccisi grazie alle particolari tecnologie dell’Agenzia. A questo punto potete selezionare il vostro mezzo di trasporto tra fuoriserie, fuoristrada o un comune TIR e uscirete da uno dei tanti tunnel di estrazione dell’Agenzia per ritrovarvi subito catapultati nel mezzo dell’azione. Sicuramente guardando l’HUD giocatore capirete che non è per niente il classico GTA-clone che siamo abituati ormai a vedere da anni. Il vostro agente disporrà di differenti localizzazioni da potenziare per diventare sempre più forte e invincibile, e rendere i criminali dei nemici assolutamente non temibili. Potrete potenziare cinque diverse abilità, forza, guida, utilizzo delle armi, esplosioni e agilità. Aumentando la prima diverrete sempre più forti e riuscirete ad alzare interi camion da tirare ai vostri malcapitati nemici, da notare la cura dedicata alla realizzazione del personaggio che, aumentando la forza, presenterà anche dei muscoli sempre più possenti. Passando alla guida, migliorandola avrete più precisione e abilità nel controllo dei mezzi, compresa una trasformazione degli stessi che li rende assolutamente temibili e diversi dal loro stato originario. Per quanto riguarda l’utilizzo delle armi, aumentando di livello avremo un artiglieria sempre più ricca e devastante, sia nella potenza di fuoco sia nella differenziazione (passerete ad esempio da Mitra a Bazooka). Poco per volta sarete in grado di provocare delle esplosioni veramente devastanti e anche la vostra agilità potrà essere incrementata tanto che i salti diverranno incredibilmente alti, fino a ritrovarvi a balzare alla “Spiderman” da tetto a tetto. A questo punto vi starete chiedendo come funziona il sistema di gestione delle abilità. In modo piuttosto semplice! Ogni caratteristica avrà un sistema di skills che aumenterà man mano che ne farete uso (mettiamo ad esempio che uccidete un criminale prima investendolo e poi con una raffica di proiettili, aumenteranno sia le skills guida che armi). Una volta che le skills raggiungono il limite massimo, verrà attribuito un valore al numero che avrete raggiunto, una volta che questo numero arriva o supera il 100, la vostra abilità aumenterà di un grado, con una spettacolare esplosione di energia del personaggio che devasta tutto ciò che ha intorno.Una piccola premessa, se pensate di uccidere i passanti tanto per divertirvi ponderate bene che nel caso lo facciate perderete le skills guadagnate (non il livello comunque), questo perché siete poliziotti e dovrete comportarvi come tali.In definitiva è proprio il sistema di abilità a rendere Crackdown più profondo e diverso da qualsiasi GTA-clone del caso e soprattutto a non renderlo tale. La curiosità di voler scoprire cosa diventa il vostro personaggio una volta raggiunto un nuovo livello è fortissima, come per i bei giochi di una volta, la semplicità è la forza di questo titolo. Guardiamo ad esempio come sono impostate le missioni, o meglio di queste non ce ne sono, ci sarà solo una voce fuori campo che vi darà sempre indicazioni circa la presenza o meno delle bande che dovrete eliminare dalla città. Crackdown, infatti, non ha l’obiettivo di seguire la trama come farebbe un Metal Gear Solid, non ha l’obiettivo di emozionare come farebbe uno Zelda, l’unico obiettivo che si pone è quello di divertire il giocatore, di assuefarlo e tenerlo incollato davanti allo schermo per ore ed ore. Il vostro unico obiettivo sarà di liberare la città dalla feccia criminale e sarete davvero liberi nel scegliere come fare. Potrete fare irruzione nei quartieri generali di una delle tre bande, mirando direttamente al capo, ucciderlo e lasciare i suoi seguaci alla disperazione e disorganizzazione, cosa che porterà inevitabilmente alla sparizione della compagnia.Altrimenti potrete scegliere di eliminare prima i volti di minor rilevanza della banda, in modo da lasciare con poche difese il capo, oppure semplicemente uccidere tutti uno ad uno. Insomma, sarete veramente liberi, niente missioni lineari, niente percorsi preimpostati, deciderete voi come liberare la città.

Una città tutta da esplorare…pardon…saltareLa particolarità di Pacific City e nel suo sviluppo sta nel fatto che dopotutto non è cosi vasta come ad esempio, Saint’s Row. In compenso c’è una particolare cura per ogni grattacielo presente nella città. Ognuno di questi, infatti, è studiato per offrire al giocatore la possibilità di arrampicarsi e salire sul tetto da dove potrete ammirare lo spettacolo visivo offerto dal videogioco di Real Time Worlds. Il lavoro di profondità visiva è assolutamente eccezionale. Il colpo d’occhio che viene dato è stupendo, non per un eventuale foto-realismo, ma per il numero incredibile di oggetti che viene mosso e visualizzato contemporaneamente su schermo e senza nessuna difficoltà o tentennamento dal motore grafico. Lo stile della grafica è merito del particolare Toon Shading (che vedremo in azione anche in Blue Dragon) che rende l’ambientazione “fumettosa e cartoonesca”. Il Toon Shading viene usato bene in questo titolo mostrando una cura elevata per l’ambiente e i vari abitanti che soffrono tuttavia di alcuni doppioni. Inoltre, troviamo effetti di illuminazione di nuova generazione, come l’HDR e una città piena di colori che ricorda quelle dei fumetti dei supereroi Marvel.Dal punto di vista dell’audio, siamo di fronte ad un doppiaggio senza sbavature e un lavoro che possiamo definire buono. Gli effetti in generale sono eccellenti, specie quelli delle esplosioni, e non ci sono sbavature di particolare rilievo.Per quanto riguarda il gameplay, dopo aver già parlato delle abilità, possiamo dire che è piuttosto comodo e immediato. La barra vita ricorda molto quella di Halo, dato che sarà presente uno scudo che dopo una serie di colpi svanirà, per poi ricaricarsi dopo un po’ se non si viene colpiti. È possibile, inoltre, bloccare la visuale su un nemico premendo il tasto LT e scegliere persino la parte del corpo (o del mezzo, dipende cosa mirate) da colpire, naturalmente a seconda di cosa sceglierete ci impiegherete più tempo per quelle più difficili come la testa. Il gioco è mosso dal motore Havok, e questo si comporta piuttosto egregiamente. I corpi reagiscono bene alle raffiche di colpi o altre devastazioni a cui saranno sottoposti, così come la maggior parte degli oggetti presenti nello scenario. Potrete ad esempio distruggere intere fermate dell’autobus, o barricate formate dai nemici. Le animazioni sono nella norma, niente di eccezionale comunque e l’IA generale si attesta su livelli discreti. Ad esempio, la gente non tornerà facilmente in zone soggette precedentemente a scontri a fuoco, e i nemici non si comporteranno mai in modo stupido, anzi, faranno di tutto per tentare di uccidervi in vari modi (ad esempio se finiscono le munizioni cominceranno a tirarvi tutti gli oggetti che avranno a disposizione) e adotteranno molte volte tattiche intelligenti, come fare scoppiare un barile esplosivo che si trova accanto a voi. Inoltre, non possiamo mancare di citare la stupenda modalità cooperativa che vi permetterà di giocare in qualunque momento con un amico. Sarete liberi di vagare per la città insieme o ognuno per i conti propri, infiltrarvi nei quartieri generali delle bande e cosi via.Una modalità ben realizzata, che aumenterà sicuramente il divertimento e non soffre di particolari problemi di Lag (rallentamenti), questo dipende naturalmente dalla velocità delle connessioni.

– Divertente e Immediato

– Libertà totale

– Graficamente buono

– Cooperativa Live stupenda

– Sistema di abilità innovativo e ben fatto

– Beta di Halo 3

– Nessuna trama (ma è davvero un difetto?)

– Una volta liberata la città non avrete molto da fare

– Qualche imperfezione grafica

8.4

In conclusione, siamo rimasti più che soddisfatti da Crackdown. Un titolo unico, originale e ben realizzato. Minato forse da alcuni piccoli difetti grafici e da una voce fuori campo un po’ noiosa, resta comunque un ottimo titolo che non deve mancare a nessun possessore di Xbox 360. Ricordiamo, infine, che il gioco conterrà al suo interno la beta di Halo 3. Che aspettate? Correte al negozio a prenotarlo!

Voto Recensione di Crackdown - Recensione


8.4