Recensione

Beyond Good and Evil

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a cura di Fabfab

Esce finalmente anche su GameCube l’ottimo gioco di Michel Ancel (il creatore di Rayman), uno dei titoli più sottovalutati degli ultimi tempi, che ha visto finora la luce solo su PS2 e Pc: la speranza è che questa volta ottenga i riconoscimenti che merita, grazie anche alla lodevole scelta da parte di Ubisoft di venderlo da subito all’eccezionale prezzo di 29.90€!

The green girl (non parlo di She-Hulk)Jade è una giovane ragazza dal passato misterioso che, assieme allo zio Pey’j, gestisce un orfanotrofio sul pianeta di Hillys: purtroppo la perdurante guerra contro la misteriosa razza aliena dei DomZ e le difficoltà economiche che ne sono diretta conseguenza mettono a dura prova l’operato dei due benefattori. Nel tentativo di venire a capo quantomeno all’impellente problema dei conti in rosso, Jade decide di mettere a frutto la sua abilità di esperta fotografa accettando l’incarico di catalogare tutte le specie viventi di Hillys, molte delle quali sono a rischio di estinzione a causa del conflitto; oltre a ciò la nostra si dedica ad incarichi di reporter free-lance che finiranno per metterla in contatto con la rete clandestina IRIS, un vero e proprio gruppo di resistenza e contro-informazione che si oppone direttamente alla propaganda dell’esercito, smascherandone le losche manovre condotte a danno della popolazione civile. Pare infatti che l’operato delle rinomate Squadre Alfa, la punta di diamante nella guerra contro i DomZ, sia quanto meno sospetto e che in realtà le ragioni del conflitto siano tutt’altra cosa rispetto ai pomposi proclami ufficiali.La trama, come potete intuire, svolge un ruolo fondamentale in Beyond Good & Evil, immergendo il giocatore in un’esperienza ludica incredibilmente coinvolgente ma anche coerente: in un crescendo di tensione e colpi di scena Jade scoprirà non solo cosa si cela dietro la facciata pubblica delle istituzioni militari di Hillys, ma riuscirà a fare luce anche sul suo oscuro passato.

Reporter d’assaltoIl titolo Ubisoft è un action/adventure in terza persona che riesce ad amalgamare con efficacia elementi action e platform, con momenti di esplorazione e fasi di combattimento che esaltano un gameplay efficace e ben studiato: Jade non è un’eroina a tutto tondo impegnata a salvare il mondo, ma un personaggio carismatico e realistico che si trova coinvolta in un gioco più grande di lei e decide coraggiosamente di proseguire per la sua strada anche perché schiacciata dalle circostanze. Ogni elemento è al posto giusto, la macchina fotografica non è un’aggiunta esteriore, ma un elemento importante che finiremo per utilizzare naturalmente una volta immedesimati nella mentalità da fotoreporter.Gli ambienti in cui Jade si trova a muovere sono tridimensionali, ma il percorso è sempre segnato, non tanto nel senso che è lineare (per quanto spesso la strada da seguire sia sempre evidente), quanto perché sarà impossibile deviare dai binari previsti, anche in caso di errore: non ci troveremo mai di fronte a passaggi impegnativi stile platform, cadere è impossibile anche quando ci si trovi a camminare o saltare ad altezze vertiginose. In generale, a dire il vero, l’interazione vera e propria non va molto oltre il premere interruttori o lo spostare casse; spesso occorrerà studiare l’ambiente per capire cosa fare per proseguire, ma di solito la soluzione è sempre piuttosto evidente. Ciò rende l’esplorazione divertente, appagante (quando si trova lo stratagemma giusto per sbloccare una certa porta) ma mai frustrante; questa scelta, inoltre, permette di concentrarsi sull’esplorazione degli affascinanti ambienti senza perdere troppo tempo con inopinati ostacoli.

La forza dell’amiciziaDurante le nostre avventure non saremo quasi mai soli: lo zio Pey’j e, in seguito, l’agente dell’IRIS Doppia H ci accompagneranno ed aiuteranno in molti frangenti. I due non saranno mai controllabili direttamente dal giocatore, ma possiamo chiedere loro di compiere un’azione prefissata (se è necessario, ad esempio, abbassare contemporaneamente due leve posizionate ai lati opposti di una stanza, chiedendo l’intervento del compagno questi andrà automaticamente a occuparsi del marchingegno su cui non stia agendo Jade) oppure di utilizzare le loro capacità per superare determinati ostacoli: Pey’j ha un paio di grosse tenaglie per tagliare le recinzioni, Doppia H può caricare come un toro porte e pareti.Ma dove la presenza di un compagno può risultare parecchio utile è durante i combattimenti: questi ultimi, a dire il vero, non sono troppo complessi da gestire. Jade combatte utilizzando il suo bastone, per maneggiare il quale è sufficiente premere il tasto di attacco unitamente ai direzionali; non c’è lock-on sugli avversari, ma nel complesso gli scontri risultano spesso piuttosto facili. Quando si viene attaccati da più avversari contemporaneamente, il nostro compagno si prenderà cura di alcuni di loro, combattendo autonomamente da noi: potremo chiedere comunque il suo aiuto ed in questo caso egli eseguirà un colpo speciale (uguale sia per Pey’j che per Doppia H) in grado di proiettare in aria i nemici, rendendoli facili bersagli per il nostro bastone.Occasionalmente dovremo vedercela con alcuni boss di fine livello, ma generalmente il grado di sfida rimane sempre molto basso: è sufficiente perdere qualche secondo a studiare le loro mosse per riuscire a neutralizzarli facilmente.

Jade l’infiltratriceNon sempre è consigliabile affrontare i vari nemici che si parano sul nostro cammino, anzi, spesso un approccio più discreto è necessario per poter superare indenni determinate locazioni, specie se sono pattugliate dai soldati.La componente stealth del gioco risulta perfettamente integrata nel gameplay generale: una Jade che fa irruzione in centri militari iperprotetti deve agire con cautela, evitando di affrontare a viso aperto le sentinelle. Non aspettatevi comunque un grado di simulazione (e difficoltà) alla “Splinter Cell”, come negli altri casi si tratta di un’aggiunta funzionale e utile alla varietà del prodotto, ma che non rappresenta una sfida particolarmente ardua.Le guardie hanno un campo visivo limitato, spesso sono immobili nella loro posizione o comunque seguono dei percorsi di pattugliamento prestabiliti e facilmente aggirabili; Jade può appiattirsi contro le pareti e sbirciare, accucciarsi per nascondersi, muoversi silenziosamente per passare loro sotto il naso.Al di fuori della missione principale, è possibile dedicarsi a tutta una serie di attività secondarie ma comunque utili: Hillys è liberamente esplorabile sia a piedi che a bordo del nostro hovercraft. Potremo interagire con molti abitanti della città, dovremo andare alla ricerca di soldi per procurarci potenziamenti e cure, di perle per pagarci le migliorie al nostro mezzo, indispensabili per superare alcuni ostacoli, senza dimenticare l’incarico ricevuto di fotografare tutte le specie viventi con cui entriamo in contatto, attività parecchio remunerativa.

C’è vita su HillysIl gioco creato da Ancel è volutamente un concentrato di giocabilità pura, senza fronzoli e senza aggiunte artificiose: seguendo la storia principale si passa da una missione all’altra senza che il ritmo denoti mai cedimenti, senza cioè i tempi morti che caratterizzano la maggior parte dei titoli, quelli, per inteso, in cui si richiede al giocatore di affrontare più volte lo stesso livello prima di poterlo completare interamente. Avete presente le lunghe peregrinazioni di Metroid? Ecco, in “Beyond Good & Evil” non troverete nulla del genere. Quello che vi occorre per superare una missione lo avrete già in inventario prima di affrontarla, oppure lo troverete esplorando attentamente l’ambiente. D’altronde questo non significa che il gioco si riduca ad una corsa verso il finale; in ogni momento potrete decidere di abbandonare la saga principale e abbandonarvi ad un po’ di sana e rilassante esplorazione, oppure affrontare il campionato di hovercraft.Tecnicamente il titolo non delude: la grafica e ottima e non si segnala nessuno dei consueti problemi che affliggono i titoli multipiattaforma: la versione per GameCube sfrutta a dovere le potenzialità della macchina, migliorando il già ottimo lavoro visto su PS2.Il mondo di Hillys è vasto, vivo, pulsante e gode di un’ottima caratterizzazione che lo rende unico e, in qualche maniera, molto “europeo” nello stile e nell’atmosfera; lo stesso può dirsi dei protagonisti, sia che si tratti di umani, di animali antropomorfi (come il maiale Pey’j) o di viscidi alieni, a partire proprio dall’affascinante Jade, un’eroina che finalmente non basa le sue pretese di carisma su un corpo da pin-up. L’unico elemento opinabile risulta pertanto la scelta dei programmatori di costringere l’immagine in un innaturale formato 16:9 per esaltarne la cinematograficità, scelta che riduce la visibilità dell’area di gioco a tutto discapito di chi giochi in schermi piccoli.Il comparto audio è anch’esso eccezionale, a partire dal per una volta ottimo doppiaggio in italiano, perfetto per tempistica e accostamento delle voci ai personaggi: peccato solo per l’audio a volte un po’ basso e per la ripetitività di certe frasi “di sottofondo”. Impeccabile la colonna sonora, molto d’atmosfera, ed i vari suoni d’ambiente.Un ultimo appunto riguarda la longevità: in un titolo che bada molto al sodo senza concedersi molti fronzoli che sviino dalla storia principale, portare a termine le vicende proposte non porterà via molto tempo…

– Innumerevoli stili di gioco efficacemente amalgamati

– Vario, divertente, mai frustrante e con un’ottima trama

– Grafica e sonoro

– Prezzo budget per un gioco nuovo

– Poco longevo

8.3

Beyond Good & Evil è un’esperienza unica e variegata dal sapore molto europeo e dalla giocabilità più che soddisfacente: ingiustamente sottovalutato nella sua precedente uscita per PS2, il gioco merita di essere acquistato e gustato perché pensato appositamente per divertire ed appassionare e perché in grado di amalgamare senza incertezze stili di gioco molto diversi tra loro.

L’unico rammarico riguarda solo la facilità e conseguente brevità del tutto, in parte conseguenza della scelta di programmare il titolo in modo da eliminare quei tempi morti che in altri prodotti allungano l’esperienza di gioco; va detto che il prezzo più che conveniente a cui viene venduto (29.90€) rende tuttavia assai meno rilevante il problema.

Il consiglio per tutti i possessori di Game Cube è di acquistare senza remore “Beyond Good & Evil”, consci del fatto che ben pochi giochi di questa qualità e valore sono disponibili per la console, al di là di quelli della Nintendo stessa…

Voto Recensione di Beyond Good and Evil - Recensione


8.3