Recensione

Batman of the Future

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a cura di Mirai Trunks

Pim! Pow! Pam! Sbem! Blam! No, non sto delirando, né sto conducendo un simposio su ‘come affiancare consonanti e vocali e ottenere nulla di sensato’, sto solo citando le mitiche scritte che comparivano nel leggendario telefilm di Batman, che andava in onda anni fa su TMC, ogniqualvolta il pipistrello o il suo fido compagno Robin pigliavano a mazzate qualche cattivone. Ma che volete, altri tempi, altri telefilm…spostandoci in campo videoludico, bisogna dire che di giochi ispirati all’uomo pipistrello ne sono stati prodotti parecchi, ma come sembra quasi volere la tradizione di qualità non certo elevata. E’ infatti da sottolineare come la maggior parte dei giochi ispirati a supereroi & affini siano piuttosto brulli (X-Men a parte) e che di eccezioni che confermino la regola ce ne siano davvero poche. Ma non è questa la sede adatta per parlare di ‘ste cose: ho deciso infatti che è meglio illustrarvi quello schifo di gioco (amo la chiarezza e l’onestà…) che è Batman of the future: return of the Joker (da qui in poi BotF). Eppure l’inizio non è malaccio: la trama infatti è abbastanza decente. Bruce Wayne ormai è andato in pensione e ad indossare le vestigia del pipistrello (fa molto Saint Seiya aka Cavalieri dello Zodiaco, lo so) ora è tale Terry McGinnis. L’infame di turno è ancora lui, Joker, che è tornato a fare danni, più in forma di prima. Ma quali saranno le sue reali intenzioni? E come fa a non essere invecchiato? Lo scopriremo solo portando a termine l’avventura. Strutturalmente questo BotF è un beat’em up a scorrimento. Giochi appartenenti a questo genere se ne vedono pochi ormai da tempo e il bello è che sono pure bruttini. Con questo però si raggiunge veramente il non plus ultra, come disse Abatantuono ‘L’apoteosi della schifezza’. Dunque, partiamo dalla grafica. Le ambientazioni sono estremamente povere di dettaglio, realizzate con poca cura e molto simili tra loro. I personaggi sono animati in maniera estremamente non realistica e poco varia e sono realizzati con un numero di poligoni che si contano sulle dita di una mano. Sonoro…una parola: insipido, ma non disastroso se paragonato al resto; e quà viene il bello: giocabilità & longevità, un binomio coi controcojo…ehm…coi fiocchi.Allora, fate conto che avrete a disposizione delle armi, che però si riveleranno totalmente inutili in quanto spesso più deboli del semplice calcio di Batman, oltre che scomode da utilizzare. Poi, vediamo, l’azione è alquanto lenta e noiosa (cosa che non dovrebbe neanche sfiorare questo tipo di gioco), visto che non sarà possibile affrontare più di due nemici per volta. Aggiungiamo poi alcune chicche come il non poter effettuare attacchi mentre si salta e il ritardo generale con cui l’uomo pipistrello esegue le azioni da voi impartite; irritante. Longevità: 5 livelli sono davvero troppo pochi, il gioco lo si finisce proprio in scioltezza. Aggiungiamo poi il fatto che non sia possibile giocare in 2 contemporaneamente, cosa che mai dovrebbe mancare in un gioco del genere ed una spinta a continuare ed a rigiocarlo una volta finito, pari allo zero assoluto.

5.5

Mamma mia! State ben lontani da questo gioco. Nel caso in cui i Fati vi siano avversi e per vie più o meno (il)lecite ne doveste entrare in possesso date la confezione (con il CD all’interno, ovviamente) al vostro animale domestico il quale ne saprà trarre sicuramente maggior giovamento di quanto non ne trarreste voi giocandoci. Come dite: non avete animali domestici? Bruciatelo…

Voto Recensione di Batman of the Future - Recensione


5.5