Recensione

Halo: The Master Chief Collection

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a cura di Pregianza

Informazioni sul prodotto

Immagine di Halo: The Master Chief Collection
Halo: The Master Chief Collection
  • Sviluppatore: 343 Industries
  • Produttore: Microsoft
  • Piattaforme: PC , XONE
  • Generi: Azione
  • Data di uscita: 11 Novembre 2014 (Xbox One) - TBA 2019 (PC)

ATTENZIONE: le update review sono revisioni al voto derivanti da situazioni gravi scoperte dopo il lancio. Vengono scritte solo se un problema va ad intaccare un elemento fondamentale del gioco, o sono necessarie precisazioni su una sua componente molto importante. Abbiamo ritenuto necessario iniziare a farle visti i cambiamenti dell’attuale industria videoludica, dove si dà sempre più importanza alla connettività, e patch e aggiornamenti sono ormai all’ordine del giorno.
Chiaramente, nel momento in cui i problemi dovessero venir risolti, tornerà ad avere validità la review originaria che potete trovare a QUESTO link.
C’è stato un tempo in cui l’idea di un gaming legato a doppio filo alla rete era quasi come una fiaba. Lasciate perdere i romanticismi, entrate semplicemente nella testa di un ragazzino appena uscito dal suo primo lan party, o di un giocatore già cresciutello passato improvvisamente dal vedere foto sconce caricare in un quarto d’ora a spettacolari partite online con il suo gioco preferito. Prima che tutto diventasse la “normalità” l’idea di poter giocare con chiunque era magica e affascinante, era un futuro che tutti, anche i più burberi, volevano veder realizzato.
Come diavolaccio siamo arrivati a questo punto allora?
Come siamo riusciti a mandare a quel paese una cosa apparentemente così grandiosa? Come sono riuscite le software house a trasformare il comparto online di un gioco in qualcosa di pericoloso?
Ok, magari stiamo esagerando, ma quando dopo mesi di polemiche su giochi buggati all’uscita, problemi online di titoli che hanno ragione di esistere solo grazie a internet, e promesse non mantenute, persino la casa che sulla stabilità delle sue infrastrutture online aveva costruito buona parte del suo successo riesce a fare un clamoroso buco nell’acqua… beh, a quel punto non ci resta che piangere.
La Halo Master Chief Collection. Perdiana, sulla carta era una piccola meraviglia. Un ammasso spaventevole di contenuti, un pacchetto da sogno per tutti i fan di Master Chief e della serie di shooter che, secondo molti, ancora oggi ha il gameplay migliore mai visto su console.
I 343 e Microsoft sono riusciti a lanciarla in modo disastroso.
Fatichiamo ancora a crederci sinceramente, il lancio di Halo 4 era andato liscio come l’olio, e ogni informazione lasciava presagire un inizio impeccabile anche di questo progetto, al punto che i 343 avevano spinto l’acceleratore sugli E-Sports presentando addirittura un evento epico chiamato Halo Championship Series. E invece nisba, al lancio la situazione si è rivelata catastrofica: tempi improponibili per il matchmaking, match praticamente ingiocabili per la latenza le rare volte che si riusciva ad entrare, crash in partita, e ogni genere di amenità possibile e immaginabile. Gli sviluppatori si sono improvvisamente resi conto che il titolo da loro creato aveva un serio problema in grado di mandare in palla l’intero competitivo, una cosa non risolvibile in breve tempo, ma solo con una serie di patch mirate. Si sono messi subito al lavoro, certo, ma con questa caduta di stile mostruosa hanno perso praticamente all’istante più di metà della community iniziale, a dir poco irritata dalla situazione.
Non c’è molto da girarci attorno, Halo è un titolo dal gran gameplay ma resta un marchio di massa. Il giocatore americano (e non) medio si prende un paio di giorni al lancio per goderselo, si dà alla nobile arte dell’imprecazione multipla se non funziona, torna dopo una settimana, e se ancora il tutto non è stato sistemato passa ad altro senza voltarsi indietro. Stando alle reazioni dei forum di 343, questo è esattamente ciò che è successo, e il colpo all’immagine della casa di sviluppo è stato brutale.
Noi ci siamo ributtati sulla collection un paio di settimane dopo, per dare tempo agli sviluppatori di risolvere almeno in parte la situazione e valutare il tutto una seconda volta. La patch uscita recentemente ha sistemato un po’ di problemi, ma non basta.
Cominciamo dal primo, gravissimo dilemma: il matchmaking. Le attese da un quarto d’ora o inutili sono quasi del tutto sparite, e difficilmente vi ci vorrà più di un minuto o due per trovare il numero minimo di giocatori in partita, ma dipende molto dall’ora del giorno e certe playlist sono molto più popolose di altre (quella ranked primaria, ad esempio, è una sicurezza, le ultime della lista richiedono già molta più pazienza). Positivo, ma una volta entrati in partita ci si rende conto che le beghe sono ancora piuttosto marcate. In primo luogo ci sono problemi di bilanciamento dei team, non solo per i livelli dei giocatori ma proprio per il loro numero, visto che le disconnessioni capitano di frequente e in una decina di partite almeno la metà delle volte vi capiterà di essere in inferiorità o superiorità numerica rispetto agli avversari. Non abbiamo peraltro mai visto giocatori connettersi in una partita già iniziata per riequilibrare la situazione, magari siamo stati sfortunati, ma è un altro brutto segno.
Il secondo elemento oscuro è la latenza, che in certe partite è semplicemente intollerabile. Quando il gioco fila liscio è sempre una meraviglia, il multiplayer di Halo è ancora esaltante, richiede uno studio delle mappe approfondito, i riflessi pronti e una furbizia non indifferente negli spostamenti, senza contare che le sei mappe rifatte di Halo 2 sono davvero uno spettacolo anche oggi. Se la lag vince, tuttavia, fare un risultato decente è impossibile. Abbiamo visto partite in cui le granate da noi lanciate partivano mezzo secondo dopo l’animazione, o i nemici si teletrasportavano davanti alla nostra faccia pronti ad ammazzarci con una gomitata. Non si parla di lag leggera, ma di una latenza attorno ai 400/500 ms, praticamente un suicidio online. Giocare con una connessione via cavo, e non wi-fi, ha per ovvie ragioni migliorato la situazione, ma le partite con questi problemi non sono tristemente sparite.
Non è tutto qui, perché alcuni giocatori con il NAT chiuso ancora oggi lamentano seri problemi nella ricerca partite, e le playlist disponibili, seppur gustose, non sembrano ancora essere tutte quelle richieste e promesse, visto che la casa si sta concentrando sulla stabilità delle partite più giocate.
Vedere tanto ben di dio sprecato fa male al cuore, perché tutti gli Halo hanno il loro perché online, e ancora oggi divertono come non mai quando si becca una partita decente. Considerata l’importanza del competitivo per questo marchio e il suo stato attuale, abbiamo quindi deciso di abbassare sensibilmente il voto iniziale, ma di non esagerare, perché i contenuti in single player sono ancora giocabili e apprezzabilissimi, e il lavoro fatto resta titanico.
Per chiudere pare ci siano bug legati alla campagna in singolo dopo l’ultima patch, con qualche problema alla cooperativa e achievement sballati. Non abbiamo potuto testare queste affermazioni a dovere, ma tenetele a mente.

– Quando l’online funziona, è sempre uno spettacolo

– Ogni singolo Halo merita ancora di essere giocato in rete

– I contenuti singleplayer restano notevoli

– Problemi di matchmaking diminuiti, ma ancora presenti dopo l’ultima patch

– Latenza spesso intollerabile durante certi match

– Non tutte le playlist sono disponibili

7.0

Bonnie Ross si è scusata per i problemi della Halo Collection, precisando che non è al momento l’esperienza che i fan di Halo meritano. Mai sentite parole più veritiere. Questo genere di cose i giocatori non se le meritano, mai, e sono sempre più frequenti ed irritanti, specialmente quando vanno a intaccare un marchio di questa importanza e bellezza nel suo elemento più riuscito.

Non abbiamo esagerato nel punire la collection, visti i comunque solidi contenuti in singolo, il lavoro sopraffino fatto nella maggior parte dei suoi elementi, e gli effettivi miglioramenti ottenuti da 343 con le ultime patch. Vedere uno scempio del genere fatto su un titolo così importante resta però un colpo al cuore, e ora possiamo solo sperare che la community non perda del tutto la fiducia. Il problema non è solo di Microsoft al momento, è dell’intera industria, e i giocatori iniziano ad essere stanchi. Sviluppatori, datevi una maledetta regolata.

Voto Recensione di Halo: The Master Chief Collection - Recensione


7