Anteprima

Battleborn

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Vi abbiamo già parlato a più riprese di Battleborn, nuova fatica firmata da Gearbox, e della quale pochi giorni fa abbiamo visto da vicino la modalità incursione, con tanto di anteprima dedicata. Per aggiungere ulteriore sostanza al gioco, il team già autore di Borderlands ha voluto svelare anche i dettagli della modalità campagna, che promette a sua volta numerosi scontri, orde di nemici e quella capacità, ereditata proprio da Pandora e dai suoi eccentrici protagonisti, di non prendersi troppo sul serio.

Lottare per l’ultima speranza
Solus. È questo il nome dell’ultima ed ambitissima stella che le cinque fazioni presenti nel gioco si contendono negli scontri che ci vedranno protagonisti nel corso delle vicende. Per farci vivere la campagna, Gearbox ha deciso di ricorrere ad un modello a episodi, particolarmente in voga in questo periodo, che vedrà il debutto di un prologo e sette episodi, ai quali faranno poi seguito altri cinque capitoli aggiuntivi, che saranno però da comprare separatamente.
Potrete decidere di affrontare la storia sia in single-player, sia in compagnia di un massimo di cinque amici, che si daranno da fare insieme a voi in una scoppiettante co-op. Sottolineiamo, visto che è sempre molto richiesto dai giocatori, che è anche possibile affrontare le missioni in due, godendo del sempreverde split-screen, già visto anche in Borderlands. A prescindere dal numero degli amici che avete convinto ad accompagnarvi nella sfida, il team sarà composto da cinque personaggi – il che significa che tutti quelli non impersonati da un giocatore, saranno guidati dall’intelligenza artificiale.
Ora che abbiamo deciso in quanti giochiamo, è possibile selezionare i protagonisti che preferiamo impersonare. All’inizio potremo contare su 7 eroi su 25, e dovremo prenderci l’onere di sbloccare i successivi via via. Il team ha voluto porre particolare attenzione su questa fase, che conta su una forte componente strategica: è infatti importante selezionare esponenti di classi diverse, in modo da garantire alla squadra un buon bilanciamento e una copertura di tutti i ruoli. Sarà quindi fondamentale consultare gli amici per trovare il miglior compromesso, consci che, ad esempio, sarà importante schierare un tank che subisca parecchi danni, un attaccante che li arrechi ed un curatore che consenta di recuperare la salute. Per costringervi a concedere tutto il peso del caso a questa fase, Gearbox ha deciso che i membri del team scelti, anche in caso giochiate da soli, non possono essere sostituiti fino al termine (o al fallimento) del tentativo di completare l’episodio.
Una volta fatte le nostre scelte ed equipaggiati i nostri personaggi, possiamo finalmente darci da fare armi alla mano. Nella prima missione mostrata dal team di sviluppo, The Renegade, avremo l’incarico di raggiungere il personaggio Calderius e di liberarlo dalla sua prigionia, scortandolo poi in salvo al punto di recupero. Ovviamente, affinché tutto questo accada sarà necessario affrontare orde di nemici che ci prenderanno d’assalto: per farlo, oltre che sul già citato team, potremo contare su frammenti che sarà possibile raccogliere nella mappa, e che consentiranno di costruire torrette e droni di supporto alla nostra causa, che daranno filo da torcere all’avanzata dei nemici. Potremo anche costruire delle stazioni curative, che consentiranno di recuperare le energie a noi e ai nostri alleati, o perfino acceleratori che faranno avanzare spediti i nostri compagni e i minion che ci seguono nella sfida.
In aggiunta, troveremo all’interno delle ambientazioni delle casse contenenti equipaggiamenti condivisi dal team, che potremo in seguito utilizzare per elaborare migliorie. Facendoci valere sul campo di battaglia, inoltre, potremo salire di livello, e quindi potenziare le abilità del nostro alter-ego. Entra quindi in gioco il sistema di Helix: guadagnando exp ed aumentando il nostro livello, potremo scegliere di volta in volta due migliorie, continuando così fino al level cap, che si raggiunge al decimo. Da notare però che i progressi vengono mantenuti solo nel corso dell’episodio – il che significa che per ciascuno potrete ribilanciare i personaggi, andando ad apprendere le abilità più utili allo scontro che vi si fa dinanzi. Questo sistema è legato strettamente ai normali livelli, che possono invece avanzare fino al quindicesimo: in questo caso, gli exp accumulati non subiscono il reset una volta completato l’episodio, e consentono di avere più opzioni quando si raggiunge un nuovo livello Helix.
Sfruttando tutte queste caratteristiche, potremo quindi portare a termine The Renegade, ed essere premiati per lo sforzo: il personaggio di Calderius appena liberato, infatti, entrerà nel roster di quelli arruolabili, e potremo cominciare da qui in poi ad utilizzarlo in tutte le modalità.
L’altra missione svelata da Gearbox è intitolata The Void Edge, e ci chiederà invece di scortare al sicuro un grosso robot. Anche in questo caso, saremo ovviamente messi in difficoltà dai nemici, che si butteranno all’attacco senza pietà, contando più che altro sull’essere particolarmente numerosi, che non su specifiche ed elaborate strategie offensive.
È stato precisato che potrete affrontare gli episodi a diversi livelli di difficoltà – il che speriamo possa garantire un po’ di rigiocabilità, rendendo la sfida più competitiva e stimolante. Per il resto, come accennato in apertura, il mood del gioco e i suoi eroi si rifanno senza troppi giri a quelli che hanno fatto le fortune di Borderlands, con imperante ironia e la presenza di personaggi davvero strampalati.

– Bisognerà badare alla strategia per comporre il proprio team

– Si può giocare in singolo o con fino a 5 amici

– Disponibile la co-op a 2 in split-screen

Nelle battaglie della sua campagna, Battleborn pone l’accento sulla differenziazione dei ruoli dei diversi membri del team, badando ai quali dovrete decidere – di comune accordo con i vostri amici in caso stiate cooperando – la composizione del vostro schieramento. La già citata possibilità di collaborare con altri giocatori per riuscire nella battaglia è ovviamente un elemento interessante, sopratutto se ci sommiamo il fatto che, come in Borderlands, è anche possibile divertirsi in due, sullo stesso divano, godendosi lo split-screen.

Rimane da vedere quanta varietà e quanti contenuti il gioco riuscirà effettivamente ad offrire nella sua campagna, e quanto i 25 eroi riusciranno a rendere diversificata l’esperienza. Argomenti che, ovviamente, affronteremo nel momento della recensione.