Recensione

Blood Wake (Usa)

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a cura di Massimo

Blood Wake è un interessantissimo sparatutto-adventure-gioco di guerra con motoscafi, navi, cannoni, artiglierie costiere, battaglie navali, etc, sullo sfondo di un futuro violento dove tutte le attività umane si sono “spostate” dalla terra ferma sul mare. Il protagonista è un giovane tenente di vascello che viene tradito dai suoi superiori. Vestito i panni di novello Capitan Harlock, l’ex ufficiale, con l’aiuto di una banda di pirati, si ribella all’ingiustizia subita e alla corruzione degli alti ufficiali, e decide di combatterli per riportare l’ordine sulla terraferma. Come si evince dalla trama il mondo acquatico ipotizzato dai ragazzi della Stormfront Studios non è certamente quello ideale sognato da chiunque!

Dammi tre parole, sole, amore… guerra!Infatti, a causa dei nefasti gas immessi nell’atmosfera terrestre dall’uomo attraverso le porcherie che fuoriescono dalle fabbriche o dai tubi di scappamento delle auto, il cosidetto effetto serra ha raggiunto livelli catastrofici, causando così il repentino scioglimento dei ghiacci polari, con il conseguente innalzamento del livello dei mari e la conseguenziale catastrofe per tutti gli esseri (in-)umani. Gli oceani si alzano e si rigettano sulle città costruite dagli uomini, spazzando via tutto, perfino il ricordo di ciò che era e ora non sarà più… Che poeta! Insomma, un caos. Inutile dire che i superstiti di tale catastrofe sono pochini, e a parte qualche previdente WebMaster di nostra conoscenza che inspiegabilmente da anni stà costruendo un Arca sulla sua terrazza (boh, che avrà saputo qualcosa che a noi sfugge? Mistero), la maggior parte della popolazione mondiale è sparita. Il genere umano decide così di riorganizzarsi per adattarsi al nuovo mondo venuto fuori dalla tragedia, e visto che farsi spuntare le squame e le branchie è impossibile (dopo alcuni esperimenti fatti dallo stesso Luca), vengono costruite delle piccole città acquatiche su quelle poche parti di terra che ancora emergono dal mare. Insomma, siamo di fronte ad uno scenario stile film Waterworld. Chiaro che anche in un’ambiente devastato da una catastrofe non possono mancare i politici (quelli sono come le macchie di sugo sulle tovaglie più delicate: non spariscono nemmeno col lanciafiamme), e in un pianeta senza ormai storia e cultura, rinascono veri e propri imperi, che, tanto per non smentirsi, entrano subito in conflitto tra loro per ottenere la supremazia totale sui mari… Mai che si possa collaborare. Il protagonista di Blood Wake di cui parlavo prima, il tenente, etc, è proprio al servizio di uno di questi Imperi, solo che essendo un tipetto onesto, scopre che c’è del marcio nelle file dell’Esercito e della Marina, così in seguito a delle indagini “scottanti” su alcuni traffici illeciti, viene beccato da ufficiali corrotti e accusato ingiustamente di tradimento. Il resto l’ho già anticipato in sede di prefazione.

Vamos a la playa, oh, oh…Dopo aver visto in azione lo spettacolare filmato introduttivo del gioco che ci riassume un pò tutta la vicenda in immagini, si entra subito nel vivo dell’avventura. La storia di Blood Wake è suddivisa in venticinque differenti missioni, tutte molto diverse tra loro, ciascuna delle quali si divide a sua volta in molti sotto-livelli. Si va dai soliti raid che servono a sabotare postazioni nemiche, alla scorta di convogli marittimi. Per fare questo, il videogiocatore potrà utilizzare la bellezza di dieci differenti tipi di imbarcazione, e cioè dei super-motoscafi, dei futuristici catamarani, o degli aliscafi. Ognuno di questi mezzi disporrà di caratteristiche particolari tali da renderlo diverso dagli altri e dunque più adatto a compiere una determinata missione piuttosto che un’altra. Fate bene attenzione a cosa scegliere per compiere le vostre azioni. Se dovete assaltare una nave, è meglio un veloce motoscafo che agilmente si muove sulle onde per evitare i colpi dei cannoni nemici piuttosto che un più lento catamarano, viceversa è inutile fare la scorta ad un convoglio con un aliscafo difficile da controllare in determinate situazioni. sappiate comunque che avanzando nel gioco potrete sbloccare nuovi mezzi e potenziare quelli già esistenti adattandoli ai vostri gusti o alle vostre esigenze. Ma a proposito di esigenze: come facciamo a difenderci e ad attaccare le navi nemiche? Con due cannoncini? Tranquilli, dal punto di vista armamentario Blood Wake non fa nessun tipo di economia sull’arsenale. Mitragliatori, cannoni, missili, siluri, torpedini, armi speciali e futuristiche, tanti bei gingilli di distruzione che potranno essere montati sulle imbarcazioni del gioco. Sta a voi saper combinare al meglio gli “accessori”. Poi, grazie all’ottimo lavoro svolto dagli Stormfront Studios, vi potrete divertire a controllare agevolmente il tutto col pad della X-Box, sfruttato a dovere e in quasi tutti i tasti, in modo da poter utilizzare sino in fondo le numerose funzioni che i nostri mezzi anfibi hanno a disposizione, armi comprese. Ora vi starete chiedendo, ma tutto sto andirivieni in mare aperto, non ci porterà a degli scenari uguali fra di loro e monotoni? Tsè, ragazzi di poca fede… Sebbene l’ambientazione marittima possa essere in qualche modo più monotona rispetto a quelle offerte dalle locazioni terrestri, gli sviluppatori sono comunque riusciti a proporre tutta una serie di scenari abbastanza diversi tra loro. Dalle baie ai canali, dal mare aperto ai fiordi, dal Manzanarre al Reno, vi garantisco che le ambientazioni risultano tutt’altro che monotone, ma piuttosto varie. Una varietà che non si ripercuote solo sull’aspetto estetico del gioco, ma anche sullo stile di guida da adottare nelle diverse circostanze e nelle strategie da utilizzare per portare a termine sani e salvi la missione. Se aggiungete gli splendidi effetti atmosferici con le condizioni climatiche che cambiano da missione a missione modificando la qualità del mare e la successiva stabilità dell’imbarcazione controllata, avrete il quadro completo di quanto vi sto dicendo.

Il mare a poligoniGraficamente, considerando che ci troviamo di fronte ad un titolo di prima generazione per la console Microsoft, siamo di fronte ad buon lavoro. Certo, la X-Box sa fare molto, ma molto di più, però già si vede qualcosa di positivo. Non siamo ai livelli di Halo comunque. I grafici hanno cercato di fornire al gioco un aspetto il più realistico possibile. Guardate l’aspetto del mare ad esempio, e il suo movimento, le onde, gli schizzi, i flutti. Nonostante l’acqua non sia proprio trasparente, si ha una buona sensazione di realismo, sia nella rappresentazione grafica, sia nella sensazione fisica che essa da. E’ vero anche però che le imbarcazioni, splendidamente realizzate, a volte, in alcuni scenari, sembrano distaccate dall’acqua stessa a causa di un gioco di luci ed ombre non particolarmente efficace. Discrete anche le texture che ricoprono gli elementi del paesaggio, pur non eccezionali risultano gradevoli. Breve accenno finale sulle musiche e sugli effetti sonori del gioco. Ci troviamo di fronte ad un buon lavoro con effetti ottimi, credibili, esplosioni, mitragliate, sibili di proiettili, in Blood Wake sono resi benissimo, così come le musiche a tema bellico, d’azione, fatte per cercare di incrementare l’adrenalina in corpo al giocatore insieme agli scontri veri e propri.

Innovare che passioneUn aspetto interessante di Blood Wake è l’ottima IA e il gico in multiplayer. Gli avversari e i compagni-pirati del giocatore hanno un’ottima intelligenza artificiale, in grado di conferire al gioco una sfida ad alti livelli, così da non dover affrontare i soliti bamboccioni addormentati presenti in certe produzioni. Per le funzioni multiplayer, invece, Blood Wake offre un gran numero di possibilità, con alcune interessanti modalità di gioco per quattro giocatori tramite split-screen, senza particolari rallentamenti, basate sia sugli scontri a fuoco, sia su vere e proprie gare nautiche.

Ottima IA.

Grande longevità.

Audio e grafica di buon livello.

Modalità multiplayer.

Divertente e a tratti spettacolare.

Graficamente la X-Box sa fare meglio.

Qualche dettaglio estetico, come l’acqua e certi fondali risultano meno curati di altri.

7.7

Questo sembra essere diventato il momento d’oro dei giochi di combattimento su veicoli. L’acqua sostituisce l’asfalto, le navi e i motoscafi prendono il posto delle auto e dei camion, ma il risultato finale rimane lo stesso: una bella, sana, dose di azione distruttiva pura. Così, dopo esserci presi a cannonate e mazzate sulle quattro ruote di giochi come Twisted Metal e Vigilante 8, con Blood Wake degli Stormfront Studios sulla X-Box potremo fare la stessa cosa sul mare. Come dire, “Non c’è posto sulla stessa terra fra me e te… Massacriamoci in mare!”

Voto Recensione di Blood Wake (Usa) - Recensione


7.7