Bambino scatena swatting contro un altro giocatore di Minecraft

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Abbiamo già parlato altre volte del fenomeno dello swatting, che vede alcuni giocatori – non particolarmente maturi, si può dire – scatenare falsi allarmi chiamando la polizia (e spesso comportando l’intervento della SWAT, da cui il nome del fenomeno) per vendicarsi contro altri giocatori che li hanno sconfitti online, o altre “importantissime” questioni dello stesso tipo. Il più recente caso è quello di un bambino di 13 anni, che ha confessato alla polizia di aver dato vita per ben tre volte al fenomeno, in addirittura due diversi Stati degli USA.Il giovanissimo, che in quanto minorenne non vede venire divulgate le sue generalità, ha fatto intervenire la SWAT contro una sua insegnate e un compagno di classe in California. Ma, sopratutto, è riuscito a far intervenire la polizia contro un giocatore di Minecraft in New Jersey, per una motivazione non meglio precisata.Gli agenti sono riusciti però ad individuare l’origine della chiamata, e a rintracciare il vispo pargoletto. “Ha capito di aver commesso qualcosa di sbagliato” ha riferito il detective Gene Martinez della Contea dello sceriffo di Ventura, che ha rivelato anche un altro caso che ha coinvolto il giovanissimo giocatore: quella volta, aveva chiamato la polizia fingendo di avere in casa 10 ostaggi, minacciando di far saltare in aria tutto in caso non gli venisse pagato un riscatto di $30.000. Lo scherzo per niente divertente portò all’intervento di ben venti agenti – tra cui lo stesso Martinez.Il bambino ora è in attesa di provvedimenti legali consoni alla sua età. La speranza è che il fenomeno si allontani definitivamente dalle comunità di videogiocatori online, tra i quali è divenuto una pericolosa moda.