Recensione

7 Sins

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a cura di ParadiseLost

Che mondo sarebbe senza tentazioni e peccati? Sicuramente un mondo migliore, ma forse, per alcuni versi, molto noioso..

Per sopperire, almeno virtualmente, alla nostra voglia soppressa di infrangere le regole e di non comportarci come dei bravi ragazzi, la MonteCristo Games ci propone 7 Sins, letteralmente 7 Peccati (i famosi sette peccati capitali), che dal titolo può forse sembrare l’ennesima espansione della serie The Sims, ma che in realtà è ben diverso dal più quotato e famoso titolo targato Maxis.In 7 Sins infatti, pur essendo una sorta di simulazione/gestionale, potremo impersonificare (e qui sta la prima differenza con i “rivali” The Sims e Singles – Flirt Up Your Life) unicamente un personaggio, al pari dei migliori action/adventure, in questo simulatore di vita umana che ci porterà in quel di Apple City, la città del peccato (ove la parola Apple sta testualmente ad indicare il paragone con la mela di Adamo ed Eva, simbolo del peccato per eccellenza), dove dovremo nei panni di uno squattrinato playboy da strapazzo per prima cosa guadagnare denaro per crearci un nome in città e, subito dopo, cominciare la corsa verso l’unica cosa che conta: il potere!

La vita in Apple CityPartiremo infatti come semplice commesso in uno dei negozi più lussuosi di Apple City, dove dovremo cominciare col vendere qualche scarpa e profumi per vedere un po’ di dindi, che verranno comunque rilevati dal nostro capo periodicamente.L’interazione con la popolazione circostante è il fulcro di 7 Sins: ognuno degli oltre 40 personaggi presenti nel gioco avrà la sua personalità, con i suoi interessi e gli argomenti che potranno servire per attaccare bottone; premendo, in qualsiasi momento ci troviamo di fronte ad una persona, il tasto F1 ci verrà mostrata una breve descrizione del soggetto con le icone delle sue passioni, che ci aiuteranno a “conquistare” ognuno dei personaggi con discorsi affini ai loro interessi. Una volta che cominceremo a parlare con qualcuno potremo notare, nella barra presente in alto a destra, l’evoluzione del rapporto: la barra è infatti divisa in sei caselle, ognuna indicante un livello di rapporto con la persona che ci viene di fronte. Si va dal primo contatto fino alla passione, passando per l’amicizia, il flirt, l’amore e il sesso. Parlando man mano con l’altro di argomenti a lui affini, vedremo riempirsi le caselle: una volta che riusciremo a riempire una casella potremo passare alla casella successiva, e dunque al tipo di rapporto successivo. Tutto ciò avviene tramite delle azioni particolari, le cosiddette azioni stella, che permetteranno al nostro playboy di prendere più confidenza e raggiungere man mano rapporti più elevati.Durante il dialogo però il nostro protagonista subirà determinati effetti provocati dal dialogo con gli altri: una tipa particolarmente provocante potrebbe eccitare il nostro amico, così come una signora troppo pressante potrebbe innervosirci o stressarci, e se malauguratamente una delle tre barre indicanti rispettivamente eccitamento, stress e nervosismo dovesse riempirsi, questo comporterà una crisi da parte del nostro playboy che avrà bisogno di un po’ di aria fresca per riprendersi.

I peccati capitaliPer evitare che queste crisi avvengano sarà possibile e talvolta indispensabile commettere dei peccati che faranno scendere, a seconda di che peccato effettueremo, una delle tre barre. Attenzione però a non compierne troppi! Potremo infatti peccare al massimo 7 volte, dopodiché dovremo compiere una o più buone azioni per ritornare alla normalità. Le buone azioni saranno molteplici e varie a seconda del luogo in cui ci troveremo, così come i peccati: lussuria, accidia, ira, vanità, avarizia, gola e superbia sono i peccati che il nostro protagonista spesso e volentieri compierà, e che potranno a volte racchiudere dei simpatici mini-giochi utili a spezzare la monotonia che si accumula dopo diverse ore di gioco. I mini-giochi saranno molteplici e divisi per tipologia di peccato: dallo svuotarsi la vescica su una pianta colpendo le mosche, all’uccidere diverse tipologie di animali, a rubare dalle casse dei negozi o dei club, e tanti altri che non voglio svelarvi a rischio di rovinarvi la sorpresa. Portare a termine questi mini-giochi si rivela compito non certo arduo, complice un basso punteggio da raggiungere in un lasso di tempo ragionevole. A volte però i mini-giochi saranno indispensabili non solo per far calmare il nostro protagonista, ma anche per l’evoluzione del rapporto del nostro con la popolazione circostante: parliamo infatti dei momenti in cui è il sesso a farla da padrona.Al nostro protagonista verrà richiesto infatti dopo poche battute di gioco di portare a letto quante più celebrità riesca a conoscere, grazie ad un sistema di live show che ci permetterà di raggiungere fama e denaro. Inoltre, progredendo con le varie missioni di gioco, ci troveremo ben presto a dover affrontare situazioni del tutto analoghe dove dovremo conoscere belle donne (ma anche figlie di papà, donne mature, travestiti), sedurle e portarle a letto, il tutto per raggiungere determinati obiettivi indispensabili per la buona riuscita della missione.Avevamo affrontato il discorso sesso: naturalmente il gioco, non essendo un titolo pornografico né tantomeno erotico, non mostra alcuna scena di sesso, ci mancherebbe, ma i riferimenti sono ovvii. Una volta raggiunta la possibiltà di portare a letto una ragazza, grazie a particolari mini-giochi incentrati sul sesso avremo, la possibiltà di dare sfogo alla nostra fantasia sessuale e passare un piacevole periodo con a fianco ragazze non indifferenti.

La monotonia è di casa in Apple CityPurtroppo, e l’avevo accennato poc’anzi, 7 Sins è affetto da una patologia che nei videogiochi è letteramente inaccettabile: la ripetitività. Il dover conquistare tutta la popolazione presente in Apple City tramite la stessa tattica, le stesse frasi precotte, senza un’adeguata presenza di alternative diventa già dopo poche battute di gioco motivo di noia e di disappunto pensando al prezzo di 7 Sins. Nonostante ci sia stato un buon lavoro nella realizzazione degli ambienti, dei personaggi (oltre 40, tutti diversi), la sensazione di ripetitività è davvero eccessiva specie se, dopo una crisi, ci dovessimo trovare a dover di nuovo intraprendere un discorso con una persona per riguadagnare il rapporto che dopo la crisi si è giustamente incrinato. Anche i mini-giochi, per quanto spezzano un po’ la situazione, alla lunga diventano monotoni anche a causa di una difficoltà mai crescente ma sempre ostinatamente e dannatamente semplice, visto che l’esito di questi difficilmente potrà essere negativo.

La classe non è acquaSicuramente in 7 Sins la MonteCristo Games ha speso tante energie, in special modo nella versione PC del titolo che si presenta ben ottimizzato in confronto alla versione PlayStation 2, proponendo, oltre ad una grafica qualitativamente maggiore, anche la totale assenza di tempi di caricamento se non passando da una zona all’altra della città tramite la mappa (ma si parla di un’attesa di un massimo di 10 secondi), fattore che nella versione PS2 ha destato diverse lamentele.Parlavamo di grafica: 7 Sins propone una grafica abbastanza dettagliata, partendo dai modelli fisici poligonali dei personaggi di gioco e arrivando alle ambientazioni e agli oggetti circostanti. I personaggi, ognuno diverso dall’altro in quanto a costituzione ed aspetto fisico, contribuiscono in positivo a distogliere l’utente dall’eccessiva ripetitività delle azioni di gioco. Buoni i dettagli riguardanti anhce le ambientazioni, ben realizzate grazie ad effetti luce ben congegnati dal team grafico MonteCristo. Per quanto riguarda il sonoro, una sufficienza tirata: da segnalare la totale assenza di dialoghi italiani (presenti solo i sottotitoli, accompagnati da dei versi e mugugni che la MonteCristo pare considerare parole); nonostante ciò una discreta colonna sonora che accompagnerà le nostra azioni a seconda del luogo in cui ci troviamo, anche se, essendo unica la canzone che ci accompagnerà da un ambiente all’altro, il rischio ripetitività e monotonia aumenta a dismisura.Infine, la giocabilità: grazie ad un ibrido mouse/tastiera sarà possibile muovere il nostro protagonista con le freccie direzionali e fargli compiere tutte le azioni tramite il mouse. Inoltre, premendo il tasto F1 di fronte ad una persona, potremo scoprire, grazie alla sua descrizione, tutti gli argomenti su cui puntare per ottenere ben presto l’accesso a tutte le sue… grazie!Vi lascio ai commenti finali di questo gioco dalle molte potenzialità e idee non completamente sfruttate.

HARDWARE

Requisiti Minimi:Processore: Intel Pentium IV 2,0 GHz o equivalenteRAM: 256 MBScheda Video: ATI Radeon 9200 128MBScheda Audio: Creative SoundBlaster Live 5.1Circa 1GB di spazio libero su Hard Disk

MULTIPLAYER

Assente

– Buona grafica

– Meccanismo di gioco originale

– A sprazzi divertente

– Troppo ripetitivo

– Sonoro monotono

– Mancanza di dialoghi parlati

6.5

7 Sins è indubbiamente un titolo abbastanza divertente e differente dallo stereotipo del genere. Per quanto buona l’idea di base e il lavoro del team grafico, l’eccessiva ripetitività delle azioni dovuta allo stesso approccio e alle stesse frasi precotte per tutte, e dico tutte, le persone circostanti, aumenta a dismisura la noia ed impedisce di concentrarsi a fondo sul titolo che comunque presenta un discreto numero di mini-giochi addetti appunto a spezzare questa monotonia: gli stessi mini-giochi risultano alla lunga del tutto inutili e molto noiosi, non riuscendo dunque nel loro intento.

Nonostante dunque una buona idea e una grafica ben realizzata, 7 Sins non riesce a superare la sufficienza, andandosi a piazzare ben molto dietro i vari Singles e Leisure Suit Larry: Magna Cum Laude (di recente uscita), molto simili nel genere ma diversi nella sostanza.

Chissà che con qualche idea ben focalizzata la MonteCristo non possa presentarsi fra un po’ di tempo con un 7 Sins – parte seconda che possa smentire quanto detto finora ed evidenziare quelle potenzialità incomprese del gioco. Chissà! Staremo a vedere…

Voto Recensione di 7 Sins - Recensione


6.5