Recensione

Castlevania: Order of Ecclesia

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a cura di Jack Right

Konami ha deciso di rendere uno dei suoi titoli più amati un gioco anzitutto portatile. Il primo episodio di questa affascinante saga che ebbi modo di provare fu il sempreverde Circle of Moon su Game Boy Advance nel 2001 e da quell’esperienza (per la quale collezionai una cinquantina di ore di gioco…) non mancai di giocare i successivi. Anche quest’anno, in occasione del Natale, la grande K non dimentica di regalarci (si fa per dire…) una nuova avventura che, ancora una volta, ci metterà nei panni di un cacciatore di vampiri e distruttore di mostri attraverso un action-platform-rpg dalla consolidata e solida struttura ludica. Scopriamone assieme le caratteristiche.

Contro il perfido Dracula una frusta non basta piùQuando affermiamo che la struttura di Castlevania: Order of Ecclesia è “consolidata e solida” abbiamo già risposto alle domande di quanti tra voi stanno chiedendosi cosa di nuovo troveranno in questa release: non troppo. Non è un male. Castlevania è un titolo che offre una dinamica ludica talmente studiata, classica e appagante che può tranquillamente, e con merito, definirsi un gioco che se giocato una volta all’anno (preferibilmente d’inverno, sotto le vacanze di Natale, con la neve fuori, qualche lupo che ulula ed i termosifoni ben accesi in casa) non potrà mai portare noia. Questa volta la famiglia Belmont sarà assente ma in sua vece è stato creato un ordine elitario (in realtà più ordini, ma tutti gli altri hanno fallito) col nome di Ecclesia. Questa comunità di eletti ha il compito sovrano di ricacciare dal mondo la perfidia di Dracula, incarnazione del male e, attraverso una leggiadra ragazza di nome Shanoa, tale intenzione potrà, forse, trovare compimento. I problemi per lei iniziano fin da subito: l’invidioso Albus infatti è convinto che il potere dei Glifi attraverso la potenza di Dominus (straordinaria scoperta di Barlowe, maestro dell’ordine) potrà essere maneggiato solo da lui. In realtà, il signore di Ecclesia ritiene maggiormente dotata la ragazza e quando quest’ultima, in amicizia e senza rancore alcuno, lo avverte di ciò, Albus tenterà di sovvertire l’ordine della comunità. Durante il rituale atto a far sì che Shanoa possa incarnare il potere del Glifo sommo Dominus, Albus, accecato dall’ira, ruba il Glifo causando una perdita di memoria alla nostra eroina. Dopo qualche settimana di riabilitazione e allenamento Barlowe spiegherà a Shanoa che il potere dei Glifi deriva dall’essenza di ogni cosa che, “lavorata” attraverso la segreta arte dell’ordine, diviene utilizzabile sotto forma di potere speciale o arma. Il primo Glifo che acquisirete (sono davvero molti) sarà lo Stocco. Acquisirete Glifi attraverso la pressione del pulsante Su della croce direzionale. Potrete combinare due Glifi ed assegnarli a piacimento al pulsante X o Y. Se vorrete, avrete altresì la possibilità di assegnare lo stesso Glifo ad ambedue i pulsanti e, in questo modo, otterrete una maggior velocità di attacco. Il più delle volte però sarà bene sperimentare oculatamente gli effetti della miscelazione dei glifi onde ottenere una maggior potenza di attacco. Inoltre i mostri (circa 120 tipologie tra zombi, lupi mannari, scheletri, streghe, esseri infernali, piante carnivore e altre aberrazioni simili), che incontrerete nel corso della vostra avventura, saranno maggiormente sensibili a certi tipi di attacco piuttosto che ad altri (queste informazioni le otterrete nell’apposita enciclopedia dei mostri accessibile attraverso il menù con Start) e ciò dona al titolo uno spessore strategico evidente. Usare i glifi consumerà PM (i glifi infatti non sono armi stardard ma di natura magica) e dunque questo parametro andrà tenuto d’occhio anche se, fortunatamente, non usandoli per pochi secondi, ripristineremo la barra medesima. Premere il pulsante “Su” più X o Y scatenerà l’unione dei Glifi, una mossa speciale, variabile in base alle magie equipaggiate, che consumerà i classici cuori che raccoglierete per i livelli. Dopo aver affrontato una sfida in cui Barlowe richiamerà dagli inferi alcuni simpatici scheletri (i nemici base) sarete pronti ad iniziare la vostra avventura: la missione sarà anzitutto recuperare il Glifo Dominus da Albus.

Squadra che vince si cambia pocoIl primo schermo di Nintendo DS mostrerà costantemente la mappa dell’ambiente in cui vi muoverete; questa volta non avrete a disposizione un’unica grande mappa del castello ma una serie di locazioni (alcune all’aperto) di minore grandezza. Come di consueto terrete nota dei vostri progressi attraverso il menù. Premendo Start avrete accesso a molteplici informazioni: energia totale e parziale, punti Mana sempre totali e parziali, numero di cuori, esperienza, tempo di gioco, percentuale di completamento, numero di nemici uccisi, caratteristiche di attacco, difesa, potenza, fisicità, intelligenza, mana e fortuna. Salendo di livello e accumulando esperienza, i vostri punteggi in tutte queste categorie aumenteranno e sarete in grado pertanto di causare maggiori danni ai nemici e subirne meno. Sulla parte sinistra del menù accederete all’inventario relativo ai Glifi (qui sono assegnabili), all’equipaggiamento (raccoglierete, troverete o comprerete oggetti e armature per la testa, per il corpo e per le gambe. In più potrete indossare due accessori supplementari. Purtroppo queste scelte ancora non hanno un effetto sull’aspetto estetico del personaggio), alle Relique (poteri speciali come l’unione dei glifi), agli Oggetti (pozioni, tonici, bistecche e quant’altro). Sono disponibili poi informazioni sui popolani che incontrerete, sui Glifi, sui nemici, sugli oggetti ed un glossario utile per comprendere appieno la trama del gioco. Infine dal menù avrete accesso alla mappa (ma non vi servirà perchè, come detto, essa è mostrata costantemente sul primo schermo), alle opzioni di gioco (volumi musica ed effetti, voce in inglese o giapponese e controlli) ed alla sospensione del gioco. Se siete nuovi alla serie di Castlevania probabilmente all’inizio vi ritroverete un po’ confusi ma, dopo una mezz’ora di gioco, tutto apparirà intuitivo e veloce. Potrete infine scambiare oggetti ed altro con i vostri amici tramite collegamento Wireless.

Grafica e sonoroTecnicamente il titolo non si discosta troppo dalle precedenti incarnazioni della serie ma, vista l’alta qualità delle stesse, non ce la sentiamo di esprimere un giudizio negativo su questo. L’atmosfera che il gioco vuole visivamente evocare è esattamente ciò che dovremmo aspettarci da un gioco del genere; le animazioni sono perfette, la varietà cromatica è buona, la varietà dei mostri anche ed il sonoro, come da tradizione, offre una serie di musiche incalzanti ed adatte alle diverse situazioni di gioco. State tranquilli dunque, il titolo non delude affatto neanche sotto questo punto di vista. Si segnala infine la presenza di svariati finali.

– Atmosfera ineguagliabile

– Qualche novità

– Giocabilità come sempre ottima

– Longevità buona

– A qualcuno potrebbe non piacere il genere

– Per qualcuno sistema di gioco poco immediato

8.5

Se siete fan della serie non possiamo che consigliarvi anche questo Castlevania: Order of Ecclesia poiché, fortunatamente, la qualità rimane pressochè immutata rispetto agli altri episodi della saga. Qualche novità a ben vedere c’è, ma si tratta di poca cosa rispetto ad una struttura che si costruisce da più di vent’anni su se stessa, migliorandosi ed eliminando volta per volta il superfluo, come da un blocco di marmo una statua dal contorno sempre più dettagliato. Se per caso non conoscete la saga, è proprio arrivato il momento di presentarsi ad essa.

Voto Recensione di Castlevania: Order of Ecclesia - Recensione


8.5