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Recensione

The Legend of Heroes Trails of Cold Steel - La classe VII sbarca su PS4

Il primo passo nel mondo di Erebonia

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Informazioni sul prodotto

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The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel
  • Sviluppatore: Nihon Falcom
  • Produttore: Xseed
  • Piattaforme: PS4 , PS3 , PSVITA
  • Generi: Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: 29 gennaio 2016 - 2 agosto 2017 PC - 29 marzo 2019 PS4

In ottima compagnia tra i titoli usciti per Playstation Vita e ignorati dal mercato di massa, nonostante qualità intrinseche sconosciute a congeneri assai più blasonati e pubblicizzati, la trilogia di The Legend of Heroes Trails of Cold Steel si prepara finalmente a sbarcare anche su PS4, con tutte e tre le uscite calendarizzate per questo 2019.

Oggi vi proponiamo la nostra recensione del primo capitolo, che si conferma (spoiler) come uno dei JRPG più solidi e longevi della libreria delle console Sony.

The Legend of Heroes Trails of Cold Steel

Gli eroi della classe VII

Venti di guerra spirano tra i confini degli stati del continente di Zemuria, tra i quali Erebonia rappresenta l’eccellenza a livello militare: sede di una delle accademie più rinomate, famosa per aver sfornato intere generazioni di soldati e comandanti di grana fina, il paese del protagonista è però dilaniato da conflitti sociali profondi, generati dalla rigida suddivisione in classi e dalle disparità economiche e di condizioni di vita che intercorrono tra esse.

L’ala più riformista della classe politica ereboniana preme per un esperimento sociale che possa dare la stura ad una serie di cambiamenti in seno alla struttura del paese: nasce così la Class VII, composta, per la prima volta nella storia dell’Accademia Militare, sia da nobili sia da persone comuni, nelle cui vene non scorre sangue blu.

Il giocatore sarà chiamato a vestire gli scomodi panni di Rean Schwarzer, il succitato protagonista, insignito del titolo di comandate della neonata squadra e responsabile non solo della formazione militare dei suoi commilitoni ma anche della loro perfetta integrazione.

The Legend of Heroes Trails of Cold Steel 2

Alle incombenze giornaliere e al non facile compito di far convivere soldati provenienti da realtà e classi sociali completamente differenti, si aggiungerà una turbolenta situazione politica nel continente, che sembra sull’orlo di una immane guerra, che porterebbe milioni di vite a camminare sul’orlo del baratro.

Con una maestria incredibile, ma che non dovrebbe stupire chi conosce la lunga storia di Falcom in fatto di giochi di ruolo, la sceneggiatura di The Legend of Heroes Trails of Cold Steel riesce a mescolare con naturalezza piccoli avvenimenti quotidiani con un macrointreccio decisamente complesso, ricco di colpi di scena e di personaggi i cui fini non sono immediatamente riconoscibili.

Grazie ad una superba caratterizzazione dei personaggi, peraltro, il giocatore si troverà presto a considerare la decina di membri come veri e propri amici, con cui spendere pomeriggi a chiacchierare o ad allenarsi, con una gestione dei segmenti temporali non troppo dissimile da quella dell’osannato quinto capitolo della saga di Persona.

The Legend of Heroes Trails of Cold Steel 3

La pazienza del giocatore, che sarà chiamato, in questo primo capitolo, a farsi carico di un gran quantitativo di nomi e riferimenti a fatti e persone abbastanza oscuri, sarà ricompensata già a partire dalla seconda metà del gioco, quando le vicende prenderanno una piega inattesa e subiranno una decisa accelerazione: come per tutte le trilogie, sarebbe giusto giudicare la narrativa del titolo Falcom solamente una volta vista la fine, ma già da questo episodio d’esordio si possono apprezzare la scrittura e la profondità dei personaggi.

The Legend of Heroes Trails of Cold Steel 4

Stratificazione è la parola chiave

Per una panoramica più esaustiva sul gameplay e sul gran numero di sistemi che The Legend of Heroes Trails of Cold Steel porta in dote, vi rimandiamo alla nostra recensione della versione per Playstation Vita, visto che, in termini di contenuti e gameplay, nulla è cambiato rispetto al 2016: in questa sede ci limiteremo a fornire delle informazioni generali sulle meccaniche di gioco e sugli elementi in cui questa versione PS4 differisce da quelle old gen.

Il gioco si configura come un classico JRPG a turni, con battaglie estremamente stratificate: se al livello di difficoltà standard sarà sufficiente attaccare e curarsi per proseguire lungo la campagna principale, già da quello superiore sarà necessario sfruttare al meglio le combo, le infinite possibilità di personalizzazione offerte dai quarzi, che richiamano il Materia System del mai dimenticato Final Fantasy VII, e la possibilità di rinvenire equipaggiamento migliore dedicandosi alle numerosissime attività opzionali.

In battaglia, oltre a comandi consueti come la possibilità di attaccare, parare e curarsi, ci sono mosse dette Crafts, Arts e S-break, che sono, rispettivamente, abilità innate che differiscono ognuno dei membri della classe dagli altri, abilità che possono essere imparate da tutti equipaggiando i quarzi corrispondenti e mosse finali di grande potenza, che vedono spesso l’attacco combinato di due o più membri del party.

Al di fuori della battaglia, il titolo Falcom si prende tutto il tempo necessario per intessere una fitta rete di rapporti tra il protagonista e un numero incredibile di personaggi non giocanti, con un world building inevitabilmente lento ma capace di risucchiare i giocatori in un mondo alternativo, facendoli calare ancora di più nei panni di Rean.

The Legend of Heroes Trails of Cold Steel 6

Riferimenti storici, background politici e sociali, finanche un card game estremamente divertente sono solamente alcuni degli elementi che testimoniano la cura per i dettagli e l’eccellente lavoro di scrittura, sorretto da milioni di dialoghi e da numerose possibilità di spendere il tempo al di fuori dell’esplorazione dei dungeon e delle battaglie principali.

Come per i migliori prodotti Atlus, Trails of Cold Steel riesce pienamente nell’intento di introdurre gradualmente personaggi e dinamiche di gioco man mano che le ore di gioco passano, consegnando in mano al giocatore la libertà di esplorare il vasto mondo di Erebonia con i tempi ed i modi che più gli aggradano.

La maestosità dell’offerta ludica, in questo senso, si sposa magnificamente con i ritmi di gioco di una console casalinga come PS4, che favorisce sessioni mediamente più lunghe e consente di perdersi per ore nel mondo creato dal team di sviluppo.

Nella sua classicità, questo primo capitolo di The Legend of Heroes si candida senza troppa fatica nel novero dei migliori giochi di ruolo vecchia scuola disponibili per l’ammiraglia Sony, pur al netto di un comparto visivo decisamente datato.

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QOL e novità

Se possiamo quindi dirci oltremodo soddisfatti tanto dal comparto narrativo quanto da quello prettamente ludico, non possiamo dire lo stesso (o, quantomeno, non del tutto) da quello tecnico, perché il lavoro svolto riesce a coprire solamente fino ad un certo punto le origini portatili del gioco e i quattro anni intercorsi dal suo sviluppo.

Questa versione PS4 vanta una serie di cosiddetti “quality of life (QOL) improvements”, ovvero piccole aggiunte e snellimenti atti a migliorare l’esperienza per l’utente e ad aumentare la godibilità del prodotto: i due più evidenti sono l’aumento della risoluzione, adesso a 1080p su PS4 standard e circa 1200p su Pro, e quello del framerate, che passa dai 30 delle versioni Vita e PS3 agli attuali sessanta.

Ma le migliorie, per quanto secondarie, non finiscono qui: i tempi di caricamento, precedentemente significativi, sono adesso praticamente azzerati (il nostro test è avvenuto su PS4 Pro, ma crediamo che la situazione non sia troppo diversa anche sul modello base), e va segnalata l’introduzione del Turbo Mode, che consente di accelerare le fasi di combattimento e di esplorazione a 2x e 4x rispettivamente, snellendo notevolmente l’incedere dell’avventura.

The Legend of Heroes Trails of Cold Steel 7

Abbiamo avuto modo di provare in prima persona il trasferimento dei salvataggi, che consente a quanti avessero già giocato il titolo sulle vecchie piattaforme Sony di ricominciare esattamente da dove avevano lasciato: i nostri personaggi dei tempi della recensione per Vita erano ancora tutti lì ad attenderci, e questa feature assume particolare valore in vista delle prossime release del secondo e terzo capitolo, previsti entrambi entro i prossimi sei mesi.

In chiusura, segnaliamo anche l’aggiunta di un gran numero (circa il 50%, a sentire il team di sviluppo) di nuove sequenze doppiate, che includono sia scene precedentemente mute sia altre del tutto inedite, aggiunte per questa nuova edizione, e la presenza del doppiaggio originale giapponese, che rimane una validissima alternativa, soprattutto per i puristi, all’ottimo lavoro svolto dai doppiatori occidentali.

Nessuna di queste aggiunte, è bene ribadirlo, è sufficiente a giustificare un secondo acquisto del prodotto per coloro i quali lo avessero spolpato al tempo, ma bastano a fare di questa versione PS4 quella definitiva del prodotto.

+ Introduce ad un mondo credibile e pieno di personaggi interessanti

+ Godibile a più livelli

+ Tremendamente longevo

+ La migliore versione del gioco uscita ad oggi

- Pochi contenuti inediti

- Tecnicamente obsoleto

8.3

Anche su PS4, The Legend of Heroes Trails of Cold Steel si conferma un gioco di ruolo poderoso tanto nella scrittura quanto, soprattutto, nel world building, capace di calare il giocatore in un mondo di intrighi politici, storie di amicizia e di guerra. Coloro i quali saranno capaci di soprassedere su un comparto tecnico obsoleto si troveranno tra le mani un titolo longevo, divertente, con un combat system profondo e con un manipolo di personaggi difficili da dimenticare. E, non dimentichiamolo, con il plus di potersi poi godere il secondo e terzo capitolo, in arrivo nei prossimi mesi, cogliendo a pieno ogni risvolto della trama.

Voto Recensione di The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel - Recensione


8.3

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Introduce ad un mondo credibile e pieno di personaggi interessanti

  • Godibile a più livelli

  • Tremendamente longevo

  • La migliore versione del gioco uscita ad oggi

Contro

  • Pochi contenuti inediti

  • Tecnicamente obsoleto

Commento

Anche su PS4, The Legend of Heroes Trails of Cold Steel si conferma un gioco di ruolo poderoso tanto nella scrittura quanto, soprattutto, nel world building, capace di calare il giocatore in un mondo di intrighi politici, storie di amicizia e di guerra. Coloro i quali saranno capaci di soprassedere su un comparto tecnico obsoleto si troveranno tra le mani un titolo longevo, divertente, con un combat system profondo e con un manipolo di personaggi difficili da dimenticare. E, non dimentichiamolo, con il plus di potersi poi godere il secondo e terzo capitolo, in arrivo nei prossimi mesi, cogliendo a pieno ogni risvolto della trama.