Recensione

Backbreaker Vengeance

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a cura di ViKtor

Se non capite nulla di football americano, se quando guardate una partita in tv vi addormentate tediati da un gioco all’apparenza lento e spezzettato, allora state lontani dalla serie Madden. Per voi, invece, Backbreaker Vengeance potrebbe rappresentare una sorpresa: l’arcade 505 Games interpreta lo sport preferito dell’americano medio (insieme al baseball ovviamente) nella sua visione più spettacolare, estrapolandone i momenti maggiormente dinamici e rendendoli accessibili a tutti.

Il paradosso del football senza tatticismiVengeance è in realtà uno spin-off del primo Backbreaker, gioco di football votato ad un gameplay arcade uscito lo scorso anno. Le tre modalità proposte nel menu principale si basano unicamente sulle fasi di corsa, siano esse in attacco o in difesa. La prima, nonché la più semplice concettualmente, è Tackle Alley. L’obiettivo è chiaro: raggiungere l’area di meta evitando i difensori e mettendo così a referto un touchdown. La sfida diventa più impegnativa con il procedere dei livelli; inizialmente gli avversari da superare saranno pochi, poi il loro numero crescerà e il campo si riempirà di ostacoli di varia natura rendendo l’end-zone un traguardo proibitivo. Vengeance inverte i ruoli e mette noi nei panni del difensore impegnato ad evitare di subire la meta. Seguendo la stessa logica della precedente modalità, anche in questo caso troviamo una struttura a livelli di complessità crescente. Se le prime azioni saranno pura formalità utilizzando correttamente i semplici placcaggi, quelle successive richiederanno maggior tempismo e un minimo di attenzione ai movimenti degli avversari, essendo questi propensi ad attuare una rudimentale tattica di squadra. La terza e ultima modalità, nonché quella più interessante, divertente e votata al multiplayer, è chiamata Supremacy. Cinque running back si sfidano in una gara di velocità in un percorso disseminato di salti e deviazioni che sfocia, ovviamente, nell’agognata end-zone. Non mancano i fastidiosi difensori, sempre pronti a placcare e a concludere così la corsa del malcapitato attaccante, così come non mancano alcune zone di campo il cui attraversamento regala punti extra. Chi, al termine della gara, ha collezionato meno punti (solitamente l’ultimo a segnare il touchdown) viene declassato e obbligato a fare un turno in difesa.

Un gioco euforicoIl cardine dell’intera produzione risiede nel motore fisico che muove i giocatori e gestisce le dinamiche di placcaggi, tuffi e finte. Gli sviluppatori hanno attinto dalla versione retail per riproporre l’Euphoria Engine, implementazione in grado di assicurare un’ottima varietà di animazioni e un buon livello di realismo delle azioni, soprattutto per ciò che concerne i contatti tra giocatori. Il motore è stato debitamente rivisto e limato delle imperfezioni che lo rendevano ancora acerbo. Il risultato finale è ottimo e perfettamente funzionale al gameplay, diventando anzi parte integrante dello stesso nel momento in cui ci si trova a dover sfruttare al massimo le sue peculiarità per strappare quel punto in più o quel secondo in meno. Graficamente siamo su livelli discreti, ma altalenanti: buona la rappresentazione dei giocatori, scarsa quella degli elementi di contorno. Magagna perdonabile considerando che stiamo pur sempre parlando di un LIVE Arcade. Ottimo, invece, il comparto multiplayer. La modalità Supremacy, se affrontata online (o anche in locale), diventa uno spasso, regalando momenti esilaranti supportati da un net-code che garantisce un’ottima fluidità. Backbreaker Vengeance, però, ha una grossa magagna: il costo. 1200 Microsoft Point sono davvero troppi per un’offerta del genere, considerando anche che su iPhone esiste uno spin-off simile a un prezzo infinitamente inferiore.

– Immediato e divertente

– Ottimo motore fisico

– Multiplayer spassoso

– Costa troppo

– In singolo non dura tantissimo

7.0

Era facile immaginarsi che da Backbreaker sarebbe scaturito uno spin-off. Vengeance pesca dalla versione retail il minigioco Tackle Alley, lo migliora sensibilmente e lo affianca ad altre due modalità componendo un pacchetto valido e divertente, soprattutto se affrontato in multiplayer. E’ un titolo che, grazie all’immediatezza, strizza l’occhio anche i non avvezzi al football. L’unico neo rimane il prezzo, a nostro avviso troppo alto per ciò che è l’offerta. Sta a voi decidere se il gioco vale la candela.

Voto Recensione di Backbreaker Vengeance - Recensione


7