Anteprima

Attack on Titan 2, una carrellata di novità sul nuovo tie-in di Omega Force

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a cura di Gottlieb

Durante il Tokyo Game Show abbiamo avuto occasione di intervistare il team di sviluppo di Attack on Titan 2, il sequel dell’action tie-in del manga, e poi anime, giapponese. Dopo il clamore iniziale che la saga aveva attirato su di sé, complice anche il fatto di  essere l’opera prima di un esordiente, L’Attacco dei Giganti, titolo col quale è stato distribuito in maniera cartacea e animata nel nostro Paese, è ora arrivato alla sua seconda stagione, per quanto riguarda l’anime, con un pubblico leggermente ridotto rispetto a quello iniziale, ma con una fan base tale da poter proporre ancora un altro titolo video ludico. Non abbiamo avuto modo di provare il gioco, chiaramente: l’annuncio, d’altronde, risale ad appena un mese fa, ma siamo riusciti a farci spiegare alcuni elementi che ci permettono di comprendere per sommi capi cosa ci ritroveremo tra le mani nei primi mesi del 2018, come ci è stato spiegato dal team presente a Tokyo.

Season 2Partiamo dalla contestualizzazione della trama: sebbene la terza stagione sia oramai in arrivo, Attack on Titan 2 si occuperà esclusivamente della seconda, con dei riferimenti a quanto successo precedentemente, ma senza andare oltre gli ultimi episodi della saga. Siamo quindi giunti al momento in cui il gigante all’interno delle mura è stato scoperto, Annie è ancora ibernata e il pastore Nick si scopre essere a conoscenza del misfatto principale, che ha rappresentato il cliffhanger della prima stagione. Da qui ripartirà anche il gioco, che arriverà – come da conferma sia del team che degli annunci che si sono susseguiti in questi giorni – anche su Switch. Per adesso non ci sono dettagli sulla release occidentale, né sulle console per le quali arriverà il gioco, quindi prendiamo l’informazione buona solo per il mercato orientale. Rispetto al primo episodio, com’è logico che sia, la differenza sta nella trama che procederà di pari passo all’anime, ma ci sono stati dei miglioramenti significativi, assicura il team, anche per quanto riguarda i giganti, che nei movimenti e nelle animazioni risulteranno molto più credibili, così come per quanto riguarda le loro reazioni. L’aspetto importante riguarda il multiplayer: per Attack on Titan 2 verrà proposta nuovamente tale modalità, che prevederà una coop, così come il primo capitolo, ma vi saranno anche delle novità che però non ci sono state ancora spiegate: attualmente, infatti, il titolo è ancora in lavorazione e questo aspetto risulta essere quello più in fieri, che pertanto ci costringerà ad aspettare ancora qualche mese prima di capire cosa ci potrà offrire. Va da sé che il supporto al multiplayer, ci è stato assicurato, sarà ampio, quasi quanto al single player, pertanto ci aspettiamo diverse modalità nella proposta finale. Ciò che meglio si sposerebbe con lo sviluppo del comparto online sarebbe la possibilità di customizzare il proprio personaggio: la richiesta da parte dei fan è stata alta, tanto da spingere il team a ragionare sulla possibilità di aggiungere una creazione del nostro alter ego all’interno del gioco anche nella modalità single player, così da non dover essere necessariamente Eren o Mikasa, come accadeva nel primo Attack on Titan, fortemente story driven. A tal proposito la modalità single player prevederà ovviamente una story mode, ma la nostra provocazione circa la possibilità di avere un open world a nostra disposizione non è stata colta: L’Attacco dei Giganti, come noto, è ambientato in una cittadella protetta da delle mura, con un popolo che praticamente vive imprigionato, o protetto che dir si voglia, dalla presenza dei Giganti all’esterno. Sia il manga che l’anime, però, ci hanno mostrato a più riprese che l’azione al di fuori delle mura è abbondante, quindi pretendere la presenza di un open world non ci sembrava così campato in aria: fatto sta che una free mode non sembra essere nei piani di Omega Force.

Preso in prestito

Il fulcro resta però il gameplay: avendo avuto modo di testare il nuovo Dynasty Warrior 9 (in Oriente commercializzato come Dynasty Warrior 8 per uno strano gioco di numerazioni errate), cambiato in diversi aspetti rispetto ai precedenti della saga, abbiamo chiesto se vi sarà qualche supporto da parte delle altre saghe, magari degli assets che verranno forniti già pronti e completi. Il team ci è sembrato, però, molto geloso della IP trattata, com’è giusto che sia, per questo ci è stato spiegato che le loro attenzioni sono prettamente concentrate su quei parametri che la saga offre loro, con tutte le limitazioni del caso, che non permetterà al team di sviluppo variazioni sul tema: ovviamente ci saranno alcune specifiche situazioni che verranno mutuate dagli altri mousou, dato che il genere è il medesimo, così come l’engine sarà praticamente lo stesso di altri titoli Tecmo Koei, tra cui per l’appunto Dynasty Warrior: alcune animazioni saranno comuni, ma la struttura in sé è stata modellata per vestirsi meglio all’IP trattata. Infine sono stati apportati anche dei miglioramenti al sistema di movimento tridimensionale che veste l’Armata Ricognitiva, ma per questo dovremo aspettare il primo hands on.

– Il brand continua ad avere un seguito

– Promesse novità nel gameplay

Attack on Titan 2 arriverà su PlayStation 4, Xbox One, Pc e Switch, mentre in Giappone mancherà la versione per la console Microsoft. Il prossimo appuntamento, come detto poc’anzi, sarà per il primo hands on che avremo occasione di fare sul titolo: nel frattempo abbiamo avuto occasione di conoscere qualche dettaglio in più, anche se sommario, grazie al team di sviluppo.