Ubisoft, Yves Guillemot accusato di complicità in un caso di molestie

Yves Guillemot e Marie Derain sono stati accusati di complicità per la «natura sistematica delle molestie» all'interno di Ubisoft.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Sfortunatamente non è la prima volta che Ubisoft viene coinvolta in un caso di molestie all'interno dei suoi uffici, ma è la prima volta che il CEO Yves Guillemot viene chiamato direttamente in causa dai sindacati.

Come riporta VGC, Guillemot sarà chiamato in aula durante il processo contro tre ex-dirigenti dell'azienda francese, accusati di molestie sessuali e comportamenti abusivi sul luogo di lavoro.

La vicenda ha radici profonde nella cultura aziendale di Ubisoft. In più occasioni vi abbiamo riportato su queste pagine di accuse da parte dei dipendenti. Già nel 2020 c'era stato un caso importante in questo senso, e negli anni le indagini sono continuate anche su altri casi portando all'arresto di alcuni degli indagati.

Un sondaggio anonimo condotto nell'ottobre 2021 tra quasi 14.000 dipendenti Ubisoft ha rivelato che il 20% non si sentiva «completamente rispettato o sicuro nell'ambiente di lavoro» e che il 25% aveva assistito o sperimentato comportamenti scorretti sul posto di lavoro nei due anni precedenti.

Questo momento, però, rappresenta una svolta nella lotta contro le dinamiche tossiche nell'industria dei videogiochi, dove troppo spesso comportamenti inappropriati sono stati tollerati o nascosti. Il processo, inizialmente previsto per marzo e ora fissato per il 2 giugno, vedrà Guillemot testimoniare in un procedimento che promette di scuotere le fondamenta di una delle più importanti aziende del settore.

Secondo quanto riportato dal sindacato francese Solidaires Informatique, il processo non riguarda solo i comportamenti individuali dei tre imputati, ma punta a far emergere la responsabilità sistemica dell'azienda.

Oltre a Guillemot, sarà chiamata a testimoniare anche Marie Derain, direttrice delle risorse umane, mentre Ubisoft stessa comparirà come entità legale accusata di complicità nel sistema di molestie. È importante sottolineare che né Guillemot né Derain sono accusati di aver commesso direttamente molestie, ma di aver potenzialmente contribuito a creare un ambiente che ne ha permesso la proliferazione.

Le denunce contro l'ex CCO Serge Hascoët, l'ex vicepresidente editoriale Thomas François e l'ex game designer Guillame Patrux sono state presentate nell'estate del 2021, portando al loro arresto nel 2023.

Le accuse sono pesanti e descrivono un ambiente di lavoro tossico e discriminatorio. Hascoët, in particolare, avrebbe manifestato comportamenti xenofobi verso una dipendente musulmana, arrivando a chiederle se supportasse l'ISIS e orchestrando episodi umilianti durante il Ramadan.

François, che ha lavorato a titoli di successo come Assassin's Creed: Syndicate e Watch Dogs 2, è accusato di molestie psicologiche e sessuali sistematiche, tra cui visione di materiale pornografico in ufficio, commenti inappropriati sull'aspetto delle colleghe e un tentativo di aggressione sessuale durante una festa aziendale. Patrux, designer di giochi come The Crew e Grow Home, deve rispondere di accuse di molestie psicologiche.

La situazione diventa sempre più pesante per Yves Guillemot e in generale la dirigenza Ubisoft.

Da un lato le accuse per comportamenti tossici sul luogo di lavoro, e dall'altro le vicende finanziarie che vedono il CEO nel mirino degli azionisti.

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