Death Stranding che più lo vedi meno ci capisci

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Partiamo da un presupposto semplice, per l’E3 di Death Stranding avevamo due sogni: vedere un po’ di gameplay e magari scoprire in che anno uscirà. Il nuovo video del gioco, presentato nel corso della conferenza Sony, ha esaudito uno dei due desideri, ma ci siamo dimenticati l’elemento più importante: avremmo voluto cominciare a riuscire a mettere insieme i pezzi. Ma, come da manuale nel caso dei titoli in uscita firmati da Hideo Kojima, ci troviamo di fronte ad un nuovo caso di più cose sai, meno ci capisci.

Finalmente una botta di vita

Dopo i teaser che esibivano una palette di grigi che lasciava presagire una prevalenza di atmosfere inquietanti, questa volta Death Stranding si concede un po’ di colore. Il video ci svela che il mondo di gioco in cui vagheremo avrà sia scenari naturali aperti che altre lande più desolate. Apprendiamo qualche dettaglio anche sull’esplorazione: il nostro Sam potrà arrampicarsi sui versanti scoscesi e potrà anche servirsi di apposite funi per risalire nei dirupi più impervi. Avremo anche la possibilità di nuotare e, a quanto pare, di cacciarci costantemente nei guai.
Tutto questo, nonostante si scopra che il povero Reedus sembra essere nient’altro, almeno inizialmente, che un uomo adibito alle consegne – ma non ci è dato sapere di cosa e, soprattutto, perché siano così importanti da giustificare i pericoli che deve affrontare.
Hideo Kojima ha spiegato che il gameplay mostrato è, in alcuni tratti, rappresentativo di quanto vedremo nel gioco: «in questo video stiamo mostrando un po’ di gameplay, anche se in alcuni punti abbiamo cambiato l’angolazione della telecamera. La prima metà e l’ultima sequenza sono le parti maggiormente rappresentative dell’effettivo gameplay del gioco.»

Lo ha mangiato davvero?

Nel nuovo video, continuano a giocare un ruolo fondamentale due elementi: i bambini e i misteriosi esseri che disseminano il mondo di impronte. Ancora una volta, Sam ha con sé la capsula contenente il neonato, mentre vediamo anche quello che sembra un piccolo feto venire letteralmente divorato. E, ancora una volta, il nostro protagonista deve tentare di passare inosservato nei pressi delle inquietanti creature, pena essere trascinato negli abissi dalle loro disturbanti mani, in una scena che dipinge atmosfere estremamente oscure per il gioco.
Si allarga anche il cast, che dopo la comparsa di Guillermo del Toro e i ruoli di personaggi principali di Mads Mikkelsen e Norman Reedus, conta ora anche su Lindsay Wagner (La Donna Bionica) e Lea Seydoux (Spectre, Bastardi Senza Gloria, La Bella e la Bestia). In merito alla loro scelta, Kojima non trattiene l’entusiasmo: sulla Seydoux, spiega che «ho visto molti dei suoi film, ma quello che mi ha reso un suo fan è stato Mission Impossible – Protocollo Fantasma. Sono stato centrato in pieno dalla sua aura da assassino donna. Ed ho imparato ad apprezzarla ancora di più grazie al nostro lavoro insieme.» Apprendiamo invece, sulla scelta della Wagner, che «ha un posto insostituibile nel mio cuore, ha fatto innamorare tutto il mondo con il suo ruolo di Jaime Sommers on The Six Million Dollar Man e in La Donna Bionica. […] È una musa senza tempo.» Commenti che ci fanno dire ai nostri lettori: trovate un partner che vi ami quanto Kojima ama queste due attrici.
Il cast, in ogni caso, è ancora da completare, ma il game designer ha voluto svelare prima gli interpreti con cui ritiene di avere un legame speciale.

Le risposte ci sono, parola di Kojima

Sebbene il trailer non faccia che aggiungere misteri a quelli che già giocavano con la mente dei fan, Hideo Kojima assicura che questo video include alcune delle risposte, ma ovviamente continua a giocare con la fanbase. È parte di Death Stranding, per il game designer, stimolare i giocatori a formulare le loro teorie, ad osservare con attenzione e ad arrivare alle loro conclusioni: «ci sono un po’ di risposte in questo video, oltre alla possibilità di scoprire nuovi misteri. Alcuni potrebbero già averlo notato, ma Sam è diverso da qualsiasi eroe dei videogiochi. In genere, l’eroe tipo è qualcuno con un background militare, ma Sam non lo ha, è solo un uomo che lavora, un manovale. E anche qui giace la nostra sfida: vogliamo creare un gameplay e un eroe diversi da qualsiasi cosa mai vista prima.»

Per fare grandi cose, bisogna volerlo

Kojima non ha mai nascosto di voler puntare in alto con i suoi lavori, strizzando l’occhio anche ad altri medium: per capirci, la data odierna è anche il decimo anniversario del suo gioco più cinematografico, Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots. Scopriamo direttamente dalle sue parole che Death Stranding non tradisce la sua filosofia crossmediale, ma anzi la rilancia prepotentemente: «voglio realizzare qualcosa per le persone di tutto il mondo che possa trascendere le generazioni» ha spiegato il game designer. «Voglio che le persone vivano l’intrattenimento del medium videoludico, ma non solo i giocatori, voglio che lo facciano i fan dei film, dei romanzi, dei fumetti, della musica, dell’arte. Con l’aiuto di questo legame (strand, ndr) che abbiamo tra i quattro membri del cast già annunciati, credo che riusciremo a rendere tutto questo realtà.»
Non è l’ambizione, insomma, a mancare a Death Stranding. Sono le risposte, ma siamo sicuri che nelle prossime ore circoleranno già tantissime teorie e saranno messi in evidenza dettagli sul trailer che, a caldo, sarebbe stato difficile notare. Le risposte, insomma, arriveranno. La data d’uscita, un giorno, pure. Rimane concreta la forte voglia di fare del videogioco qualcosa di più, almeno nell’idea e nelle parole di Kojima, e nei fan la speranza che possa realizzare la sua visione per dare ai giocatori e a chiunque voglia avvicinarsi al nostro medium preferito un’esperienza che non si può dimenticare.

Death Stranding è stato sicuramente uno dei protagonisti dell’E3 2018, anche se il video mostrato aggiunge con ogni probabilità più misteri di quelli che risolve. Le parole di Kojima ci aiutano a contestualizzarlo e ci spiegano alcune sue scelte, ma per ora l’uscita sembra comunque tutt’altro che dietro l’angolo. Ci sarà tempo per conoscere questo titolo più da vicino, ma aver visto finalmente alcune sequenze rappresentative del gameplay è sicuramente positivo.

Ora, attendiamo il prossimo video per saperne di più. E, come da manuale (e come vogliamo, diciamo la verità), per capirci di meno.