Apple Store: identificano ladro con riconoscimento facciale, lui fa causa per $1 miliardo

Gatta da pelare per Apple: i sistemi di riconoscimento facciale avrebbero identificato un ladro presso gli Apple Store, ma il colpevole non è lui

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a cura di Stefania Sperandio

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Le tecnologie per il riconoscimento facciale, che un tempo ci sembravano così futuristiche e quasi utopistiche, sono diventate pian pianino parte della nostra routine quotidiana. Oggi, non ci stupisce vedere un telefono che si sblocca riconoscendo il nostro volto, ma a quanto pare non sempre le cose vanno come dovrebbero.

Arriva dagli Stati Uniti il caso che coinvolge Apple e il diciottenne Ousmane Bah, che proprio attraverso il riconoscimento facciale sarebbe stato identificato come un ladro presso alcuni Apple Store, dove avrebbe sottratto delle Apple Pencil. L’accusato, però, non ci sta e a quanto pare i procedimenti legali gli danno ragione, considerando che tre sono già stati archiviati e ne rimane in piedi solamente uno.

L’identificazione del ladro sarebbe avvenuta mediante riconoscimento facciale ma, come notato dagli inquirenti, l’uomo nel video e il signor Bah non si somiglierebbero affatto. Considerando il danno di immagine avuto, essendo stato accusato di essere un ladro, l’accusato ha deciso di fare causa ad Apple chiedendo un risarcimento da $1 miliardo.

riconoscimento facciale apple

La questione è ovviamente spinosa: Apple dichiara di non servirsi assolutamente di tecnologie per il riconoscimento facciale dei ladri, all’interno dei suoi negozi. Tuttavia, in passato la compagnia si è affidata a dei professionisti conosciuti come SIS, che tra le loro tecnologie utilizzando invece anche il tracciamento del volto di chi viene ripreso a rubare, per identificarlo.

A questo punto, la soluzione potrebbe essere quella suggerita da Bah: il ragazzo ha infatti dichiarato di aver perso, in quel periodo, un tesserino identificativo da studente, che era però sprovvisto di foto, che qualcuno gli avrebbe sottratto. Probabilmente, il ladro ha mostrato proprio questo tesserino all’Apple Store in cui ha agito, con il risultato che i sistemi lo hanno identificato come Ousmanne Bah, a prescindere da qualsiasi altra cosa.

La causa legale, comunque, è in corso e bisognerà vedere se le richieste di risarcimento di Bah saranno accolte.

Fonte: The Verge