Anteprima

Binary Domain

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a cura di FireZdragon

Los Angeles – Ad arricchire la line-up SEGA per il 2012 ci penserà Binary Domain, sparatutto in terza persona sviluppato dal team di Toshihiro Nagoshi, creatore di brand storici come Yakuza e Monkey Ball. Durante l’E3 2011 ci è stato mostrato un intero livello di gioco, fornendoci così l’occasione che aspettavamo per poter vedere con i nostri occhi lo stato di avanzamento dei lavori e osservarne i pregi e le peculiarità più rilevanti.

USA contro Giappone, la storia si ripeteNel 2080 umani e androidi coesistono pacificamente ed il Giappone è diventato un leader mondiale nello sviluppo di tecnologie robotiche. Con un background narrativo del tutto simile a quanto raccontato in Io Robot di Isaac Asimov, la storia prenderà una svolta quando una società sconosciuta introdurrà sul mercato per la prima volta un androide con emozioni e sembianze umane, cosa assolutamente vietata da una legge internazionale.Gli Stati Uniti d’America, indispettiti dalla situazione, decidono dunque di inviare una task force di specialisti nella Terra del Sol Levante in modo da alzare il velo su questo mistero e punire i responsabili. Infiltrarsi sul territorio, tuttavia, non sarà una cosa semplice visto che lo stesso governo giapponese cercherà di ostacolare la missione vivendo la cosa come una vera e propria invasione esterna. Vestiti i panni del capitano Dan, all’inizio di ogni missione, avremo la possibilità di scegliere, tra un ventaglio di una decina di compagni, altri due membri della squadra da portare con noi. Durante questa presentazione ve ne erano disponibili solo quattro, un energumeno americano, un cecchino coreano e due specialisti inglesi. Ogni personaggio, come nel più classico dei casi, sarà dotato di un armamentario diverso rispetto agli altri, avrà punti salute differenti e abilità particolari, in modo da poter variare agevolmente le capacità del team in base all’obiettivo da portare a termine. Per questa dimostrazione la scelta è ricaduta sui due soldati inglesi, bilanciati ed indicati per la missione di infiltrazione che stava per essere intrapresa.

Stringimi forte!Binary Domain si presenta come un classicissimo TPS con tanto di sistema di coperture mutuato da titoli più blasonati come Gears of War, decine di nemici da affrontare contemporaneamente ed energia auto rigenerante. Le influenze derivate da Vanquish sono inoltre evidenti ed il titolo lo ricorda nei colori, negli effetti speciali ed anche per l’approccio alle battaglie caotico e fracassone, anche se non ancora ai livelli del titolo dei Platinum Games.Se dal punto di vista stilistico e da quello delle meccaniche di base quindi, Binary Domain sembra adagiarsi ad uno standard ormai comune al genere, vedendo il gioco in azione sono emersi altri interessantissimi dettagli che permetteranno all’ultima fatica di Toshihiro Nagoshi di emergere dalla massa. Punto focale dell’intera produzione è la complessità delle hitbox dei robot nemici, studiate a tavolino per reagire in maniera differente ad ogni colpo subito. Scordatevi dunque di poter eliminare gli androidi con semplici colpi alla testa: questi una volta decapitati continueranno a sparare all’impazzata verso qualsiasi bersaglio in movimento. Potrà capitare dunque che nella bagarre del combattimento i nemici inizieranno a spararsi tra di loro dandoci il tempo necessario di elaborare una nuova tattica di attacco e permettendoci al contempo di risparmiare munizioni. Colpendoli con precisione ad un braccio potremo invece fargli cadere l’arma equipaggiata che non tarderanno tuttavia a raccogliere con l’arto ancora sano. Inarrestabili come dei veri e propri Terminator i nostri avversari non si arrenderanno nemmeno dopo avergli fatto saltare per aria la parte inferiore del corpo e si trascineranno verso di noi cercando di afferrarci e stringerci in una morsa mortale. L’intelligenza artificiale sarà dunque il punto di svolta del titolo e, a seconda della sua realizzazione, potrebbe significare un successo eclatante o lasciare questo sparatutto nel limbo dei titoli mediocri.La gestione certosina delle hitbox si è rivista anche nel combattimento di fine livello contro un boss gigantesco. Armati di lanciarazzi, il nostro obiettivo era quello di far saltare le coperture alle giunture di questo aracno-robot e riuscire a farlo collassare su sé stesso. La cosa tuttavia è risultata più difficile del previsto dato che il nemico era capace di appoggiarsi ai palazzi circostanti per evitare di cadere e nel frattempo continuava a martellarci con missili e cannonate. Gli sviluppatori hanno assicurato che lo scontro prevede decine di punti di attacco differenti ed ogni battaglia potrebbe richiedere una tattica di approccio diversa a seconda della nostra posizione e dell’enviroment circostante.

Curati da solo…Il discorso dell’intelligenza artificiale evoluta si ripercuoterà anche sui nostri compagni di missione, in grado di sviluppare un valore di fiducia in base alle scelte intraprese ed alle azioni compiute: fornirgli medikit o aiutarli nei momenti di difficoltà farà si che questi corrano in nostro aiuto e ci coprano le spalle con del fuoco di soppressione nel momento del bisogno, ignorarli invece provocherà un effetto contrario e potrebbe portarli addirittura a rifiutare i nostri ordini diretti.Binary Domain sarà compatibile con Kinect e supporterà i comandi vocali. Esattamente come in Mass Effect 3 potremo chiedere ai commilitoni di avanzare, fare fuoco su un bersaglio specifico o portarci munizioni e kit medici. Queste funzionalità potranno essere sfruttate anche da chi non possiede la periferica targata Microsoft ma è dotato tuttavia solo di un normalissimo microfono, cosa che, solitamente, non è contemplata dagli altri giochi.Durante questa breve demo di dimostrazione la morte è sopraggiunta almeno una decina di volte, indicando un livello di difficoltà più che discreto che speriamo non venga limato in fase di rifinitura così da proporre ai giocatori un titolo ostico al punto giusto ed in grado di offrire una sfida capace di tenere impegnati a lungo.

– Livello di IA elevato

– Sistema di hitbox eccezionale

– Ottima interazione tra i membri del gruppo

– Comandi vocali

Binary Domain è partito un po’ in sordina ma è riuscito ad emergere grazie ad un comparto tecnico più che discreto e ad un’intelligenza artificiale ben studiata. L’intricato sistema di hitbox e la buona varietà di situazioni mostrate durante le battaglie potrebbero essere i punti di forza di questo nuovo sparatutto in terza persona che promette di portare sulle nostre console HD un concentrato di azione e tatticismo. Il titolo è atteso per il prossimo febbraio e questa prima prova ci ha convinto a seguirne lo sviluppo da vicino: le premesse per un titolo di successo ci sono tutte, non ci resta che confidare nel lavoro svolto da Toshihiro Nagoshi e dal suo team.