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Eternal Threads | Provato - Giocare con il tempo

Eternal Threads è un puzzle game che si diverte a giocare con il tempo, un'avventura da detective tutta da riscrivere secondo un nuovo corso

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a cura di Daniele Spelta

Redattore

Informazioni sul prodotto

Immagine di Eternal Threads
Eternal Threads
  • Sviluppatore: Cosmonaut Studios
  • Produttore: Secret Mode
  • Distributore: Secret Mode
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
  • Generi: Avventura , Puzzle game
  • Data di uscita: 19 maggio 2022 (PC) - TBA 2022 (console)

Un segreto tenuto nascosto, una verità detta solo a metà o anche un semplice appunto stracciato e gettato nel cestino dell’immondizia. Quante sono quelle situazioni che, se andate in un verso differente, avrebbero potuto mutare il corso degli eventi? Chiamatele sliding doors o se volete dei vero e propri butterfly effect, ma queste chiavi di volta sono spesso state utilizzate come espedienti narrativi in quasi tutte le forme di media, dai film ai libri, passando ovviamente per i videogiochi.

Al lungo elenco di nomi potete ora aggiungere anche Eternal Threads, un puzzle game in prima persona dove occorre giocare con il flusso del tempo per cambiare il corso degli eventi e per scoprire le cause di un incendio che ha tolto la vita a sei giovani abitanti di una cittadina nel nord dell’Inghilterra e, possibilmente, cambiare il triste epilogo.

L’avventura creata dal team indipendente di Cosmonaut Studios arriverà su Xbox One, PlayStation 4 e PC (ne trovate parecchi su Amazon) – la versione qui da noi testata – il prossimo 19 maggio e in questo primo faccia a faccia ci siamo concentrati soprattutto sulle prime due ore – lasso di tempo su cui ci è stato chiesto di esprimente la nostra impressione iniziale – per scoprire alcuni degli antefatti che causeranno infine l’incidente fatale, nella speranza che le scelte compiute in queste prime fasi abbiano mutato per il meglio il fluire degli eventi.

Il tempo è già scaduto

Le premesse di Eternal Threads sono tutt’altro che idilliache. Con i suoi studi e i suoi esperimenti, l’uomo è riuscito a piegare al suo volere lo scorrere delle ore, dei giorni e degli anni, ma come sempre la sua hybris non conosce limiti e questa nuova scoperta ha semplicemente devastato il mondo, rendendolo pressoché inabitabile a causa delle radiazioni emanate dai laboratori.

In questo quadro dalle forte tinte scure noi vestiamo i panni di un agente incaricato di eliminare la corruzione dal flusso temporale e, lavorando al Second Chance Project, siamo stati spediti indietro negli anni, più precisamente nel 2015 proprio in giorni successivi al fatale incendio che ha spezzato la vita ai sei protagonisti di una storia tutta da scoprire, riscrivere e modificare a piacimento.

Poche e chiare meccaniche di gioco

Dal punto di vista prettamente ludico, Eternal Threads si avvicina apparentemente ad uno di quei lenti walking simulator odierni. L’azione si svolge quasi esclusivamente all’interno delle mura annerite dell’abitazione incriminata, corridoi, stanze e scale nei quali aggirarsi ed indagare senza troppi pericoli o brividi.

Non aspettatevi quindi un concentrato di adrenalina, perché il vero motore che ci ha spinto ad andare avanti è stato esclusivamente la storia che poco alla volta ha intrecciato le vite dei sei coinquilini. Gli unici due strumenti attivi con cui interagire sono una sorta di radar da tenere sott’occhio e una videata che mostra la scansione degli eventi.

Il primo mostra sul suo schermo il punto della casa in cui è avvenuto un evento, che verrà riprodotto una volta scovato il luogo di interesse e che prenderà vita attraverso gli ologrammi dei vari personaggi coinvolti.

In alcuni casi questo stesso oggetto ci avviserà di un possibile bivio, con due varianti fra cui scegliere a nostro piacere, nella speranza che il nuovo percorso o la permanenza sugli stessi binari temporali non causino ulteriori danni o problemi.

I vari eventi riprodotti, le nostre decisioni, gli atti intrecciati e in nuovi percorsi nati dalle numerose interferenze vengono disposti lungo la già citata linea degli avvenimenti che, tramite icone, colori e pochi ma necessari riassunti mette subito ben in evidenza lo svolgersi della vicenda, le possibili modifiche da effettuare e le future ricadute durante tutto l’arco delle sette giornate precedenti al fatale epilogo.

Piegare il corso della storia

Le meccaniche di gioco di Eternal Threads si contano davvero sulle dita di una mano, ma la vera peculiarità dell’opera di Cosmonaut Studios consiste nella sua totale non linearità. L’avventura può infatti essere vissuta in modo coerente dall’inizio alla fine, attivando ogni singolo evento per capire la scansione esatta dei fatti, per apprendere al meglio tutti i rapporti che intercorrono tra i personaggi e per scoprire la soluzione di alcuni puzzle ambientali, che danno accesso via via a diverse sezioni della casa.

Nulla vi vieta però di riavvolgere il nastro al contrario, partire dagli istanti finali della storia e poi al rovescio mettere al giusto posto tutti i tasselli di un puzzle ricco di segreti e di personalità dalle molte sfaccettature.

Oppure potreste optare per una terza via, forse quella più sfidante e da veri detective, decidendo di andare su e giù per la linea temporale alla ricerca di indizi da annotare su un taccuino e creare così una fitta ragnatela sempre più densa di collegamenti.

Personalmente restiamo però un po’ dubbiosi su queste ultime due vie, dato che leggendo un po’ qua e un po’ là la storia c’è l’alto rischio di perdersi alcuni elementi centrali per la risoluzione degli enigmi e quindi di dover perdere minuti dentro la casa abbandonata alla ricerca magari di una chiave.

Una storia che racchiude tante storie

Al di là della modalità con cui deciderete di vivere la vicenda, è chiaramente la storia stessa il punto focale di Eternal Threads. Vista la semplicità del lato ludico, o si viene catturati dal racconto e dalle personalità dei protagonisti, o si rischia di venir trascinati in una lenta e poco avvincente passeggiata.

Per le sole due ore di provato su cui possiamo sbilanciarci e per non scadere in fastidiosi spoiler evitiamo di scendere in ogni singolo dettaglio, ma sappiate che il racconto spesso si mantiene su ritmi blandi, per non dire proprio lenti, almeno nelle fasi iniziali.

Una volta messo piede dentro la casa abbiamo fatto poco alla volta la conoscenza di Ben, un giovane dottore fidanzato con Jenny, ragazza universitaria e seconda coinquilina. Ci sono poi Tom, il padrone di casa con una madre in ospizio e sempre alla ricerca di soldi, Raquel, amica e compagna di corso di Jenny e infine Neil e Linda, rispettivamente fratello e sorella, quest’ultima con un figlio sulle spalle e una relazione matrimoniale tutt’altro che semplice.

Utilizzando i vari “segnalibro” presenti sulla timeline si attivano le numerose vicende - quasi duecento - che coinvolgono i protagonisti, solo che spesso si ha la sensazione che molti passaggi cadano nel vuoto, quasi fossero dei filler messi lì giusto per aggiungere dei contenuti.

Alcuni attimi chiave rivelano lati nascosti delle personalità, in altri si scorgono chiaramente dei potenziali risvolti sul futuro incendio e altri ancora stuzzicano la curiosità, ma è capitato anche di frequente di assistere a delle scenette brevi e insipide. Il nostro è ovviamente un giudizio parziale, che potrebbe cambiare con le successive ore dell’avventura – e magari è già cambiato, chissà… – soprattutto quando si inizieranno ad intravvedere i collegamenti tra il presente nuclearizzato e il passato in cui siamo stati catapultati.

Una difficile empatia

Ritornando per un attimo ai riempitivi poco sopra citati, abbiamo scorto in quei frangenti la volontà del team di sviluppo di creare empatia fra i coinquilini e il giocatore, ma questa connessione risulta più complessa anche a causa di una resa grafica tutt’altro che entusiasmante.

Certo, aspettarsi una potenza tecnica all’avanguardia da parte di un piccolo studio sarebbe scorretto, ma purtroppo i modelli poligonali dei vari personaggi sono davvero sgraziati – a noi hanno ricordato gli avatar e i giocatori generati dalla CPU di Football Manager, giusto per fare un paragone – e i loro volti faticano a trasmettere in modo adeguato le emozioni, maschere impassibili da cui non traspaiono felicità, rabbia o tristezza.

Forse una scelta estetica meno votata al realismo avrebbe reso meno straniante la vista di quegli occhi sempre persi nel vuoto.

Versione testata: PC

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Idea decisamente originale

  • Vedere l'impatto delle scelte fatte stuzzica la curiosità

  • Può essere giocato in modi differenti

Contro

  • La componente grafica purtroppo limita l'immedesimazione

  • In alcuni momenti la storia procede in modo davvero lento

Commento

Sin dalle sue prime battute, Eternal Threads mostra alcune trovate decisamente interessanti e la possibilità di leggere l'avventura in più modi - dall'inizio alla fine, ma anche viceversa - apre a chiavi di lettura sempre differenti, quasi si trattasse di videogiochi differenti. Quello che però ci ha meno convinti, almeno nella porzione qui analizzata, è stata proprio la storia, che fatica spesso a decollare e rischia di nascondere i momenti chiave dentro tanti passaggi che ci sono parsi decisamente superficiali.
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