Recensione

Call of Duty: L'Ora degli Eroi

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a cura di Yurixxx86-Zico

Rieccoci all’appuntamento con la storia, segnata una volta di più da solitari eroi in lotta con la macchina bellica nazista, nel tentativo di porre fine al regno di terrore che nella prima metà del secolo scorso imperversava in Europa.L’ondata di sparatutto a sfondo para-militare continua ormai da diversi anni a questa parte, pur limitandosi, nella maggior parte dei casi, a titoli Pc, inframezzati talvolta da conversioni casalinghe di queste produzioni o da un nuovo capitolo della serie Medal of Honor, da sempre appannaggio iniziale delle console, dove sembra aver preso piede ultimamente questa tipologia videoludica, di per sé validissima ma, tradizionalmente, non facile da convertire in un contesto (quello delle console casalinghe) dove la mancanza di adeguati controlli (mouse e tastiera) e spesso di sufficienti potenzialità hardware limitavano pesantemente l’inventiva e le possibilità di realizzazione degli sviluppatori.Ora che pure il principale esponente di questa categoria è pronto a farci immergere in quell’oscuro passato del quale tuttora si portano tracce, è giunto il momento di analizzarlo, scoprendo se anche in un territorio inesplorato quali la nostra Playstation e il cubetto, esso saprà una volta di più distinguersi, sovvertendo le gerarchie sinora conosciute, ed imponendosi come titolo di riferimento per ogni appassionato del genere.

Più di 2 facce per la stessa medaglia…Questa nuova produzione Activision ci propone l’ennesimo tuffo nel più cruento bagno di sangue che la storia ricordi, attraverso un’avventura che ci renderà partecipi del destino di 3 protagonisti, lungo il crocevia principale che, dal 1942 al 1945, ci farà ripercorrere le più importanti tappe di questo conflitto.Come appena accennato, la peculiarità di questo titolo, è la mancanza di un unico eroe, che solitariamente si frappone tra i nazisti e la conquista dell’ Europa, come solitamente accade in altre produzioni analoghe.Call of Duty: L’ora degli eroi, ci calerà nei panni di diverse realtà all’interno di un contesto storico globalmente differente, ma unito nel suo scopo di ribellione, facendoci vestire i panni di 2 soldati russi (un uomo ed una donna per la precisione) ed uno britannico, ognuno con particolari abilità e doti innate, che ci permetteranno di vivere i fatti da differenti punti di vista.

GiocabilitàIl gameplay di questo versione casalinga dell’acclamato titolo Activision, è stato rivisto in funzione di una diversa tipologia di player, sicuramente più universali e meno puristi in fatto di FPS, come per l’appunto, l’utenza console.Ciò cosa comporta? Beh, innanzitutto la diminuzione del livello di simulazione e, conseguentemente, anche della difficoltà dell’avventura in sé, la quale non pone mai ostacoli insormontabili od obiettivi irrealizzabili, risultando anzi un pelo troppo lineare nel suo svolgersi, cosa assolutamente non presente nelle incarnazioni pc di questo franchise.CoD presenta 3 ambientazioni principali, suddivise in missioni, che si dipaneranno attraverso uno scenario sovietico (con nel fulcro dell’azione la città di Stalingrado), africano, (con la campagna inglese del 1943) e tedesco, nel 1944, un anno prima la fine del conflitto.Come già scritto in sede di anteprima, laddove il team Spark ha concentrato molte delle sue risorse è nella presenza e gestione dei personaggi non giocabili, i quali sono presenti in un numero veramente consistente e appartenenti a molteplici tipologie di ruoli, aventi ognuno un compito diverso; medici da campo atti alla cura delle unità ferite, soldati superstiti di unità diverse dalla nostra, le quali sono magari state annientate precedentemente, comandanti e capitani che impartiscono ordini alle truppe, sono solo alcuni dei personaggi che è possibile incontrare sul campo di battaglia.Da segnalare infine la grande importanza rivestita dall’uso di veicoli da trasporto e da guerra, carro armato su tutti. All’interno di tale mezzo infatti, saremo pressochè invulnerabili, ed avanzare nel livello facendosi largo tra schiere di soldati nemici sarà fin troppo semplice, a causa della spropositata potenza di fuoco disponibile. Oltre al cannone principale possiamo infatti utilizzare il mitragliatore posto sul tank, senza contare la possibilità di sporgerci e utilizzare le nostre armi personali, o direttamente di “metter sotto” i nemici, certi della nostra invulnerabilità.La longevità si assesta sulla canonica quindicina di ore di gioco, dovuta principalmente all’assenza del salvataggio libero presente su pc, ed alla comparsa di check-point prestabiliti, ke ci faranno quindi ripercorrere il livello dall’inizio nel caso non vi fossimo ancora giunti. Alquanto snervante in presenza di ostacoli ostici.

Comparto tecnicoCall of Duty utilizza l’ormai conosciuto (fin troppo, se andiamo a vedere il numero di produzioni che ne fanno uso) “Renderware”, per muovere la miriade di soldati presente a schermo. Il risultato finale è più che discreto, grazie ad un motore poligonale solido, senza incertezze di sorta, ed a modellazioni poligonali di scenografie e personaggi convincente; non fosse per le animazioni che fin troppo spesso non convincono appieno, ad esempio negli scontri fuoco, dove i nemici dispongono di una sola animazione sia in caso di ferimento che di uccisione (rendendo arduo capire se li abbiamo effettivamente eliminati o solamente feriti), il comparto grafico avrebbe potuto ricevere un voto sicuramente più alto, pur risultando a tutti gli effetti un poco deludente rispetto alle promesse fatte in sede di presentazione dagli sviluppatori.Il versante audio presenta le canoniche campionature di spari ed esplosioni (di buon livello ad onor del vero), e musiche orchestrali che tendono a donare ad ogni momento dell’avventura un sapore agrodolce lievemente malinconico.

Divertimento in comune…La sezione multiplayer di Call of Duty: L’ora degli eroi presenta, oltre alle canoniche modalità in split-screen sino a 4 giocatori, anche una componente on-line, concepita non solo per la versione Xbox ma anche sul versante Playstation 2.All’interno di questa, potremo renderci partecipi di cruente battaglie all’interno di 8 diverse mappe, che spazieranno da ambienti precedentemente visti nella modalità in singolo, a locazioni sino ad allora inedite.Le modalità presenti sono quelle canoniche quali Deathmatch, Capture the flag e modalità cooperative a squadre.Unica pecca, presente in entrambe le versioni, è che il numero totale di partecipanti contemporanei possibile, è passato dai 32 della release Pc al più modesto (ma ugualmente soddisfacente) 16 per le console casalinghe.

– Evocativo e d’atmosfera

– Motore poligonale convincente…

– …ma animazioni “tagliate”

– Non al livello della controparte pc

7.0

Un prodotto di buona fattura questo “Call of Duty: L’ora degli eroi”, che in questa incarnazione, pur non mostrandosi ai fasti della versione pc, fa sfoggio di un alto grado di coinvolgimento, che fa passare in talune situazioni in secondo piano alcune mancanze in campo tecnico e di gameplay.

Non è riuscito nell’impresa di spodestare dal trono di miglior FPS per console altri titoli precedentemente impostisi all’attenzione di pubblico e critica, ma sicuramente non farà rimpiangere ai patiti di questa tipologia ludica, i soldi spesi per acquistarlo.

Voto Recensione di Call of Duty: L'Ora degli Eroi - Recensione


7