ACROC

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a cura di LoreSka

Qualche volta è la semplicità a caratterizzare una buona idea. Noi italiani, con tutti i nostri difetti, abbiamo da sempre avuto la peculiarità di saper trasformare qualcosa di semplice in qualcosa di straordinario, a prescindere dalla scarsità delle risorse a nostra disposizione. Pensateci: il nostro piatto tipico – la pasta – è un miscuglio di farina e acqua, che riusciamo a trasformare in centinaia, forse migliaia di piatti diversi. Siamo dannatamente bravi a farlo.
Non ci ha sorpreso, dunque, il fatto che l’idea di ACROC sia nata in Italia, per la precisione in Brianza, cuore dell’imprenditoria lombarda (e terra che ospita la sede di Spaziogames). Abbiamo incontrato il creatore di questo utile oggettino, Alessandro Mereu, che ci ha presentato questo prodotto pensato per i giocatori mobile alla ricerca di un controllo più preciso.
Cos’è ACROC?
ACROC è un supporto in plastica capace di adattarsi a qualunque cellulare e a un pad Dualshock 3 per Playstation 3. In breve, una ganascia dotata di molla resistente chiude con sicurezza il cellulare, mentre un semplice sistema a incastro blocca il pad della PS3. In questo modo è possibile creare un supporto adatto al controllo dei videogiochi sul proprio smartphone utilizzando un hardware che molti hanno già a disposizione in casa, riducendo sensibilmente il costo dell’operazione. Se paragonato a molti altri oggetti con lo stesso scopo, ma dotati di un hardware integrato, ACROC è il tipico “uovo di colombo”: è sufficiente riciclare un pad di PS3 e spendere poco più di 15 euro per iniziare a giocare in maniera precisa con il proprio cellulare. 
I vantaggi, oltre che economici, sono relativi al controllo: qualunque dispositivo pensato per trasformare il proprio cellulare in una console portatile, infatti, soffre di alcuni problemi di grip, di precisione degli stick analogici o di configurazione discutibile dei pulsanti. Con un pad come quello di PS3 il problema si risolve quasi completamente: il pad della vecchia Playstation non è certo il migliore in termini di ergonomia e controllo, ma è in grado di eclissare la qualità e la precisione di tanti altri dispositivi per iOS e Android, spesso venduti a un prezzo superiore agli 80 euro. Se a questo aggiungiamo il sorprendente bilanciamento dell’accoppiata Dualshock 3 e cellulare una volta incastrati nell’ACROC, nonché la stabilità dell’accessorio nel reggere il tutto, la cosa si fa davvero interessante.
Qualche limite
Configurare un pad PS3 con il proprio cellulare non è cosa facile e immediata. Anzitutto, l’operazione richiede il root su Android e il jailbreak su iPhone, operazioni che invalidano la garanzia (ma che sono reversibili) e che, certamente, sono appannaggio degli “smanettoni” più che degli utenti-tipo. ACROC, purtroppo, non può prescindere da questo limite su iOS, mentre su Android le cose si fanno decisamente più interessanti. Grazie a uno speciale cavo venduto assieme ad ACROC a un prezzo aggiuntivo davvero politico (poco più di 5 euro) e a patto di avere un cellulare compatibile con la tecnologia USB OTG (On-The-Go). Il cavo, in breve, converte il segnale proveniente dal pad di PS3 a un segnale interpretato da Android e processato, con un setup davvero intuitivo e alla portata di tutti.ù
Una seconda limitazione, quest’ultima presente in qualsiasi dispositivo iOS/Android pensato per il gaming, è derivante dalla compatibilità con i giochi. Per la verità i titoli che supportano un controller stanno crescendo in maniera esponenziale, e se appena un anno fa se ne contavano meno di cento, oggi il numero è davvero elevato e nella lista si annoverano alcuni dei titoli più interessanti rilasciati su iOS e Android. Inutile dire che, nella stragrande maggioranza dei casi, la presenza di un controller modifica in maniera radicale l’approccio al gioco, e alcuni titoli mobile si dimostrano in grado di rivaleggiare con i più blasonati titoli portatili per 3DS e PS Vita. In questo senso, un dispositivo come ACROC è davvero consigliato agli scettici, che potranno scoprire alcune perle rilasciate sugli smartphone e vendute spesso al prezzo di un pacchetto di sigarette.

Con tutti i suoi limiti dovuti alla chiusura della piattaforma iOS e, in misura minore, della piattaforma Android, ACROC è un accessorio utile nella sua immensa semplicità, e capace di modificare radicalmente la qualità del gameplay di molti giochi portatili. A un prezzo di 15 euro circa (poco più di 20 euro per la versione col cavo), questa invenzione made in Italy ideata e realizzata in ambiente totalmente “indie” ci piace. Forse non rivoluzionerà il mondo del gaming mobile, ma certamente può contribuire a renderlo un po’ meno inaccessibile.