Viva Pinata è stato uno dei titoli più interessanti del 2006. Un gioco che ha riscosso numerosi consensi dalla critica ma pochi dal pubblico. I ragazzi della Rare non si sono dati per vinti e così, dopo lo spin-off Party Animals (titolo di bassa qualità dato allo sviluppo ad un team australiano, i Krome Studios), abbiamo il piacere di illustrarvi il seguito di quel Viva Pinata snobbato dai tanti giocatori nonostante la sua indubbia qualità.
Tante nuove pignatte e non soloNel capitolo precedente, il numero di pignatte allevabili era piuttosto alto. Non contenti di ciò, gli sviluppatori hanno pensato bene di aggiungere 30 nuove specie. Un numero incredibile! Purtroppo non è stato possibile includere tutte le pignatte viste in origine poichè, probabilmente, portare così tanti animali nuovi avrebbe potuto compromettere il delicato equilibrio che lega ogni specie all’altra. Per quanto riguarda la storia, ci sarà il ritorno del cattivissimo Pester. Questa volta, il malvagio assassino di pignatte, sta utilizzando le povere creature per i suoi malefici scopi. Sarà vostro compito attrarre gli animali e metterli in salvo, lontano dalla minaccia di Pester. Ovviamente, questa è solo un’anticipazione di una storia, ancora lontana dall’essere completa. Aiutando le pignatte guadagnerete dei soldi e, come accadeva nel primo capitolo, dovrete spenderli per rendere sempre più efficiente il vostro giardino delle meraviglie. Come se non bastasse, ci saranno anche delle pignatte rosse. Tali creature saranno fuori dal vostro controllo e mineranno la pace dell’habitat da voi creato. Potrete limitarvi a cacciarle o, se foste pazienti, farvele amiche e usarle per difendervi.La novità più importante e stimolante, è sicuramente l’introduzione della modalità a due giocatori. Mentre il primo controllerà l’azione di gioco, il secondo sarà libero di effettuare tutte quelle operazioni di manutenzione e cura del giardino. Un grande passo avanti, visto che si potrà alleggerire, non di poco, il carico di lavoro e le attenzioni da dare ad ogni singolo aspetto: un fattore di stress il quale affliggeva la meccanica di gioco del primo Viva Pinata. Alla Rare sono veramente crudeli! Volete sapere perché? Hanno implementato la possibilità di dare ad ogni pignatta un nome. Vi rendete conto? Dar loro il nome renderà tutto più difficile quando dovrete separarvene o, ancor peggio, quando dovrete vederle morire. Che crudeltà, che crudeltà…
Bar-code e PignatteI redattori hanno bevuto qualcosa di forte prima di scrivere l’anteprima? Trovate strano il titolo del paragrafo? Beh, non sapevamo come semplificare la spiegazione di un’idea fantastica che solo dei geni come gli sviluppatori Rare potevano avere. Il nome Pignata Vision dovrebbe stuzzicare in voi qualche supposizione. Bene, ve lo spieghiamo noi. Tramite Live Vision si scannerizzano delle carte provviste di bar-code. Queste carte avranno la speciale funzione di importare nel gioco nuove varianti di pignatte. Abbiamo visto uno yeti, dei topi, una scimmia, delle tartarughe ed altri ancora. Non si sa ancora come la Rare distribuirà queste cards; molto probabilmente attraverso dei contest su riviste e siti. Le novità non finiscono qui. Assisterete all’introduzione dei giocattoli da giardino. Non si sa ancora nulla sulla loro effettiva utilità, ma nel frattempo vi diciamo quello che abbiamo potuto vedere, ovvero un battaglione di pirati e un trenino con il quale potrete giocare insieme alle pignatte. Inoltre, se vi foste stancati di poter piantare gli alberi da frutto su di un solo tipo di terreno, è arrivata la soluzione adatta a voi. Saranno presenti altre tipologie, come terreni sabbiosi (ottimi per i cactus) o innevati.
Commento FinaleLa mole non indifferente di aggiunte proposte in questo Viva Pinata Trouble In Paradise sembra davvero allettante; vi aspettano una modalità cooperativa, nuove pignatte, nuove varianti, giocattoli, terreni diversi e un sistema di controllo attraverso menù semplificati. Tutto questo ci rende speranzosi per un ritorno alla grande delle pignatte di casa Rare e di sicuro, chi ha apprezzato a pieno il suo predecessore, non potrà fare a meno di amare questo seguito.