Recensione

Blazing Angels: Squadrons of WWII

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a cura di Raiden

In Blazing Angels vestiremo i panni di un pilota americano che vuole arruolarsi nella RAF, l’aviazione inglese, durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale (periodo storico ormai sin troppo ricorrente nel panorama videoludico mondiale, soprattutto recentemente). Il titolo di Ubisoft ha l’onere di essere il primo gioco dedicato ad aerei da combattimento per la nuova console da casa di Sony, inserendosi nella line-up iniziale con grinta e coraggio anche se con risultati non troppo esaltanti. Le differenze tra le varie versioni di Blazing Angels sono infatti decisamente poche e, soprattutto per quanto concerne la veste grafica del gioco, non riuscirà affatto difficile scambiare la versione per le console di nuova generazione, con quella per le console a 128 bit.

Simulazione o arcade?Ad onor del vero, Blazing Angels non vuole essere propriamente un simulatore di aerei da combattimento. Sarebbe quantomeno ambizioso definirlo così e non sarebbe giusto nei confronti dei VERI simulatori considerarlo tale. L’ultima fatica di Ubisoft, per quanto possa tendere, lontanamente, a simulare il volo di un aereo, soprattutto sfruttando il sensore di movimento, non mira ad essere altro che un arcade. Un bell’arcade certo, ma pur sempre un arcade senza troppe pretese e sicuramente ben lungi dall’obbligo di conoscere levette, cloches, manette e motori di un aereo per poter essere giocato.Potremmo più correttamente definirlo uno “sparatutto aereo” o uno “shooter dei cieli”. Ma andiamo a scoprire più da vicino di che cosa si tratta.La trama si rifà alla storia vera e propria, quella che tutti noi conosciamo (la conosciamo vero?) e che abbiamo avuto modo di studiare sui libri di scuola. Le nostre missioni non influenzeranno minimamente il corso degli eventi e anche un nostro eventuale fallimento non andrà ad influire nella storia così per come è stata scritta. Durante il gioco prenderemo parte ad eventi quali l’incendio di Londra dopo un bombardamento, la guerra in Nord Africa, l’evento di Pearl Harbor e di Berlino ed in ogni caso non potremo influire sul corso degli eventi, besì le nostre azioni si limiteranno a portare a compimento tali eventi storici così per come sono conosciuti. Il gameplay del gioco è piuttosto semplice, incentrato sulla frenesia dell’azione, sul divertimento che si può ricavare da un volo aereo. Il sistema di controllo è piuttosto buono, privo di difetti significativi e, tutto sommato, anche il sensore di movimento risulta essere ben implementato, con le quattro direzioni verso cui muoversi (indietro, avanti, sinistra, destra) e con la possibilità di fare virate, piroette e giri completi su sè stessi. La giocabilità fa in modo da rendere godibile il volo sull’aereo da combattimento e non di rado potremo provare piacere a volare tra i cieli di una città in fiamme abbandonando il nostro obiettivo principale e concentrandoci piuttosto sul volo puro e semplice, anche a costo di essere poi assaliti da nemici o, nella migliore delle ipotesi, richiamati al dovere dai nostri superiori. Anche sparare dai nostri velivoli risulta facile e mai frustrante. Con relativa semplicità riusciremo a colpire i nostri bersagli e a farli fuori in men che non si dica. Potremo optare per i proiettili da sparare frontalmente oppure per le bombe ed i missili, da sganciare dal “ventre” del mezzo volante. Per dovere di cronaca dobbiamo però muovere una critica al sistema di agganciamento dei bersagli, non molto preciso e frustrante in alcune situazioni, sarà la nostra causa principale di molti degli schianti al suolo in cui saremo coinvolti.I velivoli implementati sono circa quaranta e tutti ricostruiti fedelmente nei minimi dettagli. E’ possibile ripararli da eventuali danni anche mentre si è in volo, mediante una corretta sequenza di tasti che apparirà sullo schermo una volta accertato l’entità del danno subito.

Tante modalità di giocoIl rischio principale di un gioco che pretenda di rispettare la storia così per come è stata scritta per sempre, è quello di offrire al giocatore solo poco più che una serie di missioni troppo lineari e troppo simili tra loro. Ogni missione prevede un obiettivo da portare a termine (un edificio – chiave da radere al suolo, una serie di aerei avversari da far precipitare a suon di missili) e una serie di missioni secondarie che si pongano lo scopo di accrescere la voglia di sfida del giocatore che, in alcune fasi, sarà poco stimolato a proseguire nel gioco proprio a causa della linearità e dell’eccessiva somiglianza delle missioni.La versione per PS3 di Blazing Angels consente di giocare anche online con una discreta modalità multiplayer: sono presenti, oltre alla classica e ormai immancabile modalità Deathmatch fino a sedici giocatori “tutti contro tutti”, anche una serie di campagne da portare a termine in multigiocatore, una inedita Seek and Destroy, ovvero una modalità a squadre che prevede di abbattere i nemici indicati, la missione in Co-Op, ovvero cooperativa sino a quattro giocatori e la modalità Adversarial, molto interessante e forse la più convincente, poiché saremo protagonisti di un combattimento a squadre il cui obiettivo principale sarà la base avversaria.

Next Generation?Per quanto riesca ad ottenere la sufficienza piena, Blazing Angels soffre della sindrome da vecchia generazione di cui si è parlato in occasione di altri titoli di lancio delle nuove console a 256 bit. I modelli poligonali non sono esaltanti, i dettagli grafici e le minuzie non sono state realizzate con la giusta cura e, anche se durante il volo qualche effetto di blur risulta essere sopra la media, rendendo bene il senso della velocità e del volo libero, poco fanno piacere i vistosissimi rallentamenti in occasione delle esplosioni più ravvicinate e altrettanto fanno storcere il naso i paesaggi nella loro totalità che, per quanto suggestivi, non riescono a rendere giustizia alle loro controparti reali. Non possiamo fare a meno di sottolineare però, che il gioco in 720p rende bene l’idea del volo e della libertà di scorrazzare alti nei cieli o di simulare, se qualcuno ne avesse voglia, una disastrosa caduta in picchiata contro un edificio o contro l’asfalto.Il sonoro non merita nè infamia nè lode, come si suol dire. Niente di esaltante sul fronte dialoghi: pur essendo completamente in italiano sono davvero poche le frasi che i personaggi pronunciano troppo spesso, quasi fosse una cantilena in alcune situazioni. Migliore la colonna sonora, davvero bella, a tratti poetica e perfettamente capace di rendere l’idea dell’atmosfera che ci circonda durante un volo e buoni anche gli effetti sonori. I rumori provenienti dalle eliche degli aerei, dalle manovre che faremo di volta in volta, dai proiettili e dai missili che lanceremo contro i nemici sono tutti molto verosimili e di buona qualità.Come già anticipato, la serie di missioni principali, forse un pò troppo ripetitive e simili tra loro, le missioni secondarie e le modalità online, garantiscono una giocabilità senz’altro discreta. Molti di voi saranno capaci di abbandonare dopo poche ore di gioco il titolo Ubisoft, ma altrettanti troveranno interessante il livello di sfida proposto o, perché no, il semplice fatto di poter volare alti sui cieli infischiandosene dell’obiettivo da portare a termine.

– Molte modalità di gioco

– Modalità multiplayer

– Discreto supporto del Sixaxis

– Grafica non all’altezza

– Cali di frame rate vistosi durante le esplosioni

– Missioni principali troppo simili tra loro

7.0

Blazing Angels: Squadrons of WWII, non riesce ad imporsi come uno dei ‘must-have’ per PS3 in questa prima line-up ma sa farsi rispettare grazie alle sue molte modalità di gioco, sia in single player che in multiplayer, e al suo discreto supporto del Sixaxis di Sony.

Un titolo consigliato a chi fosse appassionato di storia in primis, di aerei da combattimento poi, e a chi voglia semplicemente provare l’ebbrezza del volo a 720p.

Voto Recensione di Blazing Angels: Squadrons of WWII - Recensione


7