Anteprima

All Points Bulletin

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a cura di andymonza

Bastano pochi minuti spesi insieme ad APB (All Points Bulletin) per intuire come non possa trattarsi di un progetto nato ieri; l’idea di un mondo persistente ambientato in un setting contemporaneo che in qualche modo ricalchi atmosfere alla GTA non è propriamente originale, ma la sua attuazione ha richiesto molti anni di concettualizzazione per poi essere concretizzata. Un lungo processo che ha portato la sofware house Realtime Worlds a cambiare publisher, da Webzen ad Electronic Arts, ed a far fronte ad un gran numero di difficoltà lungo un percorso di crescita, tanto del gioco in sé quanto della società. La grande insegna che campeggia su una delle principali arterie della città di Dundee, Scozia, non lascia dubbi in merito: laddove la maggior parte degli sviluppatori tende a rintanarsi ed a dissimulare la propria presenza (fatte le debite eccezioni, tra cui la “città nella città” di Blizzard presso Irvine) Realtime Worlds mostra fiera il proprio logo e la notevole estensione dei suoi uffici. Un rapido giro tra le molte postazioni ci ha permesso di renderci conto di quante persone siano quotidianamente al lavoro su APB da un paio d’anni a questa parte, testimoniando il grande sforzo collettivo messo in piedi nel tentativo di proporre una vera alternativa all’interno del genere dei giochi di massa online. Una visita in Scozia presso il quartier generale della software house ci ha recentemente permesso di prendere parte ad alcune sessioni di gioco online e di farci un ‘impressione più precisa di quanto questa nuova formula funzioni.

Guardie e ladriCos’è APB? L’ultima fatica di Realtime Worlds prende le forme di un gioco di massa online caratterizzato da un setting metropolitano contemporaneo e da dinamiche di gameplay imperniate su un’eterna lotta tra polizia e malviventi, dalla quale scaturiscono tutte le principali situazioni di gioco. In sostanza, un’immensa partita di guardie e ladri persistente su e giù per le strade di una megalopoli divisa in distretti e raffigurata come la summa di svariati stili a cavallo tra oriente ed occidente. A tutto questo si affianca un particolare riguardo per la personalizzazione: la quantità e la vastità degli editor presenti nel gioco è in grado di accontentare anche il più fanatico dei giocatori, dando a chiunque gli strumenti necessari per mettere una firma riconoscibile su qualunque oggetto e veicolo posseduto. Infine, un gameplay che tende a valorizzare la qualità del giocato più che le ricompense da elargire, in netta controtendenza con buona parte della concorrenza. Come sottolineato dagli sviluppatori, il concept di base è stato costruito basandosi soprattutto su tre fattori: l’enfatizzazione del conflitto, la creatività e la celebrità.La battaglia tra guardie e ladri è stata messa in scena creando un combat system che premia l’abilità e dà ai giocatori la possibilità di utilizzare i molti veicoli per dar via a spettacolari sequenze d’inseguimento, e che affiancato da un matchmaking rapido e mirato ad ogni singola missione permette sempre di trovare sulla propria strada il giusto numero di degni avversari. La creatività è invece incoraggiata dai molti editor che permettono di personalizzare le identità del giocatore e del clan cui appartiene. Infine, esistono sufficienti strumenti per permettere ai giocatori più bravi e dotati di divenire celebri all’interno del mondo di gioco, mostrando chiaramente i propri traguardi e la storia del proprio personaggio: in sostanza, meglio e più a lungo si giocherà ad APB e più cool si potrà apparire.L’ultimo importante punto su cui gli sviluppatori si sono concentrati è la crescita del personaggio, parte fondamentale di ogni esperienza MMO: diversi fattori, tra cui la reputazione presso le organizzazioni presenti nella città, contribuiranno ad alzare via via il Rating del personaggio, in maniera molto simile al livello negli RPG tradizionali. Vi saranno infatti oggetti che richiederanno un Rating minimo per essere utilizzati. In maniera simile verrà calcolato anche il Threat Level, un valore che indica il livello di minaccia rappresentato da un giocatore per tutti i suoi potenziali avversari, uno strumento interessante per individuare subito i partecipanti più navigati, esperti e dunque pericolosi.

Editor-maniaDella presentazione tenuta dagli sviluppatori circa metà tempo è stato dedicato agli editor, una mossa che testimonia l’importanza che essi ricoprono nell’economia del gioco secondo i ragazzi di Realtime Worlds.Si comincia in maniera semplice e con pochi soldi: l’acquisto di una T-shirt in gioco è sufficiente ad aprire il relativo editor. Oltre a cambiarne il colore e ad applicare diverse fantasie alla stoffa, la parte più interessante è quella dedicata ai loghi. Utilizzando una sorta di versione semplificata di Photoshop i giocatori potranno creare un simbolo o una scritta personalizzati ed applicarli alla maglietta nella posizione e con le dimensioni desiderate. Naturalmente il logo potrà essere salvato e richiamato durante tutte le personalizzazioni future di qualunque oggetto di gioco, applicandolo ad esempio alle macchine possedute o ad altri capi di vestiario, facendone così una vera e propria icona personale da esibire per farsi riconoscere al primo colpo d’occhio. Tanto sforzo produttivo deve naturalmente essere premiato con la possibilità di esporre i propri lavori e, perché no, bullarsene con il resto dell’utenza. A questo scopo sono stati inseriti degli speciali stand in cui sarà possibile mettere in mostra la propria macchina previo acquisto dello spazio “promozionale”, e questo è solo un esempio di possibile esibizione: ad esso si affiancano i poster ed i graffiti per decorare i muri delle città, ed i juke box utilizzabili al fine di far sentire la musica creata con l’apposito editor in gioco. Quest’ultimo rappresenta l’assoluta devozione degli sviluppatori nei confronti della personalizzazione più sfrenata, presentandosi come un sequencer dalle discrete potenzialità e relativa difficoltà d’uso. Oltre a comporre canzoni da inserire nei juke box sparsi per i locali della città, l’editor musicale potrà servire anche per creare jingle associati a determinati eventi in gioco, come l’uccisione di un nemico.L’intento è chiaro: far sì che ogni giocatore possa trasformare APB in qualcosa di unico e personale, offrendo un numero senza precedenti di chance per esibire la propria creatività.

Un piccolo assaggioAl termine della presentazione tenuta dagli sviluppatori abbiamo avuto a disposizione un’intensa ora di gioco al fine di vedere finalmente in movimento tutti i concetti assimilati. Utilizzando personaggi creati appositamente ci siamo addentrati in uno dei tre distretti in cui è divisa la città, al secolo Waterfront, Financial e Social. Il modo più veloce per gettarsi nel cuore dell’azione è recarsi da uno dei diversi Contatti presenti in città, per comodità chiaramente segnati sulla mappa di gioco. Essi rappresentano le diverse Organizzazioni presenti sul territorio presentandosi sotto forma di NPC atti a fornire missioni ed all’occasione equipaggiamento ai giocatori. Una volta ottenuto un obbiettivo e radunata una squadra di giocatori per affrontarlo, la caccia comincia. Giocando dalla parte dei malviventi, come nel nostro caso, gli obbiettivi sono spesso inerenti al recupero di un determinato oggetto per conto del Contatto, il quale dovrà poi essere consegnato in un punto specifico della città. Non appena la squadra di malviventi si mette in movimento entra in gioco l’ottimo matchmaking ideato dagli sviluppatori, che seleziona in pochi istanti una squadra di poliziotti con statistiche comparabili a quelle dei ladri, e le ordina di fermare il recupero dell’oggetto. Data la vastità della mappa e la gran quantità di veicoli che transitano regolarmente sulle strade, da queste semplici premesse si scatenano scontri dai risultati decisamente imprevedibili. Naturalmente la cooperazione e la buona comunicazione sono indispensabili per coordinarsi e completare la missione, eliminando completamente la minaccia avversaria nel caso delle forze dell’ordine, o consegnando il pacchetto nel caso dei malviventi.Questa è la struttura su cui si basa il gameplay di APB, come anticipato in netta controtendenza con la generica offerta degli MMO odierni. Il consueto sistema di quest si presenta così destrutturato e ridotto ad una più snella progressione fatta di semplici incarichi, laddove le variabili sono rappresentate dal comportamento e dalle decisioni dei giocatori stessi, messi costantemente l’uno contro l’altro dal matchmaking automatizzato. Una scelta coraggiosa quella di Realtime Worlds, i cui game designer hanno evidentemente tentato di sublimare la componente più importante, ovvero il puro gameplay, tralasciando la famigerata trafila di quest vuote e sterili che solitamente caratterizzano i giochi di massa online. Come affermato dagli sviluppatori, in APB si gioca innanzitutto per divertirsi, e solo secondariamente per l’ottenimento delle ricompense e degli oggetti di gioco.D’altra parte, un sistema a tal punto semplificato rischia di andare incontro alla ripetitività, uno spettro che la nostra ora scarsa di hands on non è naturalmente bastata a scacciare; allo stadio attuale dello sviluppo il numero di incarichi offerto dai Contatti è effettivamente esiguo, ma i ragazzi di Realtime Worlds assicurano che la versione finale del gioco garantirà molta più varietà in tal senso.A conferma di questo, ci è stato illustrato come tutto il sistema di incarichi e persino le statistiche legate al combattimento siano regolati da ruleset molto facili e rapidi da modificare, un espediente che permetterà alla software house di modificare via via il gameplay del titolo in base al feedback ottenuto dalla comunità, anche dopo il lancio.

Mezzanotte di fuocoVeniamo alle componenti principali del gameplay, ovvero le fasi di guida e di shooting. Al volante i molti mezzi che affollano le strade della città si rivelano facili da guidare grazie ad una fisica molto semplificata, che tende a non differenziare molto le diverse categorie di veicoli a quattro ruote (le moto non sono al momento previste): che si tratti di una coupè sportiva o di un furgoncino, le curve in derapata la fanno sempre da padrone. Molto gradita la possibilità di salire in gruppo sullo stesso veicolo (a patto di avere un guidatore all’altezza della situazione) e di potersi sporgere dai finestrini per fare fuoco, opportunità da sfruttare per rapidi e divertenti blitz.La componente shooting è invece la parte più bisognosa di rifiniture: la visuale in terza persona non è stata sfruttata aggiungendo un sistema di coperture, scelta comprensibile data la natura più frenetica del titolo, ma nondimeno penalizzante durante le sparatorie che vedono i giocatori affrontarsi perlopiù a viso aperto. A mancare davvero è comunque un feedback a livello di animazioni e grafica che indichi quando e quanto violentemente un avversario viene colpito dal nostro fuoco: allo stadio attuale non si è mai sicuri di quanto precise siano le nostre raffiche, ed i danni non sono calcolati in base alle parti del corpo colpite, rendendo ad esempio inutili gli headshot. Questo delinea una componente shooting ancora grezza e bisognosa di diverse attenzioni. Confidiamo che gli sviluppatori si adoperino in tal senso, soprattutto considerando il fatto che si tratta di uno degli elementi portanti del gameplay.

– Concept interessante ed innovativo

– Setting cittadino affascinante

– Mix tra cooperazione e competizione ben bilanciato

APB è un interessante esperimento sul tema MMO: per quanto ci è stato possibile provare, gli ultimi mesi di sviluppo e rifinitura saranno fondamentali. Potranno infatti fare la differenza tra un’occasione sfiorata ed una vera ventata d’aria fresca per gli universi online. Allo stadio attuale la natura apparentemente ripetitiva degli incarichi ed una evidente mancanza di rifinitura negli scontri a fuoco offuscano un concept fatto di idee solide ed intelligenti. Confidiamo che i mesi che ancora separano i ragazzi di Realtime Worlds dal rilascio vengano spesi per migliorare questi fondamentali aspetti, ed assicurare così alla comunità un titolo non solo innovativo, ma anche solido e giocabile.