Anteprima

Counter-Strike: Global Offensive

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a cura di Ctekcop

È il 1999: Counter-Strike, mod per il primo Half-Life, diventa uno dei titoli più giocati online a livello globale, al punto da uscire in versione retail l’anno successivo. Successivamente il franchise ha visto nuovi remake e iterazioni come la conversione per la prima Xbox di Counter-Strike: Condition Zero, Counter-Strike Source e Counter-Strike Online destinato al solo mercato asiatico. 

Adesso è giunta l’ora di un nuovo episodio: Counter-Strike Global Offensive. Originariamente nato come adattamento per la sola 360 è successivamente sfociato in un vero e proprio progetto multipiattaforma completamente nuovo. L’idea era addirittura quella di inserire il multiplayer online cross-platform tra PS3, PC e MAC ma purtroppo a fronte di problemi tecnici, leggasi sbilanciamento in favore dei PCisti e sopratutto l’impossibilità di aggioranre frequentemente il gioco su console, l’intrigante e ambiziosa idea è stata accantonata. Da segnalare come la versione per PlayStation 3 dovrebbe comunque supportare sia il joypad sia il Move ma anche mouse e tastiera, stando almeno alle attuali intenzioni degli sviluppatori. In questo caso Valve è coadiuvata da Hidden Path Enterteinment, nota per aver già collaborato con il team di Newell oltre che per aver sfornato l’ottimo Defense Grid.
Abbiamo avuto quindi la possibilità di provare la Beta che Valve sta iniziando a distribuire con estrema calma su Steam dopo una primissima fase ancor più elitaria limitata esclusivamente a tester e giocatori professionisti.
Terroristi a non finire
Per chi avesse poca dimestichezza con la serie, o non ne abbia mai sentito parlare, in Global Offensive viene riproposta l’eterna diatriba tra terroristi e forze anti-terrorismo.
Allo stato attuale in cui versa questa Beta, peraltro recentemente aggiornata ed espansa nei contenuti, ci è stato possibile provare diverse modalità: la prima è quella per così dire classica dove lo scopo è salvare gli ostaggi dalle grinfie dei terroristi o impedire che ciò avvenga a seconda della fazione. La seconda è la modalità arsenale che si divide rispettivamente in corsa agli armamenti, ossia l’apprezzatissimo gungame che porta in dote una diversa arma ad ogni uccisione effettuata, e demolizione nella quale bisogna semplicemente piazzare una bomba o in alternativa eliminare tutti i membri della squadra avversaria per assircurarsi una rapida vittoria del match.
Immutati i fondamentali del gameplay che vedono il rapido susseguirsi di brevi round con spawn a ondate consentendo di comprare all’inizio di ciascuno di essi il proprio equipaggiamento quando quest’ultimo non ci viene imposto, guadagnando e accumulando saggiamente preziosi crediti uccidendo, vincendo e sopravvivendo. Novità per quel che riguarda gli strumenti d’offesa: spicca la Molotov con cui dare fuoco per qualche secondo a una superficie relativamente vasta.
Non può mancare la riproposizione delle mappe più iconiche già ampiamente apprezzate dai videogiocatori di tutto il mondo: Inferno, Train, Italy, Nuke, Office, Aztec, Dust e DustII risultano brillantemente aggiornate e arricchite di piacevoli, talvolta simpatici dettagli, senza mai apparire snaturate. Per di più sono già ora in bella compagnia. Tra le new entry abbiamo provato quelle disponibili: Lake, incentrata su una tipica casa americana affacciata su un lago, e St Marc, ambientata in un vero e proprio sobborgo urbano, alle quali sono state recentemente affiancate da Safehouse, Sugarcane e Bank. Dedicate esclusivamente al gungame sono state introdotte invece Baggage, una sorta di magazzino che sviluppa molto in verticale, e Shoots, ambientata in vere e proprie favelas. Tirando le fila nel gioco finale sarà presente un mix di rivisitazioni di mappe classiche e altre completamente nuove: difficilmente qualcuno rimarrà scontento, soprattutto in merito al fatto che il gameplay è rimasto vicinissimo a quello dei capisaldi della serie. 
Quest’ultimo è variato poco: i movimenti e gli spostamenti devono essere attentamente ponderati, non c’è speranza per eroi solitari e i team devono essere almeno un minimo organizzati per fare la differenza, bisogna saper dosare attentamente il proprio grilletto nel caso in cui si usino armi automatiche oltre che accovacciarsi per essere veramente precisi risultando però al tempo stesso un bersaglio meno mobile. È a tutti gli effetti un vero Counter-Strike già ora in questo neanche poi così tanto primordiale ed embrionale stato.
Source Eterno
L’upgrade grafico è netto e tangibile a una rapida occhiata. Il motore grafico Source, costantemente aggiornato a piccoli passi, riesce a non sfigurare contro una concorrenza forse più all’avanguardia. Eppure il risultato è tutt’altro che brutto. 
Come già anticipato le mappe sono ben fatte, curate nei minimi particolari e anche i remake non sono da meno. Le texture complessivamente convincono anche se si potrebbe lavorare ulteriormente per quanto riguarda alcuni dettagli del terreno. Ottimo invece il sistema di illuminazione e anche le relative ombre risultano decisamente di pregevole fattura. I modelli poligonali di soldati e terroristi sono curati nei minimi particolari e per giunta già ben animati nei loro movimenti. Colpiscono i volti veramente impressionanti. Permane qualche posa di morte eccessivamente “artistica”.
Segnaliamo una già perfetta integrazione degli achievement, i quali invogliano a esplorare tutte le possibilità che questa Beta mette già a disposizione. Non mancherà il tradizionale server browser.
Veniamo ora alle note dolenti. I bot non brillano affatto: si sono rivelati abbastanza precisi ma purtroppo alquanto stupidi e non molto convincenti nè tantomeno intelligenti nel loro agire in alcuni particolari frangenti quando si ritrovano ad affrontarsi tra di loro. Altro elemento che fa storcere il naso è il rinnovato menù per la selezione di armi e gadget. La vera e propria rosa di selezione è un chiaro retaggio di una impostazione consolara che necessita di un certo periodo di adattamento prima di scegliere rapidamente il proprio equipaggiamento, un’interfaccia unica per la versione PC sarebbe sicuramente apprezzata maggiormente.

– Grafica al passo coi tempi

– È un vero Counter-Strike

– Mappe classiche e nuove

Non si può fare altro che concludere dicendo che Counter-Strike Global Offensive si preannuncia come lo sparatutto multiplayer più eccitante di questo 2012, sicuramente in grado di accontentare i fan sfegatati della serie oltre che crearne di nuovi rimanendo comunque fedele a sé stesso.