Recensione

Act of Fury - Kraine's Revenge

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

L’Italia è passata alla storia come un paese di santi, poeti e navigatori (e a ragion veduta, aggiungeremmo), ma purtroppo raramente, negli ultimi 30 anni, quelli cioè in cui si è diffuso il medium videoludico, si è segnalata per aver dato i Natali anche a programmatori validi.Qualche eccezione c’è, per carità, ma nulla al confronto con colossi come Giappone, Stati Uniti, e, ahinoi, i mai troppo amati cugini d’Oltralpe….Act of Fury, nel suo piccolo, ha debuttato a fine novembre su App Store per invertire la tendenza, realizzato com’è dagli italianissimi ragazzi di Darkwave Games.Campanilismo a parte, com’è il gioco? Vediamolo insieme.

RevengeAppena abbozzata, la storia sottesa agli eventi che il giocatore sarà chiamato a vivere in prima persona narra le gesta di Kraine, vittima degli inumani esperimenti genetici del Dr. Pernicious, atti a fare di lui una macchina di morte perfetta, e della sua personale vendetta.La letteratura, il cinema e i videogiochi, a questo punto, ci hanno portato a distinguere tra tre nette categorie di personaggi: colui che “guarda e passa” (cit.), non aggiungendo dolore a dolore, colui che si allena per anni e pianifica meticolosamente una vendetta sottile e atroce, e colui (e questo è il nostro caso) che, passato il tempo di una doccia e uno spuntino, torna all’attacco dei cattivoni sul luogo del delitto, perdipiù usando a suoi vantaggio i poteri sovrannaturali che gli esperimenti condotti su di lui gli hanno donato.

Sparatutto senza armiCome la gran parte dei giochi del catalogo Apple, Act of Fury è tutto incentrato sulla realizzazione e sul gameplay puro, lo avrete capito: il titolo si prefigura come il più classico degli sparatutto a scorrimento verticale, salvo spiazzare il giocatore sin dal primo livello privandolo nientemeno che…della capacità di sparare!Se sulle prime la cosa scandalizzerà i nostalgici del genere, a conti fatti è invece una delle scelte più coraggiose ma anche più riuscite del gioco: non dovendo sparare, visto che il vortice che circonderà il nostro protagonista distruggerà in pochi attimi tutto ciò che toccherà, si potrà giocare a Act of Fury con un solo dito, necessario per spostare il personaggio, con conseguente snellimento della giocabilità e con la possibilità, anche su iPhone, di evitare pericolosi e caotici sovraffollamenti dello schermo.La svolta tattica non è indifferente: anni e anni di shoot’em up ci hanno abituato a starcene a sud, sul fondo della schermata, in modo da avere il tempo di reazione necessario per evadere la pioggia di proiettili che i nemici ci vomitavano addosso, mentre abbiamo trovato che in Act of Fury spesso convenga stazionare al limite nord dello schermo, così da inibire lo sparo ai nuovi nemici che appaiono su schermo.Nella modalità Normal (quella settata di default), infatti, i nemici attirati nel vortice di Kraine smetteranno di sparare per il tempo richiesto alla loro eliminazione, facilitando non poco la vita al giocatore; discorso diverso per quanti opteranno per la modalità Hell, che, come il nome suggerisce, scatenerà l’inferno in terra lasciando che i nemici vi riempiano di piombo fino alla loro esplosione.Siamo sicuri che i più hardcore apprezzeranno, anche perché il doppio livello di difficoltà aiuta il comparto longevità, invero zoppicante, in quanto composto da un totale di soli nove livelli.A tal proposito, segnaliamo che le lamentele sulla durata totale del titolo derivano dal prezzo a cui è venduto il gioco sullo store nella data in cui scriviamo, ovvero 2,39 euro, superiore a quello di lancio di 80 centesimi e sensibilmente sopra la media per i giochi affini a catalogo.Ciononostante, il divertimento non manca, e il fattore strategico, più marcato rispetto a molti titoli che viaggiano sugli stessi binari, aggiunge un pizzico di sale in più all’esperienza di gioco.

Nessuna nuova, buona nuovaDifficile segnalare il comparto tecnico per qualsivoglia mancanza o per particolari meriti: lontani dagli standard elevatissimi imposti dalle più recenti produzioni per device Apple, i ragazzi di Darkwave Games si sono concentrati sulla fluidità del motore (che durante i test non ha mai dato segni di incertezza, nemmeno nelle situazioni più affollate) e su una palette di colori viva e sgargiante, per molti versi opposta alle tinte cupe che per anni hanno contraddistinto il genere (Cave a parte, s’intende).Un sistema non troppo approfondito di potenziamenti per il nostro protagonista, il pieno supporto a Game Center e Open Feint e una versione Lite contenente ben tre livelli inediti completano un pacchetto che, senza strabiliare, conferma quanto di buono ci sia nel “sottobosco” videoludico italiano e quanto lo store Apple possa offrire a chi sappia cercare.Peccato solo per il prezzo, che al momento risulta forse un po’ troppo alto (pur nella pochezza di una spesa di 2,39 euro) rispetto alla durata complessiva dell’esperienza di gioco.

Semplice e giocabile

Aggiunge un tocco di strategia al normale svolgimento degli sparatutto

Gradevole palette cromatica

Longevità limitata

Proposto ad un prezzo forse eccessivo

7.5

Sebbene non si tratti dell’esordio assoluto per Darkwave Games sullo store Apple, i risultati di dimostrano come i migliori fin qui raggiunti dalla software house milanese: Act of Fury è un titolo improntato sulla semplicità, giocabile con un solo dito, dalle dinamiche perfettamente tarate per una fruizione portatile, elemento imprescindibile per una produzione di questo tipo ma che ancora troppo spesso viene accantonato.

Un acquisto ideale se cercate prima di tutto un gameplay che dia una ventata fresca ad un genere altrimenti stantio: va però anche detto che il gran numero di prodotti similari acquistabili a prezzo decisamente inferiore potrebbe farvi vacillare.

In tal caso, 15 minuti in compagnia della versione di prova non vi nuoceranno di certo.

Voto Recensione di Act of Fury - Kraine's Revenge - Recensione


7.5