Recensione

Angry Birds Space

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a cura di Slice

Compatibile con iPhone 3GS, 4, 4S, iPod Touch (3^ e 4^ generazione) e iPad. Richiede iOS 4.0 o successivi

Gli “uccelli arrabbiati” di Rovio non sono solo un semplice giochino per smartphone, ma dopo l’ineguagliabile successo di critica e sopratutto di pubblico, sono diventati un vero e proprio fenomeno di massa che, pian piano, ha invaso ogni settore del mercato. Facendo quattro passi in un centro commerciale o in qualsiasi negozio, è ormai sempre più facile trovare oggettistica ispirata ai pennuti, che spazia dai classici pupazzi fino ad arrivare a veri e propri elementi di design casalingo. Tutto questo è stato possibile grazie alla bravura della software house che nel dicembre del 2009 ha lanciato sul mercato un nuovo franchise, riuscendo a battere qualsiasi tipo di record su app store e successivamente su altri store di sistemi operativi concorrenti, guadagnandosi addirittura un ambito spazio pubblicitario durante il superbowl americano, che notoriamente è  uno dei passaggi pubblicitari più costosi in assoluto.Il lancio di un nuovo titolo ispirato alla serie ha giustamente mobilitato la massa, non solo per l’arrivo di nuovi livelli, ma per una gestione della fisica e un approccio al puzzle game in parte inedito, grazie all’introduzione di tutte quelle dinamiche di gravità e affini che vengono messe in gioco ambientando i livelli nello spazio.

Maiali SpazialiAngry Birds Space offre al giocatore 60 nuovi livelli, tutti ambienti su fantomatici pianeti situati nello spazio più profondo e governati da proprie leggi fisiche. Il background che sta dietro gli schemi di gioco è come da tradizione molto semplice. Un artiglio gigante rapisce nuovamente le uova degli uccelli, e questi saranno costretti ad inseguirlo passando attraverso una porta spazio temporale, che li catapulterà in una dimensione dove, senza troppe sorprese, troveranno nuovamente i maiali verdi, loro acerrimi nemici, ad aspettarli nello spazio fluttuante. Fortunatamente anche i nostri eroi pennuti avranno dalla loro dei nuovo poteri che seppur nella sostanza non modificano di molto quanto già visto nei precedenti capitoli, offrono delle dinamiche nuove che, per forza di cose, sono state adattate dagli sviluppatori all’inedito contesto. Se quindi sin dal primo livello ci ritroveremo a prendere in mano un concept di gioco ormai familiare a chiunque, ben diverso dovrà essere l’approccio ai livelli. Lanciare un volatile nello spazio equivale a farlo galleggiare a causa dell’assenza di gravità, se però incontrerà – o lanceremo volontariamente – il campo gravitazionale di un pianeta, la legge fisica citata, schiaccerà e attirerà il nostro animale verso il pianeta stesso, su cui molto spesso sono situati i maiali e le strutture dietro cui solitamente si riparano. Ovviamente, questa legge non coinvolge solamente i nostri uccelli, ma anche tutte le strutture costruite dagli sviluppatori nei materiali classici della serie: legno, pietra e vetro. Tutto questo porta a livelli che devono essere analizzati e in parte studiati in maniera un pò più approfondita del passato per capire tutte le dinamiche che accorrono nello stesso, prima di approcciarlo con la nostra catapulta. Pensate ad esempio ad uno schema in totale assenza di gravità: basterà lanciare uno dei nostri pennuti contro una struttura e questa scomponendosi inizierà a far librare nell’aria gli oggetti che la componevano, innescano della reazioni a catena in pieno stile flipper. Niente di trascendentale, e probabilmente già visto in altri tipi di produzioni video ludiche, ma del tutto inedito nell’universo della serie e che quindi farà molto piacere ai fan più sfegatati.

The same story?Per tentare di aggiungere qualche altro elemento particolare che giustifichi il senso di novità, gli sviluppatori hanno anche inserito una sorta di boss fight, ma che in realtà boss fight non è. Infatti, alla fine di ogni pianeta dovremo distruggere un maialino particolare, ma che come avviene esattamente per gli altri livelli, non richiede chissà quale approccio particolare, ma un semplice studio preliminare del livello stesso. Per quanto riguarda gli altri contenuti, ci troviamo di fronte ad un prodotto già visto e conosciuto: le classiche stelline che giudicheranno il nostro operato, l’eagle eye – qui ribattezzato  – e le uova d’oro che sbloccheranno livelli speciali. Quest’ultimi rispetto al passato sono molto più caratteristici, e omaggiano titoli video ludici famosi come Space Invaders e Super Mario, giusto per citarne un paio. Sotto l’aspetto tecnico ci troviamo difronte allo stesso comparto bidimensionale già apprezzato nelle precedenti incarnazione, con una definizione maggiore per quel che concerne gli sfondi e i paesaggi. Piccolo appunto per quel che riguarda il level design, con schemi di gioco che rimangono abbastanza semplici e meno articolati rispetto al passato, situazione che, fortunatamente, cambia drasticamente quando si arriva nel mondo chiamato “danger zone” ma che non basta a cambiare una situazione che non richiederà così tanto impegno, ma solo colpo d’occhio e astuzia.Menzione particolare spetta alla colonna sonora del titolo che grazie al suo tema portante riesce a far tornare alla mente quelle pellicole di 30 anni fa ispirate ad alieni o sovrannaturale. Tirando le somme quindi possiamo dire che Angry Birds Space non tradisce le sue origini, e offre un gameplay che non si discosta troppo da quanto già visto in passato. Certo gli sviluppatori anche in questo capitolo offrono più un esercizio di stile che un vero e proprio rinnovamento, e forse, in fondo, qualcosa di nuovo da questa serie è anche il momento che arrivi. È altrettanto vero che la le vendite e i numeri danno ragione a Rovio e finché il trend estremamente positivo non accennerà a qualche calo è difficile che decidano di cambiare seriamente il modello di gioco. Un more of the same con qualche elemento che lo distingue dai precedenti capitoli, ma che in sostanza rimanere lo stesso prodotto, questo è Angry Birds Space, ne più ne meno. Al giocatore decidere se i pennuti sono ancora una volta una spesa sostenibile per 0,79 centesimi di Euro.

– La nuova gestione della fisica è molto buona.

– Comparto audio ottimo.

– Alcuni livelli ispirati, specialmente quelli bonus.

– Riesce ancora a divertire…

– … anche se ormai una certa ridondanza si inizia a percepire.

– Forse un pò troppo facile

– Qualche livello in più sin dall’inizio sarebbe stata cosa gradita!

8.0

Angry Birds Space è un titolo che riesce ancora a divertire nonostante non si discoti molto da quelli che sono i canoni della serie che ha già molte uscite sulle sue spalle. Se siete dei fan dei pennuti creati da Rovio questo prodotto saprà soddisfare il vostro palato, in caso contrario, una prova preventiva è necessaria per capire se l’aggiunta di effetti gravitazionali è sufficiente a giustificare l’acquisto del prodotto.

Voto Recensione di Angry Birds Space - Recensione


8