Anteprima

Ace Combat 7: Skies Unknown

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Informazioni sul prodotto

Immagine di Ace Combat 7
Ace Combat 7
  • Sviluppatore: Namco Project Aces
  • Produttore: Bandai Namco
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
  • Generi: Simulazione volo
  • Data di uscita: 17 gennaio 2019 - 11 luglio 2024 (Switch)

Nata sulla prima PlayStation e in sala giochi con il nome di Air Combat, la serie di Ace Combat ha negli anni sorvolato i cieli delle generazioni di console (tra cui PlayStation 2, PSP, Game Boy Advance e persino i sistemi iOS), passando dalle Guerra Mondiali alla Guerra Fredda, arrivando poi ai conflitti della Guerra del Golfo e ai più recenti combattimenti aerei ambientati ai giorni nostri o in un futuro prossimo. Dopo una mole di capitoli impressionante – parliamo di circa venti videogiochi tra capitoli regolari e spin-off di ogni sorta – la serie è caduta in picchiata sparendo completamente dai radar. Sino a questi mesi, con l’annuncio dell’arrivo del settimo capitolo ufficiale della serie, sottotitolato Skies Unknown, mostratosi di recente in ben quattordici minuti di gameplay inedito che mettono alla luce un prepotente ritorno alle origini (cosa questa che sarà senza dubbio gradita dai piloti cresciuti con la serie Namco nel corso della generazione a 32-bit). I cieli hanno quindi nuovamente bisogno di noi?

La minaccia vola ad alta quotaNei quattordici minuti di video mostrati solo pochi giorni fa abbiamo potuto dare uno sguardo approfondito alle demo presentata allo scorso Electronic Entertainment Expo, accompagnata da una dettagliata descrizione della modalità campagna (più in particolare della terza missione del gioco) ad opera del director della serie di Ace Combat, Kazutoki Kono. La prima cosa a essere mostrata sono i differenti tipi di controlli del nostro velivolo: in Ace Combat 7: Skies Unknown i novizi potranno abbracciare l’opzione standard, mentre i piloti esperti potranno gettarsi a capofitto nella battaglia con un sistema di gioco cucito addosso alla loro esperienza sul campo. Successivamente, un breve briefing ci preparerà alla missione da affrontare, prima di farci decollare nei cieli con il nostro caccia da combattimento, scelto dalla consueta rosa di velivoli disponibili nel nostro hangar. Potremo osservare il modello poligonale dell’Hornet scelto da diverse angolazioni, studiandone la struttura e ammirandone la resa grafica (invero molto dettagliata, nonostante l’assenza del 4K nella demo a detta dello stesso Kono). Una volta scelto il mezzo da pilotare – in questo caso, un F-18 – si passa alla selezione delle armi speciali da caricare a bordo, una rosa di missili dalla potenza più o meno devastante (nel nostro caso, i QAAM).
Questo è ufficialmente l’ultimo step prima del decollo dalla portaerei, un momento cruciale che potremo decidere di vivere in prima persona grazie a una visuale all’interno del cockpit che ne mostra ogni singolo elemento, per un senso di immersione pressoché totale. Così come totale sarà la sensazione di librarsi in cielo, grazie a una resa delle nuvole (in tre dimensioni) sorprendente e a un orizzonte che non lascia spazio a pop-up o difetti di altro genere. I raggi del sole, l’umidità sul vetro della nostra cabina di pilotaggio e altri piccoli dettagli significativi dimostrano una cura al dettaglio raramente vista negli altri capitoli della serie, complici anche le limitazioni tecniche delle passate generazioni di console. Ora, volare nei cieli a bordo del proprio caccia è ancora più immersivo e straordinariamente realistico. Tuttavia, avremo poco tempo per goderci il panorama, visto che dopo pochi minuti verremo subito raggiunti dal nemico. Ed è qui che Ace Combat 7 dimostra di essere genuinamente ancorato alle origini della serie: la tattica vincente è ancora una volta quella di seguire la scia del nostro avversario, aspettando il momento propizio per lockarlo e sparagli contro quanti più missili a ricerca possibili, stando attenti allo stesso tempo che altri caccia non facciano lo stesso con noi (le armi che sceglieremo di portare con noi sono fondamentali per la buona riuscita della missione). Un radar in basso a sinistra aiuterà inoltre a capire la direzione in cui spostarsi repentinamente, in caso di virate improvvise da parte del nostro bersaglio o di una minaccia diretta verso di noi. 
Mi piacerebbe tanto silurarviAttenzione però: oltre ai colpi dei nostri avversari (da cui potremo difenderci anche tramite l’ausilio di flare, per ingannare i sensori ottici a guida infrarossa dei missili) in Ace Combat 7: Skies Unknown dovremo fare attenzione a una moltitudine di altri dettagli, dalle correnti d’alta quota, alle turbolenze ai vuoti d’aria, passando per le nuvole particolarmente dense che oscureranno quasi completamente la visuale (o magari ghiacciando letteralmente il vetro della cabina di pilotaggio per via del cosiddetto effetto “icing”) non dandoci modo di orientarci con facilità. Ad ogni modo, saranno le nostre abilità di manovra a rappresentare in primis la riuscita o la disfatta della missione: maggiormente saremo abili a virare con destrezza, più difficile sarà per i nemici riuscire a starci in coda e quindi usare il nostro velivolo come facile bersaglio. Ovviamente, potremo utilizzare le difficoltà atmosferiche contro l’avversario, portandolo magari all’interno di cumulonembi da cui difficilmente uscirà tutto d’un pezzo.
La sensazione a pelle è quella già vista nel bellissimo secondo capitolo di Ace Combat sulla prima PlayStation a 32-bit, in cui talvolta uno scontro andava pianificato con sangue freddo prima di essere risolto positivamente dall’una o dall’altra fazione. E ciò è decisamente un bene. Dopo l’eliminazione sistematica di tutti i caccia nemici – l’ultimo dei quali furbescamente nascosto tra le nuvole – la demo dell’E3 proseguiva con vero e proprio scontro con un boss di fine livello, l’Arsenal Bird, capace di sganciare una moltitudine di piccoli velivoli UAV in direzione del nostro squadrone. Il nostro scopo, poco sorprendentemente, sarà quello di abbattere l’Arsenal nel più breve tempo possibile, prima di farci sopraffare dalla superiorità numerica degli avversari. Ridurre il numero di UAV sarà l’unica cosa possibile, prima che i nostri compagni decidano di battere in ritirata con conseguente dissolvenza in nero e fine della demo giocabile a cura del director Kazutoki Kono. Certo, non abbiamo potuto ammirare gli scontri a bassa quota, né tanto meno saggiare la varietà di mezzi a disposizione (inclusa la possibilità di affrontare missioni specifiche in VR), ma quanto mostrato da questa prima demo giocabile ci ha convinti del fatto che le bontà di Ace Combat 7: Skies Unknown risiedono tutte nel proporre un impianto di gioco tradizionale e impattante allo stesso tempo, capace di risultare precisissimo nel giocato tanto quanto bellissimo da vedere. La speranza è che tutto ciò resti intoccato anche nella versione finale del gioco, prevista per il prossimo anno.

– Un glorioso ritorno alle origini

– Immersivo come pochi altri simulatori di volo

Con Skies Unknown Bandai Namco ha intenzione di sbloccare la serie dallo stallo in cui versa ormai da troppo tempo. Ace Combat 7 si prospetta infatti come un glorioso ritorno alle origini, specie a un impianto di gioco ora caratterizzato maggiormente sugli scontri 1v1 piuttosto che su confusionarie battaglie aeree in stile After Burner. E la VR sarà solo un aggiunta di peso piuttosto gradita in un prodotto che sarà un vero e proprio un omaggio ai caccia da combattimento, senza deviazioni di sorta. Sperando che il tempo necessario al rilascio del titolo nei negozi permetta a Bandai Namco di correggere alcune piccole sbavature, la cui assenza permetterebbe ad Ace Combat 7: Skies Unknown di volare alto nei cieli. Così in alto, che l’unico suono che udirete sarà quello della vostra adrenalina che scorre nelle vene.