Recensione

Bioshock 2

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a cura di DeViLJaVaN

Ci sono momenti, nella storia dei videogame, dove scatta qualcosa; questi momenti non sono scadenzati o prevedibili, semplicemente un gruppo di programmatori, per abilità e intuizione, creano un qualcosa che segna un nuovo passo nel gradino evolutivo dell’intrattenimento videoludico: Bioshock ha segnato uno di questi momenti.Ad oggi molte cose sono cambiate, anche a causa del titolo sopracitato, quindi la prova che deve sostenere il suo successore Bioshock 2 per raggiungere l’Olimpo dei videogiochi si presenta ancora più ardua. Consci di questa situazione, i ragazzi di 2K Marin, cui è stato affidato lo sviluppo del titolo, hanno più volte ribadito di voler creare un seguito in grado di eliminare tutti quei piccoli difetti di gioventù del primo capitolo, sviluppando al contempo una trama in grado di rivaleggiare con quest’ultimo; non resta quindi che andare ad analizzare il risultato finale per verificare se i programmatori siano riusciti nel proprio intento o se la bellezza emblematica rappresentata da Bioshock sia andata persa in questa sua evoluzione.

Big Daddy si nasce, ed io, modestamente, lo nacqui!Rapture, 1958, inizio della guerra civile; nei panni di Delta, prototipo Alfa di Big Daddy, saremo chiamati ad accompagnare la nostra sorellina, Eleanor, nel recupero della sostanza alla base di Rapture, l’ ADAM. Dopo una strenua lotta per difenderla dai ricombinanti, verremo costretti al suicidio dalla leader di una delle due fazioni in lotta, la dottoressa Sofia Lamb. 1969, ci risvegliamo nella stessa pozza dove siamo crollati, contattati dalla dottoressa Tenembaum, vecchia conoscenza del primo episodio, per salvare la nostra Eleanor e le altre nuove Sorelline.Gli eventi raccontati in questo seguito hanno luogo a dieci anni dalla fine di Bioshock: dopo la caduta di Andrew Ryan Rapture non è collassata un nuovo ordine, un nuovo leader, ne ha preso possesso e mira a farla rinascere col sacrificio delle ormai bistrattate Sorelline. Noi siamo fondamentalmente estranei a tutto questo, saremo chiamati a scegliere solo l’etica da mantenere per raggiungere il nostro scopo, ovvero ricongiungerci alla nostra piccola Eleanor.La nostra Eleanor, su questo cardine si basa la storia del titolo: come prototipo di Big Daddy, il nostro legame con la sorellina è di natura completamente diversa da quella degli altri della nostra razza; noi siamo emotivamente e fisicamente “legati” ad una sola Sorellina, dalla cui vicinanza e sopravvivenza dipende la nostra stessa esistenza. Non avanziamo oltre nella trama, ma il suo sviluppo progressivo saprà catturarvi; la grande quantità di audio-log e di dialoghi presenti permetterà di calarsi ulteriormente nella storia di Rapture e nella nostra, andando a scoprire interessanti incastri per i fruitori del predecessore. Il fattore sorpresa viene meno, in quanto l’ambientazione non si discosta molto dall’originale, ma il buon lavoro svolto riesce a non far pesare il tutto; Rapture è sempre Rapture, il frutto di menti folli e geniali. I leader cambieranno, gli abitanti moriranno, ma lei rimarrà ferma nella sua decadenza oppure risorgerà sotto una nuova forma. Questa trasposizione creerà inevitabilmente una spaccatura tra i giocatori, in quanto per molti snaturare questo aspetto sarebbe stato creare un brand nuovo, diverso da Bioshock, mentre per altri il titolo in questione sarà vissuto con una costante e relativamente fastidiosa sensazione di deja-du.

Bioshock 1.5Bioshock 2 è sostanzialmente un’evoluzione del primo capitolo, che ne ripresenta i pregi e ne migliora i difetti; tuttavia non mancano le novità, che non si limitano all’utilizzo di un Big Daddy come protagonista, ma come già espresso in sede di recensione della versione console, ad alcune interessanti aggiunte.Queste ultime si possono ricapitolare in alcuni nuovi nemici, una nuova interfaccia di combattimento ed una maggiore interazione con le Little Sister.Sotto l’aspetto dei nuovi nemici, la comparsa più pubblicizzata ed interessante è rappresentata dalla Big Sister, una specie di evoluzione della tecnologia del Big Daddy; essa si manifesta nella versione adulta delle Sorelline, le quali tramite un processo di trasformazione assumono un’ agilità sorprendente, unitamente ad una notevole forza fisica ed alla capacità di utilizzare i plasmidi. Inutile dire che il loro compito sarà quello di supervisionare le sorelle minori, comparendo dopo che avremo deciso di liberare o prosciugare queste ultime; un avviso a schermo e decisi rumori di sottofondo ci avviseranno quando queste temibili cacciatrici saranno sulle nostre tracce, lasciandoci pochi istanti per preparare una qualunque strategia atta ad affrontarle. Gli scontri si riveleranno divertenti ed appaganti, in quanto le sorellone rappresentano una piacevole variante di sfida, oltre ad un combattimento a ritmo molto serrato, senza considerare che la loro sconfitta ci permetterà di impossessarci del tanto agognato ADAM. Altra novità sul fronte avversari è rappresentata dai Brute, una versione potenziata dei ricombinanti, dotati di una stazza e di una forza fisica non indifferenti che sapranno metterci in difficoltà nel caso di scontri multipli. A livello di gameplay, la principale novità introdotta è rappresentata dalla nuova interfaccia di combattimento, propria del prototipo di Big Daddy che impersoneremo, il quale ha la capacità di utilizzare plasmidi ed armi contemporaneamente. Questa introduzione agevola ed amplia le possibilità offensive offerte dal titolo, in quanto non saremo portati come nel primo ad utilizzare solo i poteri maggiormente offensivi, ma potendo contare contemporaneamente su armi e capacità potremo dare il via alla sperimentazione ed alla varietà, abbinando plasmidi ed armi sino a scoprire la combinazione a noi più congeniale, consci del fatto che le possibilità, anche se non infinite, sono decisamente numerose. A garantire questa varietà ci penseranno le numerose armi e i vari plasmidi a nostra disposizione: per le prime, avremo a disposizione un buon arsenale dotato di diverse tipologie di fuoco, nonché della scenografica quanto utile trivella tipica del Big Daddy; sarà inoltre presente una speciale pistola in grado di permetterci l’aggiramento di torrette e telecamere dalla distanza, tramite un minigioco decisamente più semplice di quello del primo Bioshock, ma utile a mantenere alto il ritmo di gioco. Per quanto riguarda i plasmidi, la scelta si rivelerà ampia e variegata, ripresa in gran parte dalla dotazione del primo capitolo, arricchita però da potenziamenti migliori e da alcune divertenti varianti; saranno comunque sempre presenti i vari incenerimento, scossa e dardi congelanti. Inoltre il tutto si arricchisce di una quantità considerevole di tonici, in parte presi dal vecchio episodio ed in parte totalmente nuovi, in un campionario decisamente numeroso che potremo via via scoprire ed equipaggiare per beneficiarne costantemente degli effetti, quali aumento della corazza, incremento dei danni o della velocità, fino ad arrivare alla possibilità di ripristinare EVE con i kit medici.Infine, il rapporto con le Sorelline è stato intensificato; la nostra natura di Big Daddy ci permetterà di affiancare queste ultime proprio come i nostri “confratelli”, tuttavia per compiere questo passaggio dovremo sostituirci al vero accompagnatore, il che significherà una lotta serrata per la potestà della piccola. Una volta avuta la meglio sul nostro rivale, impresa non proibitiva ma comunque impegnativa, potremo decidere se prosciugare la Little Sister oppure se prenderla con noi: nel primo caso, otterremo una grande quantità di ADAM; nel secondo invece, dovremo accompagnare la piccola a caccia della preziosa sostanza, portandola a prosciugare i corpi di particolari ricombinanti e difendendola nel processo di assimilazione. Queste fasi rappresentano un’interessante ed adrenalinica variante al gameplay, oltre a fornirci una piccola dose di ADAM, ci metteranno nella condizione di dover preparare il terreno circostante all’imminente scontro, sistemando trappole intorno al perimetro e facendo incetta di kit di recupero e munizioni. Una volta risucchiata la sostanza da due cadaveri, la sorellina dovrà essere accompagnata nei condotti dai quali è solita uscire, e a questo punto starà a noi decidere se liberarla dall’influsso della pericolosa sostanza o se prosciugarla e porre così fine, in maniera più malevola, alle sue sofferenze.Così come in passato, le scelte da noi effettuate avranno risvolti sulla trama in maniera indiretta, portandoci ad una delle diverse conclusioni possibili.Per quanto riguarda i fattori che sono ripresi pressoché identici dal capostipite della serie, troviamo in primis l’ambientazione, i ricombinanti, i Big Daddy ed infine la modalità di avanzamento nell’avventura e le camere della vita, oltre ad alcune armi ed alcuni plasmidi tra quelli presenti.Ma soprattutto, Rapture. La città è proprio come l’abbiamo lasciata dieci anni orsono, nel bene e nel male; la guerra civile ha portato al potere la dottoressa Lamb, ma la situazione non è cambiata, le strade sono piene di ricombinanti pazzi pronti ad uccidere e dilaniare qualsiasi cosi si frapponga tra loro e l’ADAM. La sensazione di decadenza e di ansia è perfettamente trasposta, così come avvenne in passato; la scelta dei programmatori è stata probabilmente quella di non stravolgere uno dei cardini del successo del brand, pur tentanto tiepidamente di dare un qualcosa in più, con saltuarie ma splendide passeggiate sottomarine da una zona ad un altra della metropoli. Sarà inevitabile per i fruitori dell’originale provare una sensazione di già visto, tuttavia l’ambientazione rimane di grande impatto.Per quanto riguarda i nemici, i ricombinanti saranno la maggioranza degli avversari cui ci troveremo davanti, e per quanto nella catena alimentare la nostra posizione di Big Daddy sembri dare per scontato una data superiorità, ci troveremo spesso a ritrattare la cosa sotto l’assalto di gruppi ben organizzati ed armati; inoltre l’avvento delle Big Sister tutto ha fatto fuorché mettere in secondo piano i Big Daddy. Questi ultimi si aggireranno negli scenari pronti ad affiancare le Sorelline, ma anche qualora le avessimo liberate o consumate tutte debellando i loro protettori, altri compariranno a farne le veci aggirandosi come automi per gli scenari, pronti a rispondere ad un nostro eventuale atteggiamento ostile; non sono agili come le sorellone e non possono utilizzare i plasmidi, ma posseggono una potenza di fuoco ed una corazza in grado di spazzarci via qualora decidessimo di infastidirli senza opportuni accorgimenti.In ultimo, l’avanzamento nella narrazione sarà scandito, come nel predecessore, dalle indicazioni che ci verranno fornite via radio dalla Tenembaum e non solo; faranno inoltre ritorno le amate-odiate camere della vita, che se usate senza oculatezza rischieranno di rovinare l’esperienza di gioco, fornendoci un continuo respawn atto a distruggere qualsivoglia sensazione di costante tensione.

Sospesi Nel Tempo….Il vestito vecchio, spolverato e lucidato, si difende bene anche nei tempi a venire; questo devono aver pensato i programmatori nei confronti del comparto grafico del titolo. Il risultato finale è comunque apprezzabile, grazie ad un grande lavoro di ottimizzazione e pulizia riesce a difendersi egregiamente ed a rivaleggiare con molti titoli odierni, senza però raggiungerne i vertici. Lo stile non manca, e la possibilità di settare ogni parametro al massimo sino alla risoluzione di 1980×1200 con configurazioni, ad oggi, pienamente negli standard, gioca a favore del titolo che vede così alleggerire quello che si presta ad essere il tallone d’Achille della produzione. Purtroppo da segnalare la mancanza del supporto al true widescreen; qualora impostassimo tale modalità subiremo infatti un “taglio” della videata per adattarla al formato selezionato, sia esso 16:9 o 16:10.Il comparto sonoro lascia invece, ancora una volta, estasiati. Le musiche anni ’60, gli effetti sonori, i dialoghi; tutto è stato curato minuziosamente, in grado di immergerci nuovamente nell’atmosfera della decadente città sottomarina, e l’utilizzo sapiente degli effetti ambientali e delle voci dei replicanti contribuiscono a mantenere alto il livello di tensione ed ansia sul giocatore. Proprio il doppiaggio merita una menzione d’onore, con attori decisamente in vena e dialoghi molto ben redatti.Molto lavoro è stato fatto inoltre sull’ottimizzazione dell’interfaccia e dei controlli, oltre al classico e collaudato connubio mouse tastiera tanto caro agli FPS, sono stati adibiti alla selezione dei plasmidi e delle armi rispettivamente i tasti funzione e quelli numerici; il tutto funziona egregiamente e permette un ottima fruizione del titolo. Questa variazione dell’ HUD della versione pc ha aperto però la strada ad un altro problema, ovvero la mancanza del supporto ai tradizionali gamepad, che non ha tardato nel creare malcontento tra l’utenza.La longevità si attesta sui livelli di produzione odierni, aggirandosi intorno alle 10-15 ore per il completamento dell’avventura, a seconda del tempo dedicato alla ricerca e all’esplorazione di ogni angolo di Rapture; è comunque garantita una discreta dose di rigiocabilità data dai differenti finali cui ci condurranno le nostre scelte morali.

Rivoluzione!Corre l’anno 1959, e la guerra civile a Rapture è appena scoppiata; siamo dunque chiamati a combattere per la Sinclair Solution allo scopo di evolverci tramite l’acquisizione di ADAM in quello che è, praticamente, un grosso esperimento di laboratorio. Con questo semplice ma efficace incipit viene introdotta la modalità multiplayer del titolo, che al di là di ogni dubbio o perplessità, si dimostra ben fatta e divertente; nonostante la componente single player sia indubbiamente la colonna portante di Bioshock 2, l’implementazione del comparto multigiocatore si dimostra più di una semplice aggiunta accessoria.Per sfidare gli altri ricombinanti nella corsa alla sopravvivenza, avremo a disposizione diverse modalità:Sopravvivenza: Classico deathmatch tutti contro tutti.Guerra Civile: La modalità deathmatch a squadre.Cattura la Sorellina: Variante del classico cattura la bandiera, a turno le due squadre si alterneranno tra il difendere la sorellina ed il catturarla per portarla ad un condotto.Conquista: Modalità a squadre dove dovremo conquistare e mantenere il possesso dei vari punti di controllo.Proteggi L’ADAM:Modalità in singolo o a squadre, nella quale dovremo prendere e proteggere la sorellina per un determinato tempo acquisendone l’ADAM.Ultimo ricombinante: Modalità sopravvivenza a squadre senza rientri, nella quale vince l’ultimo o la maggioranza di ricombinanti rimasti in vita al termine della partita.Inevitabile, inoltre, la possibilità di diventare Big Daddy nel corso della partita, semplicemente trovandone la tuta e prendendone possesso; in tale modalità saremo armati di sparachiodi e mine di prossimità, oltre ad avere una forza ed una resistenza fisica decisamente superiori.Dulcis in fundo, è stato introdotto un sistema di crescita del personaggio che sbloccherà via via nuovi potenziamenti, oltre ad un sistema di trofei durante le partite al raggiungimento di determinati obiettivi, i quali garantiranno esperienza bonus.Unica nota dolente, la modalità multiplayer non può contare sul supporto della rete LAN, sarà impossibile quindi sfidarsi in rete locale con i propri amici.

HARDWARE

Requisiti minimi:-Sistema operativo: Windows XP, Vista, Windows 7– Processore: AMD Athlon 64 3800+ 2.4Ghz o superiore, Intel Pentium 4 530 3.0Ghz o superiore– Memoria: 2GB– Scheda grafica: NVIDIA 7800GT 256MB o superiore, ATI Radeon X1900 256MB o superiore– DirectX: DirectX 9.0c– Hard Drive: 11GB– Sonoro: scheda audio compatibile con DirectX 9.0C

Requisiti Raccomandati:– Processore: AMD Athlon 64 X2 5200+ Dual Core 2.60Ghz, Intel Core 2 Duo E6420 Dual Core 2.13Ghz– Memoria: 3GB– Scheda grafica: NVIDIA 8800GT 512MB o superiore, ATI Radeon HD4830 512MB o superiore

– E’ Bioshock..

– ..migliorato sotto quasi tutti gli aspetti.

– ..è Bioshock.

– Comparto tecnico datato.

8.8

In definitiva, il ritorno a Rapture si è dimostrato molto intenso ed intrigante; il titolo ha perso parte della magia data dall’originalità di 3 anni orsono, come era lecito attendersi, tuttavia la sua ambientazione rimane una delle più affascinanti e curate del panorama videoludico. Ci troviamo di fronte ad un capolavoro che paga un caro dazio al suo predecessore, in quanto ne ricalca le orme offrendo una quantità ristretta di nuove idee; la trama è molto ben realizzata ed esposta al giocatore, tuttavia il carisma degli antagonisti in questo sequel perde qualche colpo, benchè le figure del passato non siano scomparse del tutto. A livello tecnico non sono stati fatti quei grandi passi in avanti che ci si aspettava, ciononostante questa caratteristica sia in parte nascosta dallo stile e da una resa grafica migliore su pc. Il comparto audio è eccelso, la giocabilità ha fatto grandi passi in avanti e la longevità che in singolo si attesta sulla media delle produzioni odierne, gode di un ulteriore spinta data da un comparto multiplayer di qualità.

Non ci troviamo davanti alla pietra miliare che fu il suo predecessore, ma Bioshock 2 rimane un titolo di grande spessore, meritevole di far parte della ludoteca di ogni appassionato.

Voto Recensione di Bioshock 2 - Recensione


8.8