Recensione

A Christmas Carol

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a cura di Darkzibo

Finalmente siamo arrivati nel periodo più allegro dell’anno: quello natalizio. Come sempre le città si colorano delle famose luci di Natale cantate anche da Max Pezzali e gli 883, le strade e i negozi si riempiono di gente indaffarata a cercare regali che possano essere apprezzati e il mondo sembra tappezzarsi di allegria. La televisione continua a mandare messaggi di bontà e allegria tramite film a tema, quasi fosse obbligatorio essere felici in questi giorni. Il percorso per arrivare allo Spirito natalizio, però, è stato ben descritto ancora più di un secolo e mezzo orsono da Charles Dickens (autore dei romanzi di David Copperfield e Oliver Twist), con il suo A Christmas Carol, il Canto di Natale. A questo racconto si susseguirono tantissime interpretazioni cinematografiche come Canto di Natale di Topolino o Natale in Casa Muppets con Micheal Caine, senza contare altre innumerevoli versioni. Adesso Disney torna sul racconto di Natale più amato e ricordato con la sua ultima creazione in computer grafica che appunto si chiama A Christmas Carol (Recensione del film su SpazioFilm.it), dove il buon Jim Carrey presta la sua straordinaria espressività all’anziano Scrooge e ai tre fantasmi che esso incontrerà tramite la tecnica del performance capture, già vista nel mediocre Polar Express. Di questo straordinario lungometraggio, visibile in 3D al cinema, dall’ambientazione cupa è stato tratto un gioco che resta un’esclusiva per Nintendo DS. Seguite i tre fantasmi per sapere se A Christmas Carol è un buon gioco oppure il classico attacco commerciale.

Il fantasma del Natale passato Il racconto narra le vicende di Evenizer Scrooge, un vecchio avaro che vive nella Londra di metà ottocento. Quest’uomo senza cuore non rispetta lo Spirito Natalizio e vede il Natale come un’inutile perdita di tempo, un giorno dove si potrebbe guadagnare invece di stare a pranzo con i propri cari. A farne le spese è il povero impiegato Bob Cratchitt che lavora nel gelo dell’ufficio di Scrooge per pochi centesimi di sterline la settimana. Anche Fred, il nipote dell’anziano avaro, prova a intenerirne il cuore invitandolo a cena e facendogli calorosi auguri, ma il risultato sul duro cuore del protagonista non cambia. La notte della Vigilia, Scrooge però riceve la visita del fantasma del suo vecchio collega Marley che lo ammonisce sull’arrivo di tre fantasmi che gli faranno visita. Questi sono il fantasma dei Natali passati, quello del Natale presente e quello del Natale futuro e dovranno portare Evenizer alla salvezza della sua anima al fine di non diventare un’anima in pena come il vecchio socio Marley. La storia è nota ai più ma preferiamo comunque non rivelarne altri aspetti, diciamo solamente che è un racconto natalizio che vuole insegnare qualcosa di profondo, visto che lo Spirito del Natale sta nell’altruismo.Sembrerebbe difficile trarre un videogioco da un racconto del genere, ma i ragazzi di Sumo Digital sembrano aver trovato il compromesso più opportuno. Inizierete selezionando il vostro profilo, dopodiché vi si apriranno alcune opzioni tra cui la possibilità di seguire la storia principale, fare alcuni minigiochi con gli amici e un calendario dell’Avvento che si sbloccherà ogni giorno prima di Natale, seguendo l’orologio interno di Nintendo DS. La storia vi farà ripercorrere il racconto di Charles Dickens in una forma del tutto ambigua: sarete voi a muovere gli eventi che porteranno alla redenzione di Evenizer Scrooge. Ogni livello che affronterete sarà preso pari pari dal film e in ognuno di questi dovrete svolgere alcune mansioni che porteranno il protagonista a fare ciò che voi vorrete. Sarete, dunque, una sorta di spiritello che interverrà su qualsiasi oggetto che circonderà Scrooge il quale non sarà mai direttamente governabile.. Ricordate qualcosa ? Un certo Haunting Starring Polterguy di EA ? La risposta è corretta, anche se in A Christmas Carol non impersonerete uno spirito dispettoso, ma quello che porterà il protagonista sulla retta via. Come ? Semplice, con la sola forza del vostro pennino. L’azione si svolge interamente sullo schermo inferiore e quindi sarà vostra cura provare a toccare tutti gli oggetti per vedere l’effetto che possono avere e, una volta compreso il meccanismo, risolvere i semplici enigmi. Nel caso non doveste cosa bisogna fare, e qui si vede il target di pubblico cui il titolo è indirizzato, basterà soffiare nel microfono per vedere quali oggetti potrete toccare. Purtroppo, in diverse occasioni il contatto con gli oggetti non sarà così immediato, visto che il touch screen non sembra essere calibrato al meglio. Il fattore novità di questo gameplay si sposa bene con l’idea di libro interattivo, una sorta di moderno pop – up book (i libri con le figure mobili), dove sarà la mano del lettore a generare gli eventi.Il titolo consentirà anche a quattro giocatori di sfidarsi con una sola console ai minigiochi che si sbloccheranno man mano che completerete la storia principale. Tutti sono molto semplici, come il lancio della moneta nei piatti oppure i puzzle, però riusciranno a catturare per qualche tempo la vostra attenzione. Purtroppo il punto debole di A Christmas Carol è dovuto al tempo in cui sarete impegnati con la console dal doppio schermo tra le mani: si tratta di un titolo che dovrete per forza, a causa di diversi fattori, giocare in questo periodo natalizio e poi lo dovrete mettere da parte perché giocarlo durante l’anno sarebbe come vedere un film di Natale ad agosto. Questa limitazione è suggerita anche dal Calendario dell’Avvento: ogni giorno vi si sbloccheranno minigiochi (soprattutto immagini da confrontare e trovare le differenze) che si esauriranno una volta arrivato il Santo Natale.

Il fantasma del Natale PresenteEssendo questo un tie–in diverso dal solito, anche dal punto di vista grafico non vi ritroverete il tentativo di riproporre il mondo di A Christmas Carol nella maniera vista nel film, ma sarete immersi in una sorta di cartone animato vecchio stile. Purtroppo da un titolo targato Disney ci si aspetterebbe di più visto che i personaggi sembra si rifacciano a cartoni animati americani di bassa lega. Vero è che l’ambientazione, di contro, riesce a farvi immergere nell’atmosfera fredda, cupa, ma allo stesso tempo piena di allegria di quella Londra di metà ottocento in cui si svolge il romanzo.Se vi piacciono le canzoni di Natale, poi, il titolo di Sumo Handheld ne propone tutti i brani più famosi: Astro del Ciel, Jingle Bells e tanti inni che tutti gli anni, in questo periodo, possiamo ascoltare sulle strade, nei negozi, nei centri commerciali in Chiesa durante la Messa di mezzanotte. Una voce esterna racconterà poi tutta la storia, tramite un ottimo doppiaggio, quasi fosse un audio libro.

– Modo originale di ripercorrere il romanzo

– Vi divertirete a punire Scrooge

– Tutto raccontato in italiano

– Ambientazione coinvolgente

– Alcuni minigiochi ben fatti come il domino

– Personaggi disegnati male

– Dura poco

– Altri Minigiochi poco profondi

6.8

A Christmas Carol si propone come un buon modo di vivere il periodo più allegro dell’anno: una sorta di libro interattivo dove sarete voi a guidare Evenizer Scrooge durante il suo percorso di redenzione. Il racconto completamente parlato in italiano, i minigiochi e il generale messaggio spirituale che il titolo di Disney Interactive riesce a trasmettere, catturerà sicuramente l’attenzione dei più piccoli, che magari, dopo essere rimasti estasiati dal lungometraggio, vorranno rivivere il racconto di Natale per eccellenza. Purtroppo il gioco dura veramente poco e la trama resta scontata, anche se il plauso va ai programmatori che sono riusciti a rivisitare una delle storie più conosciute, senza cadere nel tranello dell’’easy platform’. Altro punto a sfavore del titolo è la scarsa sensibilità del touch screen a volte poco preciso e di risposta ritardata. A Christmas Carol è poi un prodotto molto limitato, perché dopo il periodo natalizio dovrà cadere per forza nell’oblio. Un lavoro comunque di tutto rispetto, che potrebbe divenire un bel regalo di Natale.

Con questo titolo colgo l’occasione per porgere ai nostri lettori un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo e, come dice il piccolo Tim in ‘A Christmas Carol’, “che Dio ci benedica tutti quanti !”.

Voto Recensione di A Christmas Carol - Recensione


6.8