Recensione

ArmA II

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a cura di Folken

Abbandonato alle mani di Codemasters il brand Operation Flashpoint, capolavoro del genere sparatutto tattico e simulativo, i Bohemia Interactive hanno proseguito la propria ricerca di realismo con ArmA, titolo di discreto successo rilasciato meno di tre anni fa. E’ finalmente pronto per gli scaffali il secondo capitolo di questa nuova serie, lontano anni luce dagli action che popolano i listini di console e PC e dedicato ai giocatori amanti delle esperienze più hardcore.

Esportiamo la democraziaA differenza del precedente capitolo, ArmA II tenta una sterzata, almeno nella trama, verso un gusto più cinematografico. Le vicende narrate, ambientate ai giorni nostri, coinvolgono una nazione inventata, chiamata Chernarus, sconvolta da una guerra civile, scoppiata a causa dei conflitti tra il governo, democratico e sostenuto dall’occidente, ed una forza pro comunista, legata al passato sovietico. In seguito alla richiesta di aiuto, il governo degli Stati Uniti decide di mandare i corpi della Marina, forza militare di cui fa parte il personaggio da voi interpretato. L’incipit appena descritto è solo l’inizio di una storia classica nel suo genere ma ben scritta e coinvolgente e, soprattutto, dinamica. Non esiste infatti una sola linea narrativa, ma piuttosto uno schema ramificato che permetterà al giocatore di sentirsi veramente artefice del proprio destino, e di quello della propria squadra, la Razor, prendendo decisioni sul campo che non rimarranno mai fini a se stesse. A suggellare tale libertà di scelta, vi sono ben sei diversi finali, tre positivi e tre negativi. Per chi non conoscesse la serie dei Bohemia Interactive, ArmA II si presenta con un’impostazione da FPS con ambientazione militare e fa della simulazione totale e dell’alto livello di difficoltà le proprie ragion d’essere. L’ottimo livello di aderenza alla realtà viene raggiunto grazie alla libertà di azione messa a disposizione del giocatore, che, a capo della propria squadra, può decidere liberamente come portare a termine i compiti assegnati. È possibile anche decidere quali incarichi, che spesso verranno commissionati direttamente sul campo, accettare e quali invece no, producendo sensibili ripercussioni sul proseguo della vicenda. È persino contemplata, come da tradizione della serie, la possibilità di utilizzare diversi mezzi, quali jeep, carri armati, elicotteri e jet assortiti, con i quali muoversi, senza limiti di sorta, grazie alla vastissima mappa, ben duecento venticinque chilometri quadrati di estensione.

Operazione Raccolta RossaIl menu principale divide l’esperienza di gioco tra singolo giocatore e modalità online. In single player, potrete iniziare subito con la campagna principale o dedicare del tempo a prendere dimestichezza con il complesso gameplay, grazie ad un esaustivo tutorial diviso in sezioni e che copre il vasto range di possibilità che vi ritroverete ad affrontare in-game. È presente anche una modalità missione, dove potrete affrontare degli scenari di gioco slegati dalla campagna principale o, anche, creati da voi o da altri utenti grazie all’editor incluso nel titolo. Quando vi sentirete pronti ad intraprendere la modalità principale, verrete introdotti alle vicende con una cut-scene che strizza l’occhio allo stile cinematografico di Call of Duty e compagnia, restando comunque ancorato alla ricerca dell’estremo realismo e maturità dell’esperienza proposta. Rispetto al precedente capitolo sono stati fatti numerosi passi in avanti nell’implementare le complesse dinamiche di gameplay. Dare al giocatore la possibilità di controllare una squadra, combattere in prima persona, poter prendere possesso di un qualsiasi mezzo, senza limitazioni di terreno percorribile ed allo stesso tempo mantenere snella e facile da utilizzare l’interfaccia, non deve essere stato un compito facile, ma i Bohemia Interactive, pur mantenendo alto il grado di complessità, sono riusciti ad ottimizzare i controlli, rendendo l’esperienza di gioco tutto sommato accessibile. Sul campo di battaglia, il feeling restituito è ottimo e coinvolgente ai massimi livelli. Sin dai movimenti della telecamera, che tenta di tutto pur di farvi sentire veramente protagonisti dell’azione, alle trasmissioni radio, i commenti degli altri Razor, i rumori del campo di battaglia, fino all’incredibile scenografia messa in piedi dallo studio ceco. Foreste sterminate, paesini abbandonati, centri industrializzati devastati dai bombardamenti; il terreno di gioco, nonostante la vastità da record, non vi annoierà mai e renderà gli scontri sempre diversi e tesissimi. Correre tra gli alberi seguiti dai compagni, cercando un riparo dai colpi sparati da nemici che nel caos non riuscite ad identificare, per poi finalmente accucciarsi dietro ad un muro, riordinare le idee, magari visionando per un attimo la mappa, costantemente aggiornata, impartire ordini agli altri e far cadere le teste una ad una dei soldati del movimento sovversivo, sarà la normalità in ArmA II. L’estremo realismo non perdona e, come nella realtà, anche solo prendere la mira e riuscire a centrare il bersaglio sarà un’impresa. Sarà necessario prendere dimestichezza con il variegato arsenale messo a disposizione, oltre che con le varie opzioni di movimento che potremo sfruttare: camminata o corsa, accucciati, in piedi o sdraiati. O ancora, farsi seguire dai compagni, assegnar loro dei punti da raggiungere, soccorrere un ferito e così via, nel tentativo di avvicinare sempre più la serie all’esperienza che viene vissuta dai veri soldati. Ma il titolo ha molto altro da offrire, oltre all’azione strategica sul campo. In alcune fasi, infatti, il gioco di Bohemia Interactive sconfina nel genere RPG, dando la possibilità al giocatore di interagire con numerosi NPC a cui chiedere informazioni per poter venire a conoscenza di fatti utili ad organizzare la prossima missione. È persino possibile assumere il comando e controllare diverse truppe da una postazione fissa, in sezioni tipiche degli strategici. In tutto questo ampissimo mosaico trovano spazio anche i vari mezzi che potrete controllare direttamente o dai quali anche solo far trasportare voi ed il resto della squadra. In definitiva, gli sviluppatori hanno tentato di coprire il più ampio spettro di possibilità che un soldato potrebbe trovarsi davanti in zone di guerra, sfiorando di poco la meta.

Un motore veramente virtualeL’immenso impianto di gioco messo in piedi dagli sviluppatori è sorretto dalla nuova versione del motore grafico proprietario, il Real Virtuality Engine, aggiornato per l’occasione alle sciccherie della nuova generazione come effetti di post-processing, parallax occlusion mapping, riflessioni assortite, ombre in tempo reale e così via. Il risultato è a dir poco impressionante, soprattutto in virtù della sterminata ampiezza della mappa e dell’altissimo livello di dettaglio che può raggiungere. Gli unici elementi leggermente al disotto sono i modelli dei personaggi, e più di tutto le loro animazioni, troppo finte e mal legate l’una con l’altra. Tutta questa meraviglia ha però un prezzo altissimo in termini di richieste hardware. Nella recensione scritta presente sulle pagine di Spaziogames, potete trovare una completa disamina sull’argomento. Per quanto concerne gli altri aspetti del comparto tecnico, ArmA II eccelle in particolar modo nella riproduzione dei suoni, davvero d’effetto, mentre il doppiaggio, rimasto in inglese coi sottotitoli, non impressiona ma fa il suo dovere. Le musiche sono buone, anche se ci sono sembrate stridere un po’ con la pretesa di realismo assoluto.

Parto prematuroPurtroppo ArmA II perde quota poco prima dell’atterraggio. Il gioco è immenso, ed i fanatici del genere troveranno pane per i propri denti, ma qualcosa non è andato per il verso giusto poco prima di giungere alla fine dei lavori. In realtà sembra che alla fine dei lavori non ci sia ancora del tutto giunto, e la patch già rilasciata prima del lancio ufficiale dovrebbe far venire qualche dubbio agli utenti più attenti. Il titolo di Bohemia presenta infatti un catalogo di bug qa nostro parere ancora troppo vasto. A partire dall’Intelligenza Artificiale di compagni e nemici, la quale presenta delle routine di comportamento dinamiche davvero notevoli ma che purtroppo inciampano in cose banali come l’incastrarsi negli angoli o dietro ad oggetti che sembrano non vedere. Il motore fisico è molto buono, ma anch’esso in alcuni frangenti scade, rendendo, ad esempio, la rappresentazione della distruzione di alcuni elementi poco davvero poco realistica. A ciò vanno aggiunti occasionali crash, bug grafici assortiti e via discorrendo. È chiaro come tutto ciò vada, almeno in parte, a discapito dell’esperienza di gioco, ma allo stesso tempo ci sentiamo di dare piena fiducia ai programmatori che hanno sempre supportato a dovere i propri prodotti e che rilasceranno sicuramente diversi aggiornamenti nei prossimi mesi. Soprattutto quest’ultimo punto è stato più volte ribadito dagli sviluppatori durante il periodo nel quale la nostra recensione è stata lavorata, ci aspettiamo quindi un prodotto molto più stabile al momento del lancio.

HARDWARE

ArmA II ha una grafica davvero notevole, ma allo stesso tempo molto pesante da gestire. Sul computer redazionale, che monta un processore Intel Xeon doppio processore 2.33 GHz, 4 gb di RAM e una scheda video GeForce 9800 GTX non siamo riusciti a superare il venticinque frame al secondo, neanche abbassando il dettaglio. Provato su un PC meno potente a singolo core, il titolo di Bohemia Interactive risulta, allo stato attuale, purtroppo ingiocabile.

Requisiti minimi:Sistema operativo: Windows XP / VistaProcessore: qualunque Dual CoreRAM: 512 MBScheda video: 256 MB con supporto Shader Model 3.0

Requisiti consigliati:Sistema Operativo: Windows XP / VistaProcessore: Quad-CoreRAM: 1 GBScheda video: 512 MB e supporto Shader Model 3.0

MULTIPLAYER

Il multiplayer di ArmA II ha ottime potenzialità grazie alla discreta varietà di opzioni che comprendono, oltre a modalità competitive, la possibilità di affrontare sia la campagna che le missioni singole in cooperativa. Determinante sarà il supporto da parte dello sviluppatore nel rilasciare aggiornamenti per risolvere i vari problemi che affliggono il prodotto, e da parte della community che sicuramente produrrà missioni inedite con cui potersi divertire virtualmente all’infinito.

– Grafica notevole…

– Simulazione rigorosa ed impegnativa

– Trama drammatica e dinamica

– Mappa gigantesca

– …ma molto pesante

– Molti bug

– Per pochi

8.0

Difficile giudicare un titolo tanto ambizioso e tanto vicino all’eccellenza. Oltre al gameplay vastissimo e ben orchestrato, il titolo mantiene un’alta longevità, grazie all’inedita dinamicità della trama, e l’editor unito al multiplayer fanno il resto. Rimane il rammarico per una presunta chiusura dei lavori anzi tempo, che non rende giustizia ad un gioco che avrebbe meritato una rifinitura maggiore. Se pensate di poter soprassedere alla frustrazione che deriverà dalla grande quantità di errori presenti nel codice e siete appassionati del genere, andate a colpo sicuro, ArmA II è tutto ciò che possiate desiderare da una simulazione di guerra: vastissimo, profondo e drammatico. Per quanto riguarda il resto dell’utenza, Bohemia Interactive ha fatto una scelta molto precisa di non semplificare la formula per strizzare l’occhio agli utenti casual e incappare così nel rischio di scontentare tutti. A nostro parere il bersaglio è stato centrato, ArmA II è un gioco per pochi, ma quei pochi rimarranno più che soddisfatti.

Voto Recensione di ArmA II - Recensione


8