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Recensione

ANNO - Crea un nuovo mondo

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Avatar di Fabfab

a cura di Fabfab

Pubblicato il 10/07/2009 alle 00:00
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Il Verdetto di SpazioGames

7.5

L’anno è il 1404: la carestia ha affamato il popolo, che disperato minaccia la rivolta. Il re convoca i suoi due figli, William ed Edward, per decidere come affrontare l’emergenza. Il secondo suggerisce di muovere guerra sui vicini. Il più saggio e pacifico William propone invece di colonizzare le isole posizionate a sud del paese. Re George accetta il suo suggerimento ed invia entrambi i fratelli per svolgere la difficile missione. Ma risolvere crisi tanto gravi richiede pazienza ed abilità, doti di cui Edward non sembra fornito: perennemente in competizione col fratello, il giovane principe rischia di trascinare al disastro l’impresa, che il solo William può portare a compimento. Ma l’incapace fratello non è che uno dei tanti ostacoli che si troverà ad affrontare.

Colonizzazione su due schermiSviluppato da Ubisoft e Keen Games, ANNO esce per entrambe le console Nintendo, Wii e Ds: ed è proprio quest’ultima versione che ci accingiamo a recensire. Derivata dalla più complessa per computer, questo titolo se ne differenzia in maniera intelligente, rendendo fruibile anche sulla piccola console Nintendo un manageriale relativamente complesso.Due sono le modalità di gioco a disposizione. La Storia pone i giocatori nei panni del principe William, alla disperata ricerca di nuovi territori da colonizzare per combattere la terribile carestia che affligge la sua patria. A dirla tutta la trama non risulta particolarmente originale o coinvolgente, fungendo da semplice collante tra livelli di difficoltà crescente, durante i quali al giocatore vengono introdotti tutti gli elementi del gioco e gli si richiede di conseguire determinati obiettivi prima di poter proseguire. Per certi versi la Storia assomiglia ad un lungo tutorial, indispensabile per poter utilizzare a dovere la modalità Infinita. Quest’ultima non vincola in alcun modo il giocatore, lasciandolo libero di progredire come meglio crede: si può scegliere tra un soddisfacente numero di opzioni, che variano la situazione iniziale. Una volta determinato il mondo di gioco (si può modificare quasi tutto: dalla dimensione delle isole alla quantità di risorse disponibili, al numero e pericolosità dei nemici),ANNO lascia al giocatore totale libertà d’azione, senza vincoli di trama, e lo scopo unico ed ultimo è quello di colonizzare tutto, superando le difficoltà ambientali e vincendo la concorrenza degli avversari.

Gestire un popoloLa principale caratteristica di ANNO è data dalla conformazione del mondo di gioco, rappresentato da un vasto mare, solcato da navi commerciali e pirata e puntellato da isole di varie dimensioni, ma comunque mai troppo grandi. Scopo principale del gioco è quello di creare uno o più insediamenti e di portarli alla prosperità, attraverso una serie di passaggi che porteranno dei semplici pionieri a diventare aristocratici. L’anima principale del gioco è quella manageriale, buona parte degli sforzi vanno dedicati all’edificazione delle città ed al recupero di risorse che permettano di mantenere la popolazione. Come sempre in giochi del genere, al giocatore viene chiesto di trovare l’equilibrio ideale tra risorse e abitanti, unica via per aumentare la propria potenza e conseguire il proprio scopo.Il lato “cittadino” di ANNO pesca a piene mani da titoli storici come “Caesar”: il giocatore deve costruire case per i coloni, quindi farle progredire in modo da aumentare non solo il numero di abitanti, ma anche il loro tenore di vita. Tanti cittadini ricchi e felici significa entrate sempre più copiose ed abbondanti. Non è tuttavia possibile creare enormi centri urbani, perché comunque la dimensione delle isole non è mai troppo grande. Ovviamente per portare benessere alla propria cittadina occorrono strade percorribili, mercati che distribuiscano cibo e divertimento, chiese, bagni, taverne e così via. Nulla che non si sia già visto, ma tutto sommato la formula diverte sempre. Ogni struttura ha una determinata area di influenza ed è sempre importante disporle in maniera tale che tutto il territorio venga adeguatamente coperto. Senza dimenticare servizi indispensabili come i pompieri, unici a poter spegnere gli incendi, o i disinfestatori, che debellano le invasioni di topi.

EconomiaSul fronte economico occorrono ovviamente risorse di tutti i generi per sostenere stili di vita sempre più elevati: legname, pietre e minerali sono indispensabili per costruire, mentre pesca ed agricoltura forniscono le risorse alimentari. Le isole possono essere più o meno ricche, ma nessuna riesce a soddisfare in toto tutte le necessità di approvvigionamento, pertanto il giocatore deve entrare subito nell’ottica di scoprire e colonizzare più isole possibili, in modo da poter coprire il proprio fabbisogno ed eventualmente generare un eventuale surplus, da conservare per aumentare la popolazione oppure da vendere nei mercati, per rimpolpare le casse del tesoro. Per assecondare la particolare geografia di ANNO i programmatori hanno fatto in modo che città ed industria, pur se interdipendenti, non siano comunque troppo legate tra loro: questo significa che è possibile destinare intere isole al centro abitato, oppure esclusivamente alla produzione di risorse. Ovunque costruiremo una fattoria, una cava, un mercato, questa sarà già dotato di lavoratori, non necessitando quindi di case, le quali potranno pertanto venire piazzate altrove. Progredendo nel gioco i cittadini evolvono, così come gli edifici da loro abitati. La cosa influisce positivamente anche sulla produzione, che viene resa più efficiente grazie alla scoperta delle Tecnologie.

Se la terra non bastaAltra particolarità del gioco è data dalla navigazione: il giocatore può costruirsi navi proprie, con le quali raggiungere nuove isole, per colonizzarle o stringere rapporti commerciali. Ad inizio partita buona parte della mappa è coperta. Per navigare i tratti inesplorati il giocatore dovrà trovare la relativa mappa, ottenibile conseguendo determinati obiettivi di gioco oppure prendendo contatto con altri esploratori. Questo fa sì che all’inizio ci si debba per forza concentrare sul proprio piccolo pezzo di mare, e che l’esplorazione avvenga in modo lento e ragionato. Per vivacizzare l’azione nei rari tempi morti è possibile dedicarsi alla caccia ai tesori: basta acquistare le apposite mappe e navigare fino alla “X” (letteralmente), con un occhio sempre vigile ai pirati, che qualora ci sorprendessero in mare ci potrebbero rubare il tesoro, o addirittura affondare la nave.Non manca nemmeno l’elemento militare, anche se viene trattato in maniera piuttosto semplificata, ragion per cui abbiamo posto ANNO tra i manageriali piuttosto che gli strategici. In pratica con la costruzione delle caserme è possibile arruolare combattenti, aggiungendo un ulteriore elemento di varietà, nonché un’ulteriore spesa gravante sul bilancio della colonia. Le forze armate possono essere lasciate di stanza sulle varie isole, per presidiarle e difenderle dai nemici: in tal caso esse vanno alloggiate negli edifici previsti e il numero delle truppe non può pertanto superare quello dei posti disponibili. Oppure possono venire imbarcate, sia per creare navi da guerra con le quali contrastare efficacemente i pirati, sia per raggiungere le isole occupate dagli avversari e conquistarle.

Anche l’occhio vuole la sua parteResta da valutare, infine, l’aspetto meramente tecnico, anch’esso notevole. La visuale adottata è quella isometrica dall’alto, ideale in produzioni del genere. I colori sono vivaci e permettono di avere immediatamente una chiara visione d’insieme, mentre col pennino si gestisce tranquillamente ogni aspetto della colonia. Nonostante le ridotte dimensioni dello schermo del DS, non solo le scritte sono perfettamente leggibili, ma i modellini di case, fattorie, fabbriche e miniere sono perfetti, dettagliatissimi e talvolta animati; le strade sono affollate di cittadini indaffarati, mentre i mari sono costantemente solcati da navi. Il quadro d’insieme è davvero riuscito e l’interfaccia, comoda e funzionale, permette di tenere tutto sotto controllo senza particolari problemi. La narrazione – nella modalità Storia – avviene attraverso scenette statiche, ma ottimamente doppiate (in inglese), mentre la colonna sonora ha il grande merito di risultare molto orecchiabile e mai stancante o ripetitiva. Peccato solo che l’ambientazione marinara, molto piacevole all’inizio, finisca col far assomigliare tutte le mappe, a discapito della varietà.Una volta terminata la Storia ed imparato a padroneggiare tutti gli aspetti del gioco, la modalità Infinita tiene fede al proprio nome e promette un elevato numero di sfide tutte diverse, in cui il limite è la fantasia del giocatore. Un quadro d’insieme estremamente positivo, quindi, ma purtroppo frenato da qualche limite non proprio trascurabile. Innanzitutto, per quanto abbastanza vasto e particolareggiato, il sistema gestionale di questo ANNO risulta inevitabilmente semplificato rispetto a quanto visto su Pc. La particolare struttura ad isole del territorio, inoltre, non permette comunque di dare vita ad insediamenti particolarmente articolati e di ampio respiro, il che potrebbe frustrare l’inevitabile mania di grandezza che in genere accompagna gli appassionati del genere. Inoltre il livello di sfida alla lunga può risultare un po’ troppo conciliante per i più esperti: non ci sono veri ostacoli all’opera di colonizzazione se non il tempo richiesto per far evolvere cittadini e strutture ai livelli più alti. Gli sconvolgimenti naturali sono rari e per lo più tranquillamente prevenibili (basta una stazione dei pompieri, ad esempio, e nessun edificio verrà più divorato dalle fiamme), così come gli attacchi dei pirati o dei leader avversari.

– Divertente

– Abbastanza complesso

– Capacità del DS ben sfruttate

– Poco originale

– L’ambientazione alla fine risulta poco varia

7.5

ANNO – Crea un nuovo mondo si rivela essere un gestionale piuttosto classico, ma perfettamente adattato alla console portatile di casa Nintendo. L’ambientazione marinara è affascinante, sebbene un poco limitante, mentre le caratteristiche del DS vengono sfruttate molto abilmente per rendere l’esperienza di gioco assolutamente piacevole e divertente. Purtroppo a lungo andare la mancanza di originalità e la poca varietà delle situazioni proposte potrebbero stancare, specie se abituati ai ben più complessi titoli per Pc: ma il giudizio finale resta comunque più che positivo, un titolo consigliato senza riserve agli amanti del genere.

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