Anteprima

Bioshock 2

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a cura di andymonza

L’annuncio della presenza in Bioshock 2 di una componente multigiocatore ha suscitato reazioni contrastanti, giustificate dalla particolare natura del predecessore: più che uno sparatutto, l’esperienza si è rivelata meglio assimilabile ad un’avventura, dove storia ed ambientazioni giocavano un ruolo fondamentale, e l’azione in sé stessa tendeva a passare in secondo piano quanto ad immersività offerta. Basare un comparto multigiocatore competitivo sulla pura azione non avrebbe funzionato, e gli sviluppatori 2K Marin si sono adoperati per fornire un background narrativo a supporto, che riuscisse a trasformare una lunga serie di deathmatch e capture the flag in un tassello narrativo di quell’epopea che è la storia di Rapture e dei suoi folli abitanti. Un evento organizzato da 2K a San Francisco ci ha permesso di gettare uno sguardo al comparto multigiocatore, e prendere parte ad alcuni match, vediamo com’è andata.

Civil WarE’ il 1959. Mentre in superficie viene venduta la prima Barbie e si accerta il primo caso mondiale di AIDS, sotto al livello del mare la città di Rapture è sull’orlo di una devastante guerra civile. Contro il leader e fondatore Andrew Ryan insorge infatti il misterioso Atlas, portando i suoi molti seguaci a combattere una cruda guerra per le strade dell’immensa metropoli subacquea. L’esistenza e la sanità mentale di ogni cittadino sono pesantemente minacciate, e l’unica soluzione è cercare di sopravvivere al dilagante delirio. In mezzo a tanto panico, c’è naturalmente chi si sfrega le mani: una guerra significa sempre tanta sofferenza, tanti morti, e per qualcuno tanti soldi.La Sinclair Solutions è ben decisa a spillare fino all’ultimo centesimo dall’imminente conflitto vendendo i suoi plasmidi da guerra al miglior offerente: prima di poterli impacchettare e commercializzare, c’è bisogno di qualcuno che con grande spirito altruistico li testi. Ed è così che diversi cittadini di Rapture troveranno nella loro segreteria un messaggio che gli offre questa straordinaria opportunità: avere un vantaggio enorme sui propri nemici per le strade, al prezzo di qualche piccolo rischio. E cosa c’è di meglio?E’ questo il travagliato contesto a cui ci si affaccerà ad ogni match online, naturalmente non prima di aver scelto nei panni di quale cittadino imbracciare le armi: abbiamo rivisto Jacob Norris, il saldatore ed operaio già conosciuto all’E3 di quest’anno, per poi fare la conoscenza di Danny Wilkins, giocatore di football, Barbara Johnson, casalinga, e diversi altri. Caratterizzati da abbigliamento ed aspetto differenti, questi personaggi presentano diverse storie personali, delle quali il giocatore potrà assorbire piccoli frammenti tramite l’esplorazione dell’abitazione/menu e grazie a brevi frasi pronunciate durante gli scontri online.Alla scelta del personaggio si affianca quella della maschera tipica dei Ricombinanti, selezionabile tra cinque stravaganti possibilità, e dell’arma da corpo a corpo, che passa dalla classica chiave inglese ad oggetti più bizzarri, come un trofeo sportivo.Si passa successivamente ad un menu dove è possibile impostare fino a tre preset di armi, primaria e secondaria, plasmidi e tonici, detti Loadout. Le possibilità saranno all’inizio limitate, ma crescere di rank accumulando successi negli scontri online sbloccherà via via nuovi potenziamenti ed armi più efficaci, avvenitmento che verrà accompagnato da una telefonata della Sinclair Solutions che informa che nuovi Plasmidi ed armi sperimentali sono stati sbloccati.Una volta equipaggiato il personaggio, è finalmente tempo per entrare in azione.

Battlefield RaptureSe è vero che le vie di Rapture non si sono mai presentate agli occhi dei giocatori di tutto il mondo come particolarmente tranquille, il caos offerto dal comparto multigiocatore di Bioshock 2 è senza dubbio inedito. Un massimo di dieci giocatori possono affrontarsi in tre diverse modalità: il più classico dei tutti contro tutti, un analogo deathmatch a squadre, ed infine la modalità più originale, il Capture the Sister!Due squadre da cinque giocatori ciascuna si daranno battaglia per le vie di Rapture, con un team incaricato di rapire la bambina e portarla verso uno dei boccaporti per la liberazione, mentre gli avversari fanno di tutto per fermarli.In questo tira e molla non manca l’intervento del Big Daddy, impersonato a turno da un membro della squadra incaricata di difendere la sorellina: giocando nei panni del gigantesco palombaro si avrà un armamentario di tutto rispetto al prezzo di una camminata molto lenta e di una visuale limitata. L’arma principale è la classica Rivet Gun, a supporto della quale si possono utilizzare granate e lo Stomp, un’abilità speciale con cooldown che permette di stordire per qualche secondo tutti i nemici nelle vicinanze. Gli altri giocatori, molto meno armati del buttafuori, potranno comunque attingere a diverse interessanti risorse: si comincia con le classiche torrette difensive, presenti sia con lanciarazzi che con mitragliatrice pesante, le quali possono essere manomesse e fatte funzionare a favore del giocatore; naturalmente il sistema di hacking è stato ulteriormente semplificato rispetto alla campagna singolo giocatore, e consiste ora nella semplice pressione mantenuta di un tasto rappresentata a schermo da una barra che si riempie velocemente. Se tuttavia si dovesse ricevere del fuoco nemico durante l’operazione, occorrerà cominciare da capo. Altra interessante peculiarità derivata dalla campagna singolo giocatore è la Ricerca. Abbattuto un nemico, tramite la pressione mantenuta di una tasto sarà possibile scattare una foto del suo corpo senza vita, ed ottenere così un bonus di danno contro il malcapitato per tutta la durata del match; in particolare quest’ultima trovata dimostra come il lavoro di Digital Extremes sia frutto di un’accurata rivisitazione delle atmosfere del brand, più che un semplice comparto multigiocatore gettato a casaccio nella confezione.L’utilizzo di armi e plasmidi è come sempre divertente e fluido; da segnalare è la presenza di alcuni nuovi plasmidi tra quelli selezionabili, come il Geyser Trap. Esso permette di depositare per terra una piccola pozzanghera la quale proietterà molto in alto chiunque vi incappi, utile quandi tanto per raggiungere aree elevate quanto per disorientare i nemici. Quanto alla possibilità di combinare i poteri dei plasmidi vista in singolo giocatore, durante i nostri hands on essa non si è manifestata.Le mappe che faranno da teatro agli scontri saranno inizialmente dieci, e tutte facilmente riconoscibili dai veterani del primo titolo; per quanto esse siano dunque apertamente ispirate a livelli del primo Bioshock, ci è stato confermato dagli sviluppatori che è stato fato un lavoro di completo re-design, in modo da ottenere mappe tattiche pur mantenendo le caratteristiche estetiche distintive dei vari luoghi. Nonostante la bontà del design, le tre mappe provate durante il nostro hands on sono sembrate un po’ piccole per dieci giocatori: occorrerà attendere la versione finale per capire se si tratta di una scelta precisa, o se nel carnet sono presenti anche livelli di più ampio respiro.Dal punto di vista tecnico, il netcode è apparso stabile, senza lag nè rallentamenti di sorta, così come il lavoro sulla grafica, che per quanto non sfoggi tutti i nuovi effetti visit nell’hands on singolo giocatore, è comunque accattivante.

– Idee originali

– Armi ben assortite

– Ben contestualizzato

L’estesa prova sul comparto multigiocatore di Bioshock 2 ha confermato le prime buone impressioni. Digital Extremes si è rivelata una scelta vincente, in quanto capace di interpretare attentamente le peculiarità di un brand delicato, e di inserirle in un contesto online competitivo. Il caos che si scatena sulle piccole mappe è notevole, e la combinazione armi sperimentali/plasmidi porta sempre a conseguenze divertenti.

Ben caratterizzato, questo comparto terrà senza dubbio banco tra gli appassionati per qualche mese; quello che davvero resta da scoprire è quanto interesse questo progetto sarà in grado di suscitare affiancato ad alcuni mostri sacri del genere, che del comparto online fanno una vera e propria ragion d’essere.

Di certo, il supporto continuato da parte sviluppatori sarà fondamentale.

Rimanete con noi per un’esclusiva Videanteprima interamente dedicata a questo comparto multigiocatore, da Lunedì 9 Novembre su queste pagine.