Anteprima

Civilization Revolution

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a cura di AG

Sid Meier ha progettato un nuovo capitolo di una delle serie più famose e seguite dagli appassionati, Civilization Revolution. La nuova fatica del game designer e del team della Firaxis approderà su PS3, Xbox360, Wii e DS nella primavera 2008. La rivoluzione, rintracciabile anche nel titolo, consiste nella sfida di rendere adatto al mondo console un gioco da sempre destinato al PC. Per riuscire nel suo intento, Sid Meier ha creato un lavoro ex novo, un progetto del tutto indipendente dal mondo dei personal computer.Il punto è se il team Firaxis sarà riuscito nella difficile impresa di creare un gioco più semplice e immediato – come richiede il mercato console – senza però discostarsi troppo dalle sue radici, che hanno fatto la fortuna del titolo.Noi di Spaziogames.it abbiamo avuto la fortuna di poter provare una demo su Xbox360 presso gli uffici di 2K Games.

Sarà un altro successo?Un filmato di introduzione ci proietta nel mondo di Civilization. La storia dell’umanità scorre sullo schermo, gli egizi, i romani, i barbari; tutte le civiltà si susseguono fino ai giorni nostri. La qualità del filmato lascia presupporre una grafica di gioco molto buona, c’è qualche difetto, qualche piccolo rallentamento, ma il Product manager della 2K Games, Fabio Gusmaroli, mi conferma che questi sono causati dal fatto che la versione in prova è incompleta.La storia del gioco, così come quella dei suoi predecessori, è semplice. Tu sei il leader di un impero e devi provare, attraverso diverse decisioni, a influenzare il mondo che ti circonda, combattendo con altri popoli, stringendo alleanze, barattando conoscenze. Molto interessante il fatto che non c’è un unico modo per vincere, non è necessario sottomettere tutti i nostri avversari; si può ottenere la vittoria attraverso il predominio economico, raggiungendo un livello culturale elevato o dichiarando di essere il primo popolo ad aver conquistato lo spazio.Il gioco non ripercorre fedelmente i passi della storia, è il giocatore che attraverso le sue scelte “fa la storia”, ad ogni decisione – se si vuole si può anche consultare un consigliere – ci sarà una reazione; se si decide ad esempio di migliorare il proprio livello di battaglia sarà necessario rinunciare ad un livello culturale elevato e così via.Molto importante è la scelta delle tecnologie, ognuna determina il tipo di percorso che il proprio popolo intraprenderà, lasciando però al giocatore la possibilità di cambiare strategia durante il percorso storico.

Per quanto riguarda gli aspetti più prettamente di gioco, possiamo dire che anche in questo caso in ogni situazione ci sono diverse scelte tra cui optare. Molti tipi di abilità tra cui scegliere per gli aspetti bellici, guerrilla, infiltrator; ogni tre unità create si può dare vita a un’armata; ogni luogo scoperto dovrà essere “battezzato” dal giocatore; ogni volta che la nostra civiltà crescerà per qualche aspetto, verranno creati dei personaggi (filosofi, matematici etc.) che alzeranno il livello culturale del nostro popolo.Dopo aver scelto il popolo da guidare alla conquista del mondo abbiamo iniziato la nostra “storia” costruendo la prima città del nostro impero. Dopo questa azione abbiamo deciso di fortificarla attraverso la creazione di un’armata, decidendo di lasciarla stanziata per difendere la nostra roccaforte. Poi abbiamo cominciato ad esplorare il mondo circostante con le nostre legioni. Trovato un luogo adatto abbiamo deciso di fondare un’altra città, iniziando di fatto a costruire il nostro impero (salvo poi vedercela conquistare perchè avevamo lasciato troppo pochi soldati a difenderla). Essendo un gioco a turni, permette un numero massimo di azioni per ogni “giocata”, poi bisogna necessariamente aspettare il turno successivo per fare un’altra mossa. Ogni volta che abbiamo incontrato un popolo siamo stati messi di fronte a più scelte, dichiarare guerra, chiedere di essere lasciati in pace etc. A volte però sono stati gli altri popoli che hanno deciso di attaccarci, a quel punto non ci è rimasta altra scelta che provare a difenderci. Per quanto riguarda i comandi bisogna dire che, a fronte di un gran numero di possibili scelte, non ci sono stati grossi problemi di adattamento. Ad ogni tasto corrisponde una serie di comandi tra cui scegliere, il tutto però diventa molto intuitivo già dopo i primi minuti di gioco, rendendo il titolo fluido e veloce (per quanto possibile per un gioco come questo).Graficamente il gioco è molto vicino allo stile cartoon, non vuole raggiungere il realismo, ma è comunque sviluppato molto bene, con animazioni fluide e ben progettate. Il comparto sonoro della demo da noi provata non era completo, per cui ogni giudizio è rimandato.Una chicca il momento della classifica delle civiltà, un countdown molto simpatico.

Durante la dimostrazione il Product Manager, Fabio Gusmaroli, di 2K Games alla domanda quali sono le maggiori differenze tra la versione per il pc e quella console ha dichiarato che: “E’ un po’ presto per tracciare un quadro preciso sulle differenze, visto che la versione provata non è definitiva, però si può dire che il gioco è stato semplificato per avvicinare i gusti di chi utilizza le console, senza però per questo perdere le peculiarità del gioco.”

ConclusioniQuesto nuovo capitolo di Civilization, creato da Sid Meier per console, è un ottimo titolo. Adattare un gioco strategico di questo tipo, da sempre legato al mondo dei PC, a piattaforme come PS3, Xbox360, Wii e DS – e soprattutto ai loro videogiocatori, abituati a giochi più dinamici – non era un compito facile. Ma il team di Firaxis sta svolgendo un ottimo lavoro, riuscendo a coniugare le caratteristiche “storiche” con le innovazioni per console.