Anteprima

Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts

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a cura di AP

Quando il nuovo Banjo & Kazooie fu annunciato qualche tempo fa tutti si sarebbero aspettati un titolo, come si suol dire, più grande, più grosso e più cattivo dei capitoli precedenti. Subito dopo la presentazione, però, alcuni si sentirono traditi da un’apparente cambio di rotta che sembrò trasformare i due protagonisti di due dei più bei giochi per Nintendo 64, da degli avventurieri appiedati ma capaci di farsi valere grazie alle proprie capacità di salto, a piloti di mezzi più o meno strampalati, calati perlopiù in un concept di gioco totalmente fuori dai loro schemi. Tra chi apprezzò questo cambio di carte in tavola e chi gridò, invece, allo scandalo, può essere che Rare sia invece riuscita ad accontentare tutti?

Platform/Racing gameUna delle prime precisazioni date dagli sviluppatori è che,sebbene il titolo abbia un’impostazione che ricorda più da vicino un racing game, la struttura aperta e la possibilità di collezionare nuovi pezzi per assemblare i propri veicoli rimandano invece alle caratteristiche tipiche di un buon platform. Per convalidare queste parole sono stati mostrati i pezzi di puzzle, le note musicali, i jinjos da salvare e tutti i personaggi già presenti nelle avventure precedenti. Mentre i pezzi di puzzle servono per aprire nuove aree da esplorare, le note musicali funzioneranno come moneta per l’acquisto di pezzi per l’assemblaggio dei veicoli. Prima di addentrarci nella descrizione di quanto mostrato è necessario però spiegare brevemente come funzionano i mondi di gioco. All’inizio del gioco troveremo un Banjo parecchio appesantito nell’aspetto a causa della lunga assenza dalle scene. Mentre mangia l’ennesima pizza (e Kazooie gioca con un Xbox 360!) verrà attaccato dal fantasma della sua acerrima nemica, quella Gruntilda che diede tanto filo da torcere ai nostri eroi all’epoca del Nintendo 64. Per fermare questo scontro interverrà Log, ossia Lord of Games che, stanco della lunga diatriba, manderà i nostri contendenti a Showdown Town, luogo dove affrontare le molte sfide proposte e dal quale il vincitore potrà tornare a casa e appropriarsi definitivamente di Spiral Mountain. Showdown Town è una sorta di hub dal quale poi si dirameranno i mondi di gioco vero e proprio che si baseranno su ambientazioni tipiche dei videogames. Data la sua vastità tornerà presto utile l’implementazione dei veicoli che, per lo meno qui, non saranno modificabili. Nonostante possa sembrare che questa zona sia solo un’ambientazione di passaggio, la sua importanza non va affatto sottovalutata poiché tutta la sua vastità nasconde moltissimi segreti utili al proseguimento dell’avventura. All’inizio le manovre eseguibili saranno parecchio limitate, ma basteranno per farvi arrivare piuttosto agilmente al primo vero mondo di gioco, quel Banjo Land che ovviamente riprende le caratteristiche fisiche e cromatiche dei giochi passati. Questi mondi non rispettano le regole del mondo reale ma, nonostante ciò, sono ricche di sfide pronte per essere affrontate. Qui potrete cominciare a modificare il vostro veicolo (se avrete già raccolto dei pezzi) o potrete prendere quello che vi verrà affidato da Log, sempre utile nel fornire consigli soprattutto all’inizio del gioco. Nonostante la comodità di trovarvi già un veicolo pronto non sia da denigrare, con il passare del tempo e con l’accumulare dei pezzi diventerà sempre più consigliabile assemblare il proprio veicolo con i pezzi trovati per aumentare la possibilità di riuscita soprattutto nelle prove più ardue. Iniziata una di queste sfide, lo scopo vi verrà introdotto da personaggi secondari che i veterani non stenteranno a riconoscere nonostante ogni mondo vada a modificare le loro sembianze per renderli più adatti alle situazioni che si presenteranno. Sebbene i minigiochi possano essere affrontati con veicoli di propria creazione, nel demo mostrato non era possibile crearsene uno proprio ed era necessario affidarsi a quelli preconfezionati per l’occasione dai programmatori Rare.

Un mondo di sfideLa prima prova affrontatata ci ha messo alla guida di un mezzo con ruote giganti (tipo bigfoot) che però aveva la possibilità di saltare e di ruotare in aria. La sfida si considerava conclusa passando in alcuni anelli attraversabili solo grazie alle peculiarità appena descritte. Più che una sfida, una sorta di tutorial per insegnarci a muoverci nell’ambiente.La seconda invece la si può considerare una semplice gara in cui si deve passare attraverso degli anelli per completare il percorso. Una volta fatto ci è stato anche chiesto se volevamo salvare il nostro replay. La terza sfida invece ci metteva all’interno di una sorta di campo da calcio e il nostro scopo era quello di segnare cinque gol in quattro minuti. Nonostante gli avversari fossero solo dei manichini immobili la difficoltà derivava da dei piccoli esserini rotanti che impedivano di procedere rapidamente e di spedire agilmente la palla in rete tramite il grande guantone di cui il nostro mezzo era munito.L’ultima prova infine consisteva nel raccogliere un blocco di ghiaccio chiamato George che, scivolando giù dal suo ghiacciaio, era arrivato fino ad un torrido deserto. Il nostro compito era quello di salvarlo raccogliendolo, scalando la montagna e riportandolo al suo posto.Una volta superata una qualunque prova vi verrà donato un pezzo di puzzle. Non crediate però di aver finito, poiché ora dovrete portarlo in banca. Per farlo dovrete sfuggire alla polizia locale che non sembra gradire i depositi di questi jiggy (questo il loro vero nome nel gioco) dorati. I tutori dell’ordine non vi arresteranno ne vi faranno perdere una vita. Piuttosto cercheranno a tutti i costi di impedirvi la consegna. Una volta raccolta una certa quantità, come nelle vecchie incarnazioni della serie, si aprirà la porta per un nuovo mondo.Gli sviluppatori hanno confermato la presenza di più di 200 sfide diverse che sebbene nn vadano necessariamente completate tutte, daranno la possibilità agli hardcore gamers di affrontare sfide di ogni sorta. Se a questo si aggiungono più di 100 pezzi diversi da assemblare, si arriva ad un minimo di venti ore di gioco prima di poter dire di aver visto tutto quello che questo Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts ha da offrire.Terminato il single player potrete sempre andare online ed affrontare i vostri amici con le vostre creazioni. Se vorrete poi potrete addirittura passare un vostro veicolo a qualcuno per permettergli di affrontare più agilmente una prova specifica.

ConclusioniSe tempo addietro Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts aveva lasciato perplessi alcuni scettici, le novità apportate e la creazione di questo strampalato ibrido dovrebbero averlo fatto ricredere. Dietro ad una meccanica di gioco che pesca a piene mani dai platform e dai racing game riuscendo a farli convivere ottimamente, si nasconde un dettaglio tecnico esaltante capace di ricreare degli spazi immensi ed estremamente dettagliati. Il 7 novembre potrebbe essere una giornata piuttosto intensa per il vostro portafogli grazie a questo titolo e a Gears of Wars 2. In attesa di un verdetto restate sintonizzati. In quanto a voi due, Banjo e Kazooie, Bentornati!