Recensione

Blood Omen 2

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a cura di Jimsey

Voglio succhiare il tuo sangue!!Nel 1996 Eidos pubblicò un gioco rivoluzionario, studiato, avvincente, ricco, che univa elementi Rpg ed Adventure, con una trama intrigante e una struttura all’avanguardia. Era nato così un nuovo genere chiamato Rpg-Adventure, sulla falsariga di quanto aveva fatto Resident Evil con il Survival Horror. Programmato dai Silicon Knights, Legacy of Kain era tutto questo. Seppur strutturato con una vetusta grafica in 2D il gioco riusciva a non annoiare mai, grazie ad una giocabilità intensa e profonda. Dopo aver portato la saga del vampiro Kain su Xbox e Playstation 2, Eidos ci propone ora la versione Gamecube “riveduta e corretta”. Sarà stata vana quest’attesa? Basterà la presenza di un personaggio carismatico e di un’atmosfera particolare a creare un gioco di successo? Riuscirà questo titolo a tener testa ai capitoli precedenti? Davvero un compito ingrato il dover far fronte alle esigenze dei fan della serie e alle loro aspettative. Domanda spontanea: c’era bisogno di un seguito?

Non c’è due… senza quattro!Nonostante il suffisso ”2” il gioco è il quarto capitolo della saga di Legacy of Kain.Sfondo della vicenda è Nosgoth e più precisamente Meridian, la sua capitale. Questo gioco è il vero seguito del titolo Playstation, sviluppato da quei geniacci dei Silicon Knights (già creatori di Eternal Darkness). Gli altri episodi sono, invece, degli Spin-Off con protagonista Raziel, che appartiene all’armata del ”nostro eroe” (Soul Reaver e Soul Reaver 2). Cronologicamente la storia è ambientata duecento anni dopo il primo gioco e alcuni secoli prima di Soul Reaver. La trama è sviluppata bene anche se, essendo tutto il gioco incentrato sull’azione vera e propria, passa un po’ in secondo piano.Tutto inizia quando il vampiro Kain si risveglia da un sonno turbolento e l’unica figura presente accanto a lui è una vampira dalla carnagione violacea, Umah. Kain ha dormito la bellezza di 200 anni! Tutto è ormai cambiato: il vampiro ha perso la sua mitica spada (la mietitrice d’Anime), i suoi poteri, i suoi soldati, la sua forza. La cosa peggiore è che non ricorda nulla tranne qualche immagine sbiadita che è la causa dei suoi incubi. Umah gli spiega che nella battaglia per la conquista della capitale Meridian, è morto per mano del signore dei Sarafan, figura alquanto misteriosa che lo ha gettato in un baratro dopo averlo trafitto con la sua stessa arma. Questo era stato il culmine del sanguinoso scontro che ha visto da una parte gli umani e dall’altra i vampiri.Da queste vicende si possono trarre due conclusioni: che i vampiri non sono immortali come si pensa e che le battaglie non nascono certo per la sopravvivenza della specie ma per il predominio territoriale. In questo periodo d’assenza alcuni vampiri hanno però formato un gruppo di resistenza chiamato Cabal, nascosto nelle rovine della vecchia capitale, mentre i Sarafan hanno esteso il loro potere su quasi tutto il territorio. Il compito di Kain sarà di aiutare i propri compagni e di vendicarsi, uccidendo il signore dei Sarafan. Tutto questo con l’aiuto di Umah che gli insegnerà i rudimenti del” vampirismo”. La sua parola d’ordine sarà una sola: vendetta!

Quando la grafica non è tutto…La prima sensazione che si prova con Blood Omen 2 è quella di trovarsi di fronte ad un gran titolo, che però è presto penalizzato da evidenti difetti, non trascurabili, ma tutto sommato evitabili. Succede già prima di inserirlo nella nostra console, quando osserviamo la confezione che con il suo colore rosso sangue fa pur sempre la sua macabra figura. Per non parlare dell’intro: un sapiente mix di Fmv, musica incalzante, ottima fattura (zero compressione) e regia. I primi dubbi nascono, però, già durante il caricamento: provate a tener premuto il tasto “B” ma dei 60 Hz nemmeno l’ombra. E che dire della schermata delle opzioni? Povera, poco curata anche graficamente: un paio di schermate nere con scritte dorate. Scordatevi sound test, opzioni video. Il gioco non sopporta schermo panoramico, Hdtv e nemmeno il Dolby Pro Logic II. Ci potremo “divertire” con il volume della musica e degli effetti, rivedere il filmato iniziale e i credits con degli artworks tutto sommato buoni, ma nulla di più.Tutti questi sono sintomi di una conversione affrettata. Se poi pensiamo che siamo di fronte ad una versione potenziata rispetto a quella Playstation 2, possiamo renderci conto della povertà intrinseca del titolo. Graficamente il gioco è solo discreto anche se tutto scorre in ogni caso a 60 fps. Da sottolineare una certa ripetizione delle textures che variano dal marroncino opprimente del legname delle abitazioni, al verde acceso delle fognature. Avrei gradito, infatti, un ambiente più cupo, che si avvicinasse alla storia. Fortunatamente la situazione cambia col proseguire del gioco: le strutture diventano più particolareggiate (chiese e cimiteri), solide, con un incremento del dettaglio delle textures, anche se non ci troviamo di fronte a qualcosa di sconvolgente. Le movenze di Kain sono abbastanza naturali sia durante l’utilizzo di armi sia nei combattimenti a mani nude, anche se il nostro personaggio risulta appesantito da una certa sfocatura che però non stona con l’aliasing troppo esagerato dei fondali. Ma, essendo il protagonista, poteva essere” modellato” con più cura.Sempre meglio, comunque, degli abitanti delle cittadine che esploreremo, tutti uguali tra di loro ed animati malissimo: sembrano fatti di plastilina. L’aspetto più irritante sono le mani: enormi e sproporzionate. Discorso a parte va fatto per i boss che sono più curati ma non di molto. Il loro aspetto riprende quello dei vampiri classici (Nosferatu in primis), con alcuni elementi tratti dai film di Clive Barker (Hellraiser) nei livelli avanzati. Tutto scorre liscio anche se sono presenti dei rallentamenti, dovuti forse al fatto che nel gioco non sono presenti caricamenti. Si parla di alcuni scatti impercettibili (chi ha Starfox Adventure mi capirà), ma che non rappresentano nulla di fastidioso.Un grave difetto che abbiamo riscontrato è la compenetrazione dei poligoni che si può notare sia sugli abiti del protagonista mossi dal vento che rientrano nelle gambe e braccia, sia nei nemici che spariscono nelle abitazioni e nei marciapiedi. Non è certo un bello spettacolo. Capiterà molte volte di colpire un nemico su di una sporgenza e questo non cadrà mai di sotto, ma starà sul bordo con gran parte del corpo nel vuoto.I colpi sferrati verso i muri o verso oggetti nelle stanze non andranno nemmeno a segno ma attraverseranno le strutture come nulla fosse.Funzionale è, invece, è la telecamera che vi segue sempre (alla Tomb Raider per intenderci). Se siete però con le spalle al muro o allo schermo (e vi capiterà spesso), l’immagine vibrerà un po’, generando un effetto non troppo piacevole. Un elogio va comunque fatto ad alcuni virtuosismi introdotti dai programmatori, come alcune inquadrature che ruotano e zoom degni di un film. Resta comunque il fatto che il gioco è caratterizzato da una qualità altalenante generale. Graficamente, con il proseguire dell’avventura, c’è un miglioramento sia in qualità, sia in nitidezza. Alcune volte sembrerà di vedere un gioco programmato da due team differenti.Lo stesso Kain sarà più bello da vedere grazie a nuovi vestiti che saranno disponibili tra un livello e l’altro. Insuperabile quello rosso col cappuccio, che riuscirà a dare un giusto senso di cattiveria con l’ombra su metà viso dove spiccano gli occhi biancastri.

… il sonoro ci mette una pezza!Il sonoro, se confrontato con la grafica, è molto buono. A tal riguardo bisogna analizzare due aspetti distinti: musiche/effetti sonori e parlato.La musica all’inizio del gioco risulta molto anonima, con motivetti noiosi e non molto indovinati, mentre nei livelli più avanzati è molto più d’atmosfera. Il parlato che troviamo in tutte le scene d’intermezzo, è curato, con voci scelte bene. Quella di Kain è particolarmente cattiva e malvagia così come quella di Umah è molto sensuale.Il gioco non supporta né il Dolby Pro Logic né il Dolby Surround ma, a dire il vero, non si sente molto questa mancanza. La cosa più grave è che il gioco è completamente in inglese. Scordatevi persino i sottotitoli in italiano. Grave mancanza che mina la storia in modo precario, anche se passerete tutto il tempo a dar mazzate invece di pensare alla traduzione…

Gioca che ti passa…La giocabilità di Blood Omen 2 è tutto sommato buona anche se, all’inizio, impiegherete un po’ a familiarizzare con i comandi, perché saranno indispensabili tutti i pulsanti del controller. Nonostante sia disponibile una sola configurazione per tasti dobbiamo dire che questi sono sistemati in maniera ottimale per eseguire magie e combo. Queste ultime avranno un ruolo fondamentale all’interno del gioco. Ripetitive quelle dei nemici, che vi attaccheranno sempre con la solita serie di colpi. Ognuno di loro, sia che si tratti di un soldato semplice o di un” bestione”, vi darà tre bastonate prima che voi siate in grado di reagire, generando una specie di cantilena… ta-ta-ta… Voi, dal vostro canto, potrete invece afferrarli per il collo e rubare le loro armi. La strategia sta nello scegliere se andare all’arrembaggio dei nemici o cercare di pararsi in modo da far salire la barra della potenza, che potrà essere utilizzata per creare attacchi più potenti. Un elemento che lascia parecchio perplessi è l’intelligenza artificiale dei nemici: passerete inosservati nonostante il vostro aspetto” vampiresco” tra la gente e nessuno noterà la faccia pallida e gli artigli lunghi mezzo metro… Le persone inizieranno a scappare solo quando estrarrete un’arma o vi metterete in modalità da battaglia. Provate poi a dare qualche colpo alle guardie e poi scappate… Queste il più delle volte ritorneranno a far la ronda invece di corrervi dietro. Che cosa sarebbe, poi, un vampiro senza il potersi cibare di sangue? Nessuno! Questo è l’unico sostentamento in quanto la vostra energia sarà costituita dalla quantità di sangue ”prelevata” dai nemici. L’effetto in ogni modo non è bellissimo, ma solo funzionale. Kain, infatti, diventerà una sorta d’aspirapolvere umano capace di aspirare il sangue dei nemici uccisi con una certa veemenza.Il gioco non è mai frustante: andrete avanti agevolmente, ma questo non grazie ad una pregevole struttura, bensì ad una linearità mostruosa… Mi spiego: se vi troverete di fronte a 10 porte, solo una sarà quella aperta e quindi una sola sarà la strada praticabile. Voi la riconoscerete perché questa si illuminerà alla vostra presenza, mentre le altre sono solo un ammasso di textures. La difficoltà è mal calibrata: gioco facile, boss difficili che richiedono strategie complesse per essere battuti. Sempre le solite azioni da compiere: non succederà mai nulla d’eccitante. I livelli sono lunghi, mostruosamente lunghi: impiegherete ore per terminarli. Per fortuna i checkpoint sono numerosi. Questo è uno specchietto per capire bene l’utilizzo dei tasti:

Control Stick (per muovere il protagonista) Stick C (muove la telecamera) Tasto A (salto e planata in volo) Tasto B (attacca con artigli o con arma ed è usato anche come tasto azione) Tasto Y (afferra un nemico, succhia il sangue) Tasto X (usa dono oscuro) Tasto R (modalità di battaglia) Tasto L (para) Tasto Z (menù doni oscuri)

La parte da leone è il potere oscuro (Dark Gifts), ottenuto dai boss battuti. E’ davvero galvanizzante.

Ecco poi una lista dei poteri:

Mist (nebbia). Vi trasformerete in nebbia in modo da non essere visti attivando così una sorta di modalità stealth. Jump (salto). Eseguirete salti assurdi per arrivare a zone inaccessibiliCharm (malìa). Annebbierete le menti delle persone in modo da far loro eseguire azioni per voi. Quasi esclusivamente si tratterà di azionare interruttori per aprire porte. Telekinesis (telecinesi). Niente d’esaltante. Potrete aprire interruttori con la mente. Fury (furia). Esegue un colpo mortale in battaglia con indicatore delle parate attivatoBerserk (devastazione). Una serie di colpi mortali con indicatore delle parate attivato. Da notare l’effetto alla MatrixImmolate (immolazione). Distrugge un nemico a distanza.

Unico difetto: molti poteri saranno utilizzabili solo nei livelli avanzati.

LongevitàIl titolo non è mai frustante e, nonostante presenti numerosi difetti, si lascia giocare abbastanza bene. Ci vorranno più di 20 ore per finirlo, ma non ci saranno più buoni motivi per riprenderlo… se solo si avesse un po’ più di soddisfazione. L’unico bonus sbloccabile permetterà di ricominciare il gioco con la spada di Kain e la sua armatura. Davvero poco… Comunque la spinta di finirlo rimane, non fosse altro per vedere in azione tutti i poteri del protagonista.

Molto lungo

Poteri esaltanti

Non troppo frustante

Zero caricamenti

Esteticamente poco curato

Troppo lineare

Parlato inglese

Qualche rallentamento

Struttura da rivedere

6.5

Non è tanto la realizzazione tecnica da criticare, in quanto non disturberebbe più di tanto se Blood Omen 2 ripresentasse la struttura del primo capitolo o ne fosse un degno successore.

Quello che, purtroppo abbiamo osservato, è che, pur girando su una console di nuova generazione, il gioco non possiede lo stesso appeal del suo illustre predecessore in 2D.

E’ proprio la struttura che andrebbe rivista a fondo, in quanto presente una linearità esasperante: come a dire che non vi perderete ma!.

I programmatori, inoltre, si sono soffermati maggiormente su aspetti poco rilevanti: è incredibile che nel gioco sia possibile uccidere persino i topi per le strade e non potere aprire un armadio!

Apprezzabili, invece, i poteri utilizzabili dal nostro Kain. Ho passato dei momenti solo a farlo saltare da un palazzo all’altro o ipnotizzare le persone… Dopo averli visti tutti rimane purtroppo ben poco..

Il titolo presenta, infatti, un fattore rigiocabilità molto basso al quale non fa da contraltare un appagamento tale da giustificarne comunque l’acquisto.

Sicuramente i fan di Kain rimarranno delusi, ma quelli che cercano un gioco d’azione potrebbero trovarlo piacevole… Questi possono aggiungere mezzo punto in più alla recensione.

Voto Recensione di Blood Omen 2 - Recensione


6.5