Anteprima

Battlefield 3

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a cura di andymonza

El Dorado – C’è una guerra fredda in corso, ma non si sta svolgendo in qualche remoto angolo del medio oriente, nè sul suolo americano.E’ una corsa agli armamenti che vedrà il suo momento più caldo questo autunno, quando i due più importanti publisher mondiali si sfideranno all’ultima copia venduta. Battlefield 3 e Call of Duty Modern Warfare 3 apriranno il fuoco tra Ottobre e Novembre, e naturalmente ad entrambi è stato riservato un ampio spazio presso la GamesCom in corso in questi giorni a Colonia.Un tour presso l’imponente stand consumer di Electronic Arts ci è valso una – letteralmente sudata – prova del comparto multigiocatore mostrato nel multiplayer trailer del 16 Agosto, mentre un successivo appuntamento a porte chiuse ci ha concesso un tranquillo hands on della cooperativa a due giocatori.

Multigiocatore PCDue ore di coda per circa diciassette minuti di gameplay. A volte, non c’è VIP Pass o permesso stampa che tenga, l’attenzione attorno ad alcuni titoli genera code davvero interminabili. Molti minuti e molta pazienza ci sono però valsi la seconda prova diretta del comparto multigiocatore di Battlefield 3 in versione PC, dunque con 64 giocatori online contemporaneamente (ricordiamo che la versione console ne supporterà invece 24). La mappa interessata era ovviamente Caspian Border, di cui già il pubblico ha avuto un assaggio grazie al recente trailer. Onde sfruttare al massimo il tempo a disposizione abbiamo deciso di saltare a piè pari i menu dedicati alla configurazione delle varie classi, limitandoci a constatare che l’equipaggiamento si divide come di consueto tra arma principale, secondaria, due gadget (i quali vanno dalle granate ai droni di ricognizione) ed una specializzazione. Queste ultime conferiscono al giocatore vari bonus, tra cui ad esempio una migliore resistenza alla contraerea quando si pilota un jet.Gli appassionati della serie Battlefield non avranno difficoltà ad immergersi nel comparto multigiocatore di questo terzo capitolo, familiare come una vecchia abitudine. Almeno inizialmente, a lasciare davvero stupiti sono soprattutto la vastità del territorio esplorabile, costituito da una depressione centrale circondata da boscose colline, e la qualità del comparto grafico, ulteriormente impreziosito dall’immancabile distruttibilità, estesa a quasi tutti gli elementi del paesaggio.Successivamente, si rimane ammaliati dal feedback delle armi, come sempre fedeli tanto nella sensazione di peso, quanto nell’implementazione della balistica nei tiri dalla lunga distanza. Per quanto la vastità della mappa, unita all’impossibilità di comunicare con il resto della squadra, ci abbia costretto più di una volta ad attraversare vaste zone a piedi, i combattimenti si sono rivelati come sempre tesi e soddisfacenti: le differenti classi si compensano a vicenda (aggirarsi in compagnia di un Assaltatore dotato di capacità di cura è sempre una buona idea), le armi rispondono bene (la dotazione di ottiche è fondamentale, a causa degli spazi molto vasti), e qualche tattica improvvisata coi compagni di squadra ha dato ottimi risultati. Dal punto di vista dei controlli è da segnalare la possibilità di sdraiarsi, ottima per mantenere una buona stabilità con i pesanti fucili di precisione, la quale può essere concatenata alla corsa, generando una scivolata ottima per togliersi dalla traiettoria in caso di scontro frontale.Le hit box ci sono sembrate solidissime, la distruzione molto ben implementata, ed il respawn di squadra come sempre utile per cercare di rimanere sempre al centro dell’azione.I veicoli presenti sulla mappa, ovvero jeep, carri armati e jet, contribuiscono a rendere l’azione ancor più caotica, almeno nel nostro caso: ancora una volta a causa della mancata comunicazione, il loro utilizzo si è rivelato pressochè inutile e confusionario. Ulteriore conferma del fatto che il comparto multigiocatore di Battlefield 3, così come quello dei suoi predecessori, non è fatto per il solo player o per partite “toccata e fuga”, configurandosi come un’esperienza impegnativa, in particolare se vissuta in ambientazioni vaste e complesse come Caspian Border. La guida dei veicoli è in ogni caso semplicissima da padroneggiare, jet compresi, e permette di scatenare tutta la distruzione supportata dal Frostbite 2.0: per quanto la mappa non ospitasse molte strutture, pochi minuti di gioco sono basati per vedere rasi al suolo i pochi caseggiati, la pompa di benzina e diversi tralicci dell’alta tensione.Chiudiamo con qualche finezza notata nel caos generale: in primis, puntare l’arma in faccia ai compagni non si è rivelata una buona idea, dato che il puntatore laser e le eventuali torce accecano per un istante chi se le trovi dirette contro, un effetto che è possibile volgere a proprio favore contro gli avversari. Altro dettaglio interessante sono le animazioni del corpo: saltando una staccionata vedremo la nostra mano appoggiarvisi e le gambe scivolarvi sopra, mentre quando colpiti la telecamera simulerà una violenta torsione del collo e la caduta a terra in maniera molto realistica: piccolezze, ma nondimeno segnali di grande cura al dettaglio.

Cooperativa su consoleLa successiva prova, fortunatamente tenutasi in un contesto meno caotico dello showfloor, ci ha invece permesso di mettere finalmente le mani sulla versione console del titolo, per l’occasione testando la cooperativa mostrata durante la Conferenza EA del 16 Agosto. La piattaforma coinvolta era Playstation 3, e la missione la medesima già vista nel video gameplay. Il compito dei giocatori, accompagnati da diversi commilitoni guidati dall’intelligenza artificiale, era raggiungere e liberare un informatore nemico deciso a cambiare bandiera, il tutto naturalmente su suolo nemico. Le prime fasi di gioco erano scandite da un passo lento e controllato, a base di pistola silenziata e kill simultanee. Una volta recuperato il prezioso target occorreva scortarlo sino al convoglio di humvee in attesa, e partire alla volta dell’estrazione finale. I giocatori si trovano a seguire la fila di jeep a piedi, tenendo d’occhio gli alti caseggiati circostanti: l’imboscata non si fa attendere, e trasforma le strade in un vero e proprio inferno di fuoco. Grazie alle ottiche ad infrarossi occorreva tenere la testa bassa e cercare di rispondere al letale fuoco dall’alto, eliminando per prime le minacce più imminenti, come gli avversari muniti di RPG. Seguiva una nuova corsa in humvee, e successivamente un’ulteriore imboscata. Per quanto in sè divertente, la cooperativa non si è rivelata del tutto convincente, per una semplice ragione: la presenza di un tale numero di nemici e di una discreta quantità di compagni guidati dall’intelligenza artificiale rendeva la missione sì appassionante, ma tutto sommato poco votata alla cooperazione tra due giocatori. La sensazione era più che altro quella di trovarsi di fronte ad un segmento della campagna singolo giocatore forzatamente adattato per la cooperativa, più che ad un livello ad essa espressamente dedicato. Si tratta comunque di un’impressione derivata da un hands on molto breve, e necessiterà di prove approfondite prima di eventuali conferme.Tralasciando questo dubbio concettuale, il gameplay si è rivelato solido, e soprattutto presentava una buona qualità grafica anche sulla console Sony: i fasti della versione PC sono indubbiamente lontani, ma la distruttibilità e l’eccezionale comparto animazioni rimangono i medesimi, garantendo comunque un look complessivo di tutto rispetto, e livelli di notevoli dimensioni gestiti con un frame rate solido sui 30 FPS.

– Tecnicamente eccezionale (su PC)

– Distruttibilità e frame rate stabile anche su console

– Mappa Caspian Border immensa

La doppia prova sul comparto multigiocatore di Battlefield 3 ha confermato come il prodotto rimanga fedele alle basi gettate in passato: a differenza del rivale Call of Duty, dedito ad un ritmo più frenetico e adatto anche a coloro richiedano un intrattenimento più immediato, il titolo DICE necessita assolutamente di squadre ben assortite e di comunicazione per risultare divertente da giocare. Buttarsi alla rinfusa nelle vaste mappe porterà a ben poco più di un gigantesco caos, soprattutto in caso di massiccia presenza di veicoli.

Se preso con il giusto spirito tuttavia, Battlefield 3 non ha rivali quanto a spettacolarità, complessità dell’azione, qualità grafica (almeno su PC), distruttibilità e feedback restituito dagli scontri a fuoco. Grazie alla massiccia presenza di veicoli terrestri ed aerei ed ai 64 giocatori contemporaneamente sul campo, Caspian Border è in grado di offrire un’esperienza di “guerra totale” senza precedenti.

Qualche dubbio invece sul livello provato relativamente alla cooperativa, di cui attendiamo un test estensivo: la modalità è indubbiamente divertente e varia, ma gli incentivi alla vera e propria cooperazione tra due partecipanti sembravano non essere molti nella sequenza del GamesCom. Ricordiamo che la cooperativa sarà possibile solo online, e comprenderà in tutto dieci mappe dedicate.

Il tempo per la recensione è ormai vicino, naturalmente a presto su queste pagine.