In occasione di Minecom 2012, i creatori di Minecraft hanno dichiarato che nell’ultimo periodo stanno partecipando ad un progetto che prevede l’utilizzo del gioco nelle scuole per aiutare i docenti nell’insegnamento dei bambini. Ed anche se agli inizi si sono incontrati alcuni problemi, i risultati si sono rivelati davvero soddisfacenti. I bambini hanno avuto dei miglioramenti che si sono manifestati in un maggior livello dell’attenzione, una migliore collaborazione tra di loro e di conseguenza voti migliori. La cosa da sottolineare è che questi progressi sono stati fatti attraverso un gioco come Minecraft dove le leggi della fisica vengono in qualche modo sovvertite. Nonostante ciò, il gioco porta gli studenti a porsi delle domande quali ad esempio: Perché non è realistico che i blocchi possano fluttuare a mezz’aria? Perché un personaggio non può tagliare la roccia in pochi secondi? O ancora perché non si può nuotare su una colonna d’acqua? Ciò a dimostrazione di come un videogame, che non rispecchia la realtà, possa comunque stimolare i bambini a porsi delle domande a cui dunque gli insegnanti possono poi dare delle risposte. Oltre a ciò, è possibile poi anche migliorare l’inglese dei bambini, che acquisiscono un vocabolario più ampio e specifico con un ritmo molto più veloce di una semplice lezione di inglese. Ovviamente oggi c’è ancora una certa “paura culturale” nell’utilizzo dei videogiochi a scuola come strumento di insegnamento e bisogna sempre tener conto anche dei Paesi più poveri, dove ciò potrebbe essere ancora più complicato da introdurre. Oltre Minecraft, un gioco come Little Big Planet è stato considerato dagli insegnanti un valido titolo per il progetto.Reed afferma: “L’umanità ha un bisogno intrinseco di creare” e aggiunge: “ E’ proprio quel processo di creazione, quel processo di lavorare con gli altri e di costruire cose bellissime, che lo rende così affascinante”.E voi? Cosa ne pensate dell’utilizzo dei videogames nella scuola?