Immagine di Lost Ark | Recensione – Un MMORPG davvero ricco
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Lost Ark | Recensione – Un MMORPG davvero ricco

Lost Ark è un MMORPG con visuale isometrica, ricco e variegato

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a cura di Giulia Garassino

Redattrice

Informazioni sul prodotto

Immagine di Lost Ark
Lost Ark
  • Sviluppatore: Smilegate RPG
  • Produttore: Amazon Games
  • Distributore: Amazon Games
  • Piattaforme: PC
  • Generi: Gioco di Ruolo , Multiplayer Online
  • Data di uscita: 11 febbraio 2022
Attenzione: questa è una recensione in corso. Significa che include le prime impressioni sul gioco in analisi, ma non esprime ancora una valutazione definitiva. Sarà aggiornata più avanti con il verdetto finale.

Lost Ark è un titolo immenso che, pian piano, sta sbarcando in Europa pronto a farsi apprezzare in tutto il suo contenuto e noi ve lo raccontiamo nella nostra recensione.

Si tratta un MMORPG, o meglio ARPG, free to play, disponibile per tutti dall’11 febbraio. Alcuni utenti, però, hanno potuto accedere in via preliminare grazie all’acquisto di un Founder’s Pack.

Il gioco giunge in Occidente grazie ad Amazon e promette di non fare gli stessi errori di New World. Per quanto sia forte la sua componentistica RPG, che ci ricorda molto Diablo, è la parte MMO a rendere la formula completa. Abbiamo iniziato a muovere i primi passi con voi e, ora, siamo pronti a raccontarvi la nostra prima esperienza.

A che gioco stiamo giocando

Apriamo la nostra recensione di Lost Ark inserendolo subito all’interno di una grossa categoria: ovvero quella degli MMORPG, o meglio Action RPG, con visuale isometrica dall’alto. Nonostante il titolo vanti una buona componentistica da gioco di ruolo action, è la parte Multiplayer di Massa a prendere il comando.

Abbiamo, infatti, alcune caratteristiche tipiche di un GDR, ma è l’interazione con i compagni online la vera natura del gioco. Possiamo giocare da soli, oppure partecipare a party, fino a quattro persone, o raid, fino a otto persone. Ricordiamo, inoltre, che ogni personaggio è legato al server di gioco nel quale viene creato, ma questo non ne limita il matchmaking nei raid. In questo contesto, infatti, non sarà importante far parte dello stesso server, ma basterà giocare nella stessa regione.

A livello di narrativa, Lost Ark non regala troppe emozioni. La storia riveste un ruolo abbastanza marginale e offre solo un buon contesto per procedere allo sviluppo del proprio personaggio.

Nulla di avvincente, dialoghi non troppo variegati, ma non è questo il suo scopo. Le quest sono molto semplici: uccidi dei nemici, raccogli un materiale, niente di diverso da altri giochi simili. Quello che, però, attira del titolo è il suo gameplay e, in particolare, il combat system.

Single player e PVP due facce della stessa medaglia

Una delle parti più interessanti di Lost Ark è il sistema di combattimento e la sua struttura. Si tratta di un Action RPG che sfrutta bene la costruzione della build e regala momenti più che soddisfacenti.

Se affrontati in maniera singola, i nemici non offrono grande sfida, ma è quando li affrontiamo insieme che ci danno il giusto filo da torcere. Naturalmente, tutto diventa più complesso quando, alle piccole orde, si aggiunge il boss. In questo caso è necessario sfruttare tutte le abilità possibili del nostro personaggio. Che si tratti delle skill o dei posizionamenti poco importa: dobbiamo pensare bene e velocemente.

Un’altra parte importante del gameplay di Lost Ark è costituita dal PVP, feature che sblocchiamo oltre il livello 26.

Siamo davvero davanti a un free to play?

Una delle parti più difficili da capire durante la nostra recensione di Lost Ark è quella relativa alle microtransazioni. Quanto è un free to play? Quanto impatta il denaro reale sul gameplay?

Purtroppo, al momento, non è facile dare un giudizio completo. Quello che abbiamo visto durante la nostra prova è che, la componente a pagamento, fornisce un vantaggio in termini di tempo, ma è possibile ottenere tutto anche giocando in maniera completamente gratuita. Gli elementi acquistabili riguardano più che altro boost xp e skin. Non sembra si possa acquistare oggetti che rendano il personaggio più forte.

Soffermandoci un po’ sul lato shop, inoltre, abbiamo notato che è un po’ spoglio e un po’ caro. In particolare, in rapporto ad altre versioni, quella russa o quella originale, sembra che manchino molte skin e, i prezzi risultano un po’ più alti. Sicuramente la conversione europea non viaggia a favore del cambio, ma siamo rimasti un po’ delusi dal contenuto. Abbiamo ragione di credere che, però, lo shop verrà ampliato nel corso del tempo, quindi torneremo a prenderlo in analisi più in là.

Tante classi, per un’ampia scelta di gameplay

Oltre alla sua componentistica MMO, Lost Ark mostra una solida base ARPG, non solo sul fattore combat, ma anche sui personaggi.

Abbiamo la possibilità di scegliere tra cinque principali opzioni, ognuna suddivisa a sua volta in sottocategorie. Le classi principali sono: Warrior, Martial Artist, Gunner, Mage e Assassin. Alcune sono più semplici da utilizzare, per via dei loro attacchi non condizionati dalla posizione. Altre, invece, sono più complesse e basano la loro forza sui posizionali.

Il titolo permette la creazione di un personaggio principale, ma consente, in modo intelligente, di gestirne più di uno. Molti progressi fatti sul main, infatti, rimangono anche per quelli secondari che andremo a sviluppare in un secondo momento. In questo modo, dunque, possiamo provare più di una classe, iniziando con qualcosa di semplice, per poi passare a qualcosa di più complesso.

Inoltre, diversamente da altri titoli di questo genere, in Lost Ark sarà possibile fare quasi tutto con ogni classe. Sebbene esistano delle specializzazioni nelle differenti sottocategorie, non abbiamo un vero e proprio ruolo vincolante nel party.

Ci sono classi più Tank, esistono i Support, ma, alla fine, sarà possibile destreggiarsi con ogni personaggio. Ognuna delle classi sopra menzionate, inoltre, si divide in altre sottocategoria.

Di quali sottoclassi parliamo?

Per il Warrior abbiamo Berserker, Paladin e Gunlancer. Il primo impugna spadoni a due mani, possiede alta difesa e buona mobilità; è ottimo per fare danni. Il secondo è un Support; può impugnare il libro o la spada, ha difesa molto alta e offre buff di protezione verso il party. Il Gunlancer, invece, è quello più simile a un tank.

I Martial Artist sono tra i più complessi da giocare per via dei posizionali. Alcuni diventano efficaci solo colpendo il nemico di lato, altri da dietro. Le sottoclassi sono: Striker, Wardancer, Soulfist e Scrapper. I primi basano il loro gameplay sulle skill posizionali, hanno bassa difesa, ma buona mobilità. Il Soulfist è quello più versatile, che può passare da attacchi in mischia a distanza. Lo Scrapper è il più semplice da usare, non basando i suoi attacchi sui posizionali.

I Gunner, abili per gli attacchi a distanza, sono divisi in Artillerist, Sharpshooter, Gunslinger e Deadeye. Quest’ultimi sono identici, si differenziano solo per il genere, ma hanno entrambi un’alta sopravvivenza e diverse armi tra cui scegliere.

Durante gli attacchi, è possibile far fuoco con fucili di precisione e, in un attimo, cambiare con fucili a pompa. L’Artillerist è meno mobile poiché imbraccia armi molto pesanti. Sebbene la lentezza, però, è in grado di fare danni molto alti. Per finire, lo Sharpshooter utilizza un arco per i suoi combattimenti ed è quello dalla massima mobilità.

Nei Mage abbiamo il Bard, tra i più forti a livello di danno, ma anche tra i più fragili in termini di corazza.

Per finire troviamo gli Assassin, suddivisi in Shadowhunter e Deathblade. Il primo può assumere una forma demoniaca e si tratta di una figura molto agile e molto posizionale. Il secondo, invece, è forse uno tra i più veloci, molto versatile e utilizza tre lame.

Gli sviluppatori hanno insomma puntato sull'offrire una certa libertà di approccio e, in queste prime ore trascorse con il gioco, abbiamo apprezzato la possibilità di scegliere in modo articolato come costruire il nostro alter ego.

Una grafica più che apprezzabile

Una delle prime cose che abbiamo notato durante la nostra recensione di Lost Ark è il comparto grafico. Sebbene non ci aspettassimo grandi cose, in realtà siamo rimasti più che soddisfatti. La cura, in particolare dei personaggi, è pazzesca. La grafica, in generale, è davvero bella e ci siamo soffermati ad ammirarla in più di un’occasione, soprattutto nei punti di riposo.

Quello che manca, invece, è la differenziazione delle ambientazioni. All’interno delle varie aree di gioco, non abbiamo notato cambiamenti troppo importanti tra le differenti zone. Qualche caratterizzazione in più sarebbe stata apprezzata.

Non ci sono problemi dal punto di vista tecnico puro: il gioco è ben ottimizzato ed è possibile giocarlo anche su computer non troppo performanti.

Un piccolo appunto va al lato server. Durante i primi giorni di gameplay, infatti, non abbiamo assistito a nessun problema: no crash, no lag, nessun fastidio. Nel momento in cui il titolo è uscito in maniera ufficiale, abbiamo percepito il cambiamento. Non abbiamo mai avuto problemi ad accedere e non abbiamo visto crash, ma molti rallentamenti sì.

Ci sono stati momenti in cui il titolo ha subito lag durante il gameplay, altri in cui ho fatto fatica ad aprire lo shop. Sicuramente, lato server, le prestazioni hanno risentito dell’accesso in massa, ma siamo sicuri che, con il giusto supporto, si possa arrivare a una situazione completamente fruibile, anche se servirà del tempo.

Lost Ark è un titolo immenso che merita di essere giocato

Sebbene sia ancora affrettato dare un giudizio complessivo a Lost Ark, possiamo ritenerci più che soddisfatti. Il titolo presenta molte interessanti caratteristiche e tantissimi spunti che potrebbero renderlo più che duraturo nel tempo.

Diverse classi con cui giocare, un Combat System soddisfacente, una grafica bella da vedere. Il gameplay non è noioso, sebbene la storia non sia un elemento chiave. Al netto di qualche imperfezione, come la poca caratterizzazione delle aree, la personalizzazione un po' limitata e i server ancora da migliorare, non possiamo che consigliarlo.

Inoltre, si tratta di un gioco free to play: non ci sono scuse per non provarlo.

Lost Ark è un titolo free to play, ma per avere qualche vantaggio, potete acquistare un pacchetto iniziale direttamente da Amazon.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Grafica curata...

  • Ottimo Combat System

  • Buona scelta delle classi

  • Free to play

Contro

  • ...ma scenari poco vari

  • Personalizzazione un po' limitata

  • Poca scelta nello shop e prezzi alti

Commento

Lost Ark è un titolo decisamente ricco e in continua espansione. Presenta una struttura interessante, soprattutto dal punto di vista del combat system, ben strutturato e piacevole. La grafica è ben curata, sebbene presenti alcune pecche nella varietà degli scenari. Sebbene serva ancora molto tempo per giudicarlo nella sua interezza, possiamo dire che si tratti di un vero free to play e non di un più classico pay to win. Passeremo ancora qualche ora in sua compagnia, prima di poterne dare un giudizio finale.
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