Il lancio di Arc Raiders si è trasformato in un classico esempio di come anche i debutti più attesi possano incappare in problematiche tecniche che frustrano migliaia di giocatori. Il titolo, disponibile su PC e console, ha registrato un'affluenza mostruosa fin dai primi minuti di disponibilità, mandando in tilt i server e lasciando una fetta considerevole di utenti con un messaggio di errore davanti agli occhi invece che al tanto agognato gameplay.
I numeri parlano chiaro e dimostrano l'hype accumulato prima del lancio. Su Steam, Arc Raiders aveva conquistato la vetta della classifica globale dei titoli più venduti nelle ore precedenti alla release ufficiale. Nel giro di appena cinque minuti dall'apertura dei server, oltre 100.000 giocatori simultanei erano già collegati, una cifra impressionante che non tiene nemmeno conto delle altre piattaforme e che assume contorni ancora più sorprendenti considerando che il lancio è avvenuto in piena giornata lavorativa.
Il problema principale che sta affliggendo i giocatori è un generico messaggio di errore che recita: "Online Connection Error. Online services are currently unavailable." Si tratta di una schermata che compare dopo il tentativo di accesso ai server, impedendo di fatto l'ingresso nel gioco. Mentre alcuni fortunati sono riusciti a intrufolarsi nelle maglie della rete, molti altri continuano ostinatamente a premere il pulsante giallo di riconnessione nella speranza di ottenere l'accesso.
Al momento della stesura di questo articolo, i canali ufficiali di Arc Raiders non hanno rilasciato alcuna dichiarazione pubblica riguardo al disservizio. Una situazione scomoda soprattutto per chi ha deciso di prendersi un giorno di ferie o per chi lavora da remoto e sperava di godersi il lancio senza intoppi. L'esperienza iniziale si sta rivelando ben diversa dalle aspettative per una porzione significativa della community.
Chi ha vissuto lanci di titoli multiplayer di grande portata negli ultimi anni sa bene che problemi di questo tipo sono diventati quasi una tradizione, per quanto sgradita. Basti pensare al caotico debutto di World of Warcraft: Warlords of Draenor, quando i veterani del MMORPG di Blizzard si ritrovarono a fare code virtuali infinite e a combattere con server instabili. Per alcuni giocatori, queste difficoltà tecniche fanno ormai parte del folklore videoludico, un rito di passaggio quasi inevitabile per le produzioni più ambiziose.