Recensione

Civilization Revolution

Avatar

a cura di Dr. Frank N Furter

La serie “Civilization” è uno dei brand di maggior successo del mondo videoludico. Nonostante il passare degli anni, gli appassionati non accennano a diminuire, anzi, aumentano ogni volta che esce un nuovo capitolo. Gli utenti Pc sono dei privilegiati in questo senso, poiché hanno potuto godere di questa meravigliosa saga mentre i possessori di home console sono rimasti a bocca asciutta. A parte il bellissimo Civlization II, uscito su Psx anni orsono, la serie del geniale Sid Meier mancava al parco titoli delle console casalinghe. Per questo motivo, quando è stato annunciato Civilization Revolution, in molti hanno gioito alla notizia del ritorno dopo tanti anni di latitanza. Finalmente uno strategico di notevole caratura fa la sua comparsa nel panorama console; sarà un esperimento riuscito?

Alla guida di un popolo…Dopo aver assistito al filmato introduttivo in CG (non di ottima fattura ma sicuramente galvanizzante) potrete dare il via alla partita. Per chi non conoscesse la serie “Civilization”, spiegheremo in breve in cosa consiste e qual è lo scopo del gioco. In poche parole vestirete i panni di un personaggio storico, secondo il popolo che sceglierete: per i romani Cesare, per i mongoli Gengis Kahn e via dicendo. Nella vostra posizione di capo assoluto dovrete gestire l’impero a disposizione, prendendo decisioni in ogni ambito. Starà a voi quindi crescere un regno votato alla guerra e all’espansione sfrenata oppure un impero interessato al commercio e allo scambio di merci con i popoli limitrofi. Queste sono le premesse di quello che dovrete affrontare. In realtà le cose sono più complicate di quanto vi abbiamo spiegato fino ad ora. Pensate a come può essere difficile guidare un popolo dall’età della pietra, fino alla corsa allo spazio ed oltre. Le vostre capacità di leader saranno testate fino in fondo, ogni decisione potrebbe rivelarsi un passo falso e, quindi, un colpo basso per l’impero. Giocando ai livelli di difficoltà più alti, la vostra pazienza sarà messa a dura prova: solo i più arditi potranno affrontare tale avventura. Fatte dunque le premesse sulla difficoltà e sulla profondità del gameplay, vi illustreremo nel dettaglio in cosa consiste la gestione di un intero regno.

La prima città e poi…Tutto nasce con uno sparuto gruppo di coloni (le uniche unità del gioco che possono fondare nuove città). Chi in passato ha già giocato ad un capitolo della serie Civilization si troverà subito a suo agio, agli altri basteranno pochi minuti per adattarsi. All’inizio dovrete far sviluppare la vostra città, nonché capitale dell’impero, quindi centro di tutto il vostro benessere e il vostro potere. Viste le molteplici decisioni da prendere, verranno in vostro soccorso i consiglieri. Questi strani individui che usano un linguaggio simile a quello dei “Sims” (guarda caso altra serie ideata da Sid Meier), vi consiglieranno su come agire. Starà a voi dar loro retta o meno. Il nostro parere è quello di farvi guidare, almeno agli inizi, poiché le cose da sapere sono tantissime e molte volte potreste perdervi dei tasselli importanti per la crescita del regno. Tornando sul discorso “gestione di una città” è bene spiegarvi alcune regole basilari. Sulla mappa del mondo vedrete i vostri centri urbani, attorno ad essi si estende il territorio circostante. Quest’ultimo è diviso in caselle, le quali, oltre a determinare la distanza percorribile da un’unità, hanno caratteristiche diverse in base alla natura del terreno. Ogni casella indicherà quali risorse si potranno ottenere da quel determinato appezzamento; cibo, oro, produttività: l’essenziale per far decollare la vostra civiltà. Parlando di popoli, facciamo un piccolo passo indietro, poiché quando selezionerete il capo della popolazione che vorrete guidare, dovrete fare attenzione ai bonus attribuitogli. Ad esempio, i romani conoscono la Repubblica, gli Aztechi partono con risorse d’oro elevate e via discorrendo. All’inizio dovrete esplorare il mondo circostante, vi capiterà di ingaggiare delle battaglie contro tribù di barbari che, per fortuna, sono molto deboli e quindi vi daranno una mano ad incamerare soldi e risorse. Man mano che avanzerete con l’esplorazione potreste scoprire nuove città di altri popoli. A questo punto dovrete decidere se combattere oppure allearvi. La seconda opzione è utile soprattutto all’inizio o se non avete ancora un esercito abbastanza potente in grado di spazzare via il nemico con disinvoltura. Mantenere buoni rapporti col “vicinato” può comunque essere redditizio in termini di scambi commerciali (tramite le carovane) o di conoscenze. E’ proprio sul sapere e la scoperta di nuove tecnologie che si basa la progressione della vostra civiltà. Ogni nuova scienza impiega un numero determinato di turni per essere appresa; una volta fatta vostra, questa vi darà la possibilità di costruire nuovi edifici o unità per l’esercito. Partirete con pochissime opzioni fino ad arrivare ad una diramazione incredibile di scelte, le quali influenzeranno moltissimo il futuro del vostro popolo. Nonostante ci sia una vasta scelta di opzioni, è doveroso sottolineare che nella edizione Pc di Civilization, sono presenti molte più voci rispetto alla versione console. Questa specie di taglio non riguarda solo questo aspetto, ma ne parleremo più avanti. Anche la costruzione di edifici nella città ha un ruolo fondamentale nella crescita del regno. Strutture come il mercato, la cinta muraria, la caserma o il tempio saranno essenziali affinché lo sviluppo proceda senza intoppi. Sempre per quanto riguarda la edificazione non possiamo non parlarvi delle cosiddette “Meraviglie”. Queste opere non sono altro che le costruzioni più importanti della storia dell’uomo. Tra esse citiamo il Colosso di Rodi, le Piramidi, I Giardini Pensili di Babilonia, il teatro di Shakespeare, la bottega di Leonardo e tante altre ancora. La loro importanza si fa sentire eccome! Nonostante ci vogliano parecchi turni per realizzarle, portano numerosi vantaggi in termini di risorse.

Espandersi, diventare ricchi, essere saggi o tecnologicamente avanzati?Sono queste quattro voci le chiavi di volta per vincere una partita di Civilization Revolution. La prima è abbastanza chiara: impadronirsi di ogni città nemica fino a conquistarle tutte! Una vittoria di “dominazione”. Gestire il proprio patrimonio con parsimonia, organizzare scambi commerciali con i paesi limitrofi e spingere al massimo la produzione di oro anche grazie all’aiuto delle banche è una vittoria “economica”. Costruire numerosi edifici e meraviglie all’interno delle città attrarrà personaggi storici di enorme levatura: una volta che venti di questi uomini di cultura saranno a vostra disposizione, potrete costruire le Nazioni Unite e raggiungere una vittoria “culturale”. Scoprire nuove tecnologie sempre più potenti e sofisticate vi porterà nello spazio, la corsa alle stelle terminerà con la spedizione verso Alpha Centauri: se arriverete per primi otterrete una vittoria “tecnologica”. Questi quattro diversi modi per trionfare vi spingeranno a rigiocare più di una volta, facendo crescere la longevità del titolo.

Comparto tecnico La prima cosa che salta all’occhio giocando è la grafica colorata e quasi cartoonesca che il titolo offre. All’inizio, quando sarete ancora con una misera città e poco più non ci farete caso; una volta avviato l’impero e quindi fondato città e scoperto il territorio, tutto risulta vivo e colorato, una vera gioia per gli occhi. Un altro punto a favore di Civilization Revolution è il suo ottimo sistema di controllo. In molti casi le conversioni da Pc a console soffrono di questo problema, nel caso di Civilization invece tutto funziona perfettamente. Con pochi tasti si aprono e scorrono i menù, con le frecce direzionali si gestiscono le truppe sparse per il mondo in pochi istanti.

C’è qualcosa che non quadra…Arrivati a questo punto della recensione sembra che il titolo sia esente da difetti ma in realtà non è così. Il grande errore che è stato fatto rispetto alla versione Pc, è il taglio netto (non solo delle tecnologie apprendibili) ma anche della durata dell’esperienza di gioco. Chi ricorda i pomeriggi passati a far evolvere la propria civiltà rimarrà deluso dalla celerità con cui si consuma tutta l’avventura. In 3-4 ore si riesce a completare quello che in passato richiedeva qualche giorno per essere terminato. Ci è capitato di vincere per dominazione, agli albori del 2000, con dei semplici carri armati mentre si potevano costruire e scoprire ancora tantissime altre cose. Questa specie di adattamento al mondo delle console farà scontenti i fan della saga ma anche chi ci si avvicina per la prima volta, visto che nel momento di massimo furore finisce il gioco. La mozzatura dell’esperienza in singolo è veramente un grave difetto; un vero peccato, senza questo errore grossolano, Civilization Revolution avrebbe potuto ottenere valutazioni molto più interessanti. Questo non vuol mettere in discussione l’effettiva qualità del gioco, che c’è e si vede; si cerca però di sottolineare come i tagli ingiustificati possano ledere al risultato finale in sede di valutazione. Altre mancanze su cui soffermarsi sono la mancata introduzione delle truppe moderne (un difetto comunque superficiale) e l’impossibilità di personalizzare i parametri della partita. A differenza di quanto accadeva sul “vetusto” Civilization II su Psx, in questa nuova incarnazione non potrete decidere la grandezza della mappa, il livello di incursioni barbariche, il numero di avversari e, soprattutto, non avrete nessuna voce in capitolo sulla durata massima dell’avventura: nel 2100 D.C. si chiudono baracca e burattini e tutti a casa.

Sfidare il mondo e se stessiOltre alla classica modalità in singolo, Civilization Revolution offre il multiplayer fino a quattro giocatori online. La partite possono essere uno contro uno, tutti contro tutti oppure a squadre contro altre squadre. Le aggiunte più interessanti riguardano ancora il single player, grazie alla presenza degli “scenari”. In questa modalità avrete un solo obbiettivo di conquista tra i quattro disponibili, in più ci saranno delle condizioni particolari, come ad esempio, tutte le tecnologie già apprese, cosicché la guerra sarà spietata sin dall’inizio.

– Civilization torna su console

– Gameplay profondo…

– Sistema di controllo perfetto

-… anche se “tagliato” per la versione console

– Le truppe moderne sono assenti

7.8

Civilization Revolution è un buon titolo. Il taglio dell’avventura in singolo, fatto forse per venire incontro ai giocatori di home console, i quali dovrebbero essere meno abituati ad un gioco di strategia, non è assolutamente giustificato! L’atmosfera è sempre quella che contraddistingue il brand di tutti i Civilization, con la consapevolezza di avere tra le mani un prodotto di buona fattura ma che avrebbe potuto essere ancora migliore. Chi vi scrive ha provato le stesse emozioni del mitico secondo capitolo uscito anche su Psx, allo stesso tempo, però, è rimasto “scottato” da questa scelta poco condivisibile. L’utenza del mondo console è variegata e, nella moltitudine di persone che la compongono, ci sono individui che amano giocarsi uno strategico in tutta la sua interezza e non una versione riveduta e corretta per utenti meno intelligenti. Per fortuna il sistema di controllo è eccezionale e non fa rimpiangere la comodità del mouse. Il comparto grafico risulta godibile, come scritto in precedenza: quando avrete costruito il vostro impero sarà davvero come osservare delle costruzioni in miniatura, dettagliate e colorate, piccole ed imponenti allo stesso tempo. In definitiva, Civilization Revolution è un prodotto dalle ottime potenzialità ma poco sfruttate, magari in futuro vedremo anche su console una versione completa del capolavoro di Sid Meier.

Voto Recensione di Civilization Revolution - Recensione


7.8